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Quaranta minuti di approfondimento su Atomic Heart, l’immersive sim post-sovietico

Qualcuno in sala si ricorda di Atomic Heart, vero?
Dai, Atomic Heart, quel titolo che spruzza post-sovieticità da ogni poro e che sembra essere il perfetto incrocio tra le atmosfere di S T A L K E R ed il mondo pulsante di Bioshock.

Nessuno, vero?

Beh, poco importa: il giornalista Alexey Makarenko (in seno a 4Game) ha avuto un occasione per visitare la software house Mundfish e per mostrare al mondo una quarantina di minuti riguardanti il titolo in questione.

Nonostante il video sia tutto in russo c’è la possibilità di godersi il video con i sottotitoli in inglese. A prescindere da questo il video risulta interessante per tutti quelli che vogliono farsi un’idea di cosa finirà per diventare Atomic Heart una volta che raggiungerà gli scaffali dei nostri negozi preferiti.

Non è uno sparatutto ne un gioco di ruolo, sa soltanto quello che non è.

Secondo quanto dichiarato dal sopracitato giornalista Atomic Heart non è uno sparatutto in prima persona con elementi ruolistici, ne un gioco di ruolo con elementi sparatutto.
Non è nemmeno una mistura certosina delle due caratteristiche di cui sopra a dirla tutta.

Per Makarenko i titoli più vicini a Atomic Heart sono Bioshock o Prey, ovvero sparatutto ibridati con il mondo degli immersive sim, quel famoso genere videoludico inaugurato da Thief e portato all’apice da Deus Ex.

Il titolo avrà al suo interno componenti RPG come il leveling system legato agli armamenti o alle abilità, non mancherà il crafting e la possibilità di lootare i cadaveri dei nemici per ottenere qualche risorsa extra. All’interno dei livelli che animeranno la creatura di Mundfish ci sarà spazio anche per un po’ di raziocinio, con enigmi posti a protezione di segreti, tesori e così via.

Altri riferimenti persi dal team di sviluppo per Atomic Heart, secondo Makarenko, sono Dishonored (per le atmosfere leggermente fantasy) e Metro (per il tocco post-sovietico); a causa del sistema di combattimento ravvicinato per lo youtuber all’interno di Atomic Heart ci sarebbe posto anche per delle idee prese da Zeno Clash, una misconosciuta saga di sparatutto in prima persona dove non ci sono pistole ma pugni duri come l’adamantio.

Durante la sua visita alla software house Makarenko ha avuto l’occasione di giocatore per circa quattro ore, visitando cinque differenti location. L’estensione di queste ultime variava di molto in base al suo posizionamento nella narrativa, con location minute e location molto più espansi e grandi a seconda di cosa ci dovesse succedere dentro per esigenze narrative.

Il titolo non ha ancora una data di rilascio confermata; esiste soltanto una demo per provare il ray tracing del titolo sulle proprie schede video RTX.

Questo video metterebbe finalmente a disposizione del pubblico del materiale che va contro le voci che circondavano il progetto alla fine dell’anno scorso.

Secondi molti infatti Atomic Heart era destinato a diventare un vaporware come tanti altri a causa di problemi di gestione del progetto. Lo sviluppo del titolo sarebbe stato fatto ricominciare a metà 2018, dopo l’abbandono dell’intero reparto programmatori legato a Mundfish.

Prima di quel momento Atomic Heart non era altro che uno sparatutto in prima persona a corridoi, completabile in poco meno di quindici minuti. Con questi nuovi video possiamo sicuramente stare più tranquilli ma la totale assenza di informazioni sulla data di rilascio del videogioco continua a generare qualche sospetto.

Atomic Heart è un immersive sim in prima persona che prima o poi uscirà su PC, nel dubbio incrociamo le dita.

This post was published on 4 Febbraio 2020 17:12

Graziano Salini

Perennemente alla ricerca di legami tra argomenti distanti tra loro, con una certa predilezione per musica e videogiochi. Faccio il possibile per fare in modo che ci siano meno errori di concetto possibili sugli articoli di Player.it, grande fan degli errori grammaticali invece, quelli fanno sempre ridere. Quando non sto amministrando questo sito lavoro mi occupo di spiegare cose difficili in maniere semplici su altri siti, su tematiche molto meno allegre dei videogiochi.

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