Qualche generazione videoludica fa, le console erano talmente diverse a livello tecnico che potevano vantare di pregi e difetti specifici; tempi di caricamento, tipi di supporti, tipologie di controller e così via sono solo alcuni dei parametri che i designer dell’epoca dovevano tenere in considerazione quando mettevano insieme poligono dopo poligono i dati necessari al funzionamento di un videogioco.
Lo youtuber Game Design Wit per tentare di spiegare tale questione con maggiore correttezza e con una certa abilità ha realizzato un video in cui mette a confronto le librerie del Nintendo 64 e della prima Playstation, cercando di motivare le differenze riguardanti le librerie di ciascuna console.
Nel video in calce all’articolo troviamo infatti un sacco di informazioni interessanti riguardanti il funzionamento delle due console e come gli sviluppatori abbiano imparato a sfruttare alcune caratteristiche per ottimizzare il divertimento nei loro giochi.
Uno degli esempi più lampanti fatti dallo youtuber riguarda la velocità di trasferimento dati, molto più elevata su Nintendo 64 che su Playstation; la console Sony, d’altra parte, aveva dalla sua il CD-ROM, un supporto in grado di contenere dieci volte tanto i dati contenuti dalla cartuccia dell’N64.
Cosa ha significato questo a livello di Game Design? Tale scelta è stata in grado di produrre modifiche di qualche tipo sul come i videogiochi venissero sviluppati all’epoca?
L’esempio fatto dallo youtuber è di semplicissima comprensione: Final Fantasy VII, uno dei titoli più importanti della ludoteca Sony, ha dalla sua un grandissimo numero di fondali pre-renderizzati; questi ultimi, su disco, occupano una grande quantità di spazio e vengono caricati molto lentamente; la lentezza di caricamento viene mitigata dalla limitata velocità di movimento del proprio personaggio a schermo. Su Nintendo 64 le aree sono solitamente meno dettagliate ma maggiormente interconnesse e ciò ha permesso la creazione di veri e propri hub-world stratificati, come quelli presenti in The Legend Of Zelda Ocarina Of Time o Super Mario 64.
A posteriori potremmo dire che le scelte hardware fatte da Sony e Nintendo hanno permesso la proliferazione ed il successo di un genere videoludico piuttosto che dell’altro, lasciando alla Playstation il trono di regina dei JRPG e consegnando a Nintendo lo scettro di assoluta padronanza del mondo platform; da una parte un incedere prevalentemente narrativo, dall’altra un gameplay dettato dalla possibilità di esplorare liberamente un mondo di gioco senza dover stare a fare i conti con le lunghe schermate di caricamento che altrimenti avremmo provato sulla console Sony.
Le differenze nel supporto hanno portato anche a cambiamenti riguardanti la veste grafica dei titoli, con i developer obbligati a sfruttare in modo importante le caratteristiche uniche delle varie console volta per volta: un supporto più grande poteva voler dire unicamente maggiore varietà di modelli e textures, nonostante la minore potenza bruta del processore grafico a disposizione.
Queste e molte altre nozioni interessanti sull’argomento sono presenti all’interno del video in calce all’articolo, guardatelo e fateci sapere cosa ne pensate nei commenti!
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