TI PIACERÀ SE
- Ami i giochi che lasciano il segno nel tempo
- Cerchi un RPG dalla storia mozzafiato
- Adori il folklore est europeo
- Dai più spazio alla storia che al resto dell'esperienza ludica
- Cerchi un videogioco perfetto
NON TI PIACERÀ SE
- Perché non dovrebbe piacerti The Witcher 3?
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Tra tutti gli rpg open world assolutamente il migliore mai creato, a 5 anni dalla sua release fa ancora parlare di se, è ancora cercatissimo e discusso in tutte le community di gamer.
La sua profondità, i temi, la ramificazione delle trame, il sistema, il motore grafico. Non ha sbavature, o meglio, le ha avute nella release date e fixate al tempo con celerità. CD Projekt RED ha creato un grande capolavoro che non ha bisogno di presentazioni, se non un invito ad acquistarlo ad occhi chiusi.
Bella storia, “sceneggiatura, regia e scenografia” eccellenti (e per quanto ne so io senza eguali nel panorama videoludico). Sono riusciti a rendere interessante persino una quest in cui bisogna recuperare la padella di una vecchina, vorrà pur dire qualcosa. Sono appassionato di lunga data, fin da The Witcher 1 (crediateci o no, l’allora CD Projekt - non c’era il RED - mi contattò chiedendomi di mettere in piedi il sito ufficiale italiano dato che avevo un popolato forum su The Witcher. Risposi “scusate, ma c’ho 15 anni”)... e posso dire che questo terzo capitolo stacca di gran lunga i precedenti. Trama matura, setting suggestivo e pieno di maledizioni e ambiguità… cosa si potrebbe volere di più? Un gameplay all’altezza, cosa che purtroppo non c’è. Ma il gioco si fa perdonare con tutto il resto e con l’immensità di contenuti.
L’ABC del free roaming come dovrebbe essere: trama semplice ma coinvolgente, location, fazioni e personaggi che ti invitano a interagire, quest secondarie che superano in qualità la principale. Unitele a un cast da urlo, una ricostruzione fanta-storica viva e sporca e a una vena dark che non teme di turbare e avrete un’epopea serrata, appassionante ed estremamente divertente.
Senz'altro il miglior frutto dell'unione tra GdR e videogame d'azione. Una storia spettacolare, caratterizzata dalla visione in scala di grigio tipica del folklore, della mitologia e della narrativa della cultura slava, e la ricetta viene ulteriormente arricchita da dei DLC che riescono addirittura a superare, in alcuni casi, il gioco di base.
A tutto questo si uniscono un sistema di equipaggiamento e crafting estremamente funzionale, e delle meccaniche di combattimento che riescono a coniugare l'eroicità del personaggio con il giusto grado di sfida per il giocatore.
Il distacco dai romanzi è palese ed è giusto che sia così, data la differenza tra le due tipologie di medium; ovviamente il gioco sarà ancor più godibile se avrete gustato anche i due capitoli precedenti, che risultano decisamente più goffi nei movimenti ma narrano comunque una storia più che degna d'esser ascoltata e vissuta.
The Witcher 3 è uno dei picchi che l'industria videoludica ha raggiunto negli anni, la miglior incarnazione del genere dei giochi di ruolo grazie a regia e sceneggiatura di prim'ordine, ambientazioni che ti fanno sentire vero protagonista di un mondo fantasy vivo e sempre in divenire.
Ogni personaggio, ogni creatura, addirittura ogni singola pianta è inserita nel contesto di The Witcher 3 in modo impeccabile permettendo al giocatore un'immersione esperienziale con pochi pari nel panorama videoludico.
Perché non 10 allora? Perché la perfezione non esiste e infatti il combat system di The Witcher 3 ha qualche pecca, in particolare negli spazi chiusi dove spesso e volentieri i movimenti non particolarmente fluidi ci rendono la vita quasi impossibile.
Nonostante questo difettuccio, The Witcher 3 rimane un capolavoro.