TI PIACERÀ SE
- desideri vivere il "ritorno a casa" della saga;
- vuoi vestire i panni di Ezio Auditore un'ultima volta;
NON TI PIACERÀ SE
- proprio non ce la fai a separarti dal caro, vecchio Ezio;
- desideri un'avventura dalla trama più lunga e strutturata;
Le vostre recensioni!
Trovo che Assassin's Creed: Revelations sia stata una vera pietra miliare della settima generazione videoludica. La storia di Desmond non si conclude qui, ma assistiamo a una degna conclusione delle storie di Ezio Auditore e di Altaïr Ibn-La'Ahad. Un viaggio verso terre lontane dai soliti posti visitati da Ezio, innumerevoli scoperte per quelli che ai tempi erano gli unici due Assassini protagonisti della saga e per l'intera storia della Gilda e dei Templari. Un ultimo viaggio con Ezio che mi ha emozionato per tutte le novità introdotte e che mi ha fatto versare qualche lacrima per la narrativa che ha voluto dare un degno finale a moltissime questioni in sospeso.
Ogni bella avventura prima o poi deve concludersi, ed è proprio ciò che è accaduto con Assassin's Creed: Revelations. Un Ezio Auditore oramai canuto si reca in Medio Oriente, lì dove tutto è iniziato, cercando la saggezza contenuta nella biblioteca di Masyaf, città d'origine di Altair, il più celebre tra gli assassini.
Nonostante sia il capitolo meno convincente della trilogia di Ezio, Revelations riesce degnamente a concludere l'epopea del protagonista più celebre della saga Ubisoft, introducendo anche non poche novità, come le bombe, la lama uncinata e le sezioni tower defense, mai viste nei giochi precedenti.
Caro Ezio Auditore, ci manchi ancora tantissimo.