Probabilmente uno dei flop videoludici per eccellenza. Fallout 76 era il gioco che era chiamato a portare online il fascino di Fallout, non molto diversamente da quanto accaduto con The Elder Scrolls Online. Bethesda aveva pompato il titolo come raramente fatto in precedenza: una mappa di gioco grande quattro volte quella vista in Fallout 4, il fascino del West Virginia come setting, tutti i personaggi che incontreremo saranno altri giocatori, possibilità di creare i propri avamposti e le proprie città, dovendole poi difendere dagli invasori e dai mutanti e, infine, la possibilità di ricorrere alla bomba nucleare per spazzare via i nostri avversari.
La realtà, purtroppo, è stata ben diversa. Al lancio, Bethesda rilasciò una patch più grande del gioco stesso, che era funestato da ogni genere di bug, cali di frame e problemi relativi ai server. Se a tutto questo aggiungiamo un'interazione ambientale ridotta, la presenza contemporanea di soli 24 giocatori, un'intelligenza artificiale piuttosto scadente ed un comparto grafico non al passo con i tempi, è facile comprendere come mai nessun buco nell'acqua possa essere anche solo paragonabile a Fallout 76.
Che le sue sorti possano essere risollevate in futuro da Bethesda? Forse, ma al momento mi sento di sconsigliarlo caldamente ad ogni fan di Fallout.
In breve
Bethesda, questa volta, non ha raggiunto l’obiettivo sperato.
Un MMO ambientato nel mondo post apocalittico di Fallout potrebbe sembrare un sogno per i fan più sfegatati, un sogno che però è stato trasformato in un incubo.
E’ difficile capire come Bethesda abbia potuto sbagliare così clamorosamente, e ad oggi la risposta non è ancora ben chiara.
Bug sopra bug, NPC assenti durante il periodo post lancio del gioco, una totale assenza di logica nel gameplay, problemi di connessione e la completa assenza di supporto tecnico sono forse le uniche qualità degne di nota di Fallout 76. Se sul dizionario fosse presente una dicitura per i lanci disastrosi, probabilmente accanto ad essa comparirebbe una immagine di Fallout 76.
Possiamo solo sperare che Bethesda abbia imparato da questo catastrofico avvenimento e che si riorganizzi al più presto.