Il noto magazine online americano VICE ha da qualche tempo messo in piedi una serie chiamata “The Story Of” in cui analizza la storia che si trova alle spalle di alcuni grandi fenomeni popolari multimediali del passato. La serie, arrivata alla quarta puntata, ha già mostrato l’origine di alcune canzoni che in un modo o nell’altro già sono importanti nel mondo dei videogiochi: hanno parlato di Sandstorm di Darude o di Kernkraft 400 di Zombie Nation.
La prima dopo essere diventata un meme di proporzioni praticamente mondiali tra il 2013 e il 2016 finisce per diventare la colonna sonora dell’after party del più grande evento esportivo dell’epoca, il The International 4. La seconda invece ha un riferimento molto più sottile legato al mondo dei videogiochi: la sua melodia principale proviene da un tema chiamato Star Dust, proveniente da un videogioco per Commodore 64 del 1984 chiamato Lazy Jones.
Se oggi però siamo qui è per parlare di una canzone che ci tocca un pelino nel profondo perché, probabilmente, parte integrante dell’infanzia o dell’adolescenza di molti di noi; la canzone di cui stiamo parlando non è altro che Blue degli Eiffel 65; un gruppo Eurodance torinese che si è letteralmente scavato un posto nella storia della musica mondiale grazie a questo successo planetario alla fine dello scorso millennio.
All’interno dell’ultima puntata della serie “The Story Of” realizzata da VICE siamo venuti a scoprire che l’iconico video musicale di questo pezzo ha tra le sue principali ispirazioni, niente poco di meno che Metal Gear Solid, il primo capitolo in tre dimensioni del capolavoro stealth realizzato da Konami e da Hideo Kojima.
Blue ispirato da Metal Gear Solid e dai videogiochi.
Al sedicesimo minuto del mini-documentario, gli autori di VICE si sono concentrati nel creare una retrospettiva che analizzi, attraverso le parole del leader degli Eiffel 65 Jeffrey Jey (Gianfranco Randone), lo storico video di Blue (Da Ba Dee).
Il video di Blue (Da Ba Dee) è realizzato in tecnica mista mischiando riprese reali e computer grafica e narra l’avventura di Gabry e Maury (gli altri due componenti della band torinese) mentre cercano di recuperare il loro cantante Jeffrey dalle grinfie di una razza di alieni dalla pelle bluastra. Il cantante del gruppo è stato rapito per poter cantare davanti ad un pubblico composto totalmente da extraterrestri Blue (Da Ba Dee).
Secondo le parole di Gianfranco e di Maurizio Lobina, il video è ampiamente ispirate alle atmosfere e ambientazioni di Metal Gear Solid, noto videogioco per Playstation 1 uscito in Europa un mese dopo la release fisica del singolo in formato audio. Il video è stato realizzato durante il 1999 utilizzando 3D Studio Max da parte della BlissCoMedia, un’ azienda di comunicazione estremamente vicina all’etichetta responsabile della pubblicazione del singolo.
Osservando il video in calce all’articolo è possibile scorgere quà e la dei microscopici riferimenti al titolo di Kojima, specie nell’aspetto plumbeo e oscuro delle ambientazioni ove Gabry e Maury si muovono sconfiggendo gli alieni Zorotl, responsabili del rapimento.
Gli Eiffel 65 e il mondo dei videogiochi.
Il fatto che il video di Blue (Da Ba Dee) si sia in qualche modo ispirato al nostro mondo, quello dei videogiochi, non dovrebbe lasciare di stucco nessuno se si conosce un pelo la discografia del gruppo. All’interno dell’album Europop è contenuta una canzone che forse più di tutte suggerisce un fatto molto importante: all’epoca tutti i membri del gruppo erano videogiocatori di un certo calibro.
Gli Eiffel 65 sono noti al grande pubblico per aver omaggiato il mondo dei videogiochi con un’ intera canzone chiamata My Console.
Il testo della canzone presenta un grande numero di titoli per la console Sony usciti tra il 1997 e il 1999.
All’interno del pezzo troviamo citati i seguenti videogiochi:
- Metal Gear Solid: il capolavoro stealth di Hideo Kojima, punto d’incontro tra il cinema e i videogiochi e pietra miliare del medium tutto.
- Tekken 3: il terzo capitolo del picchiaduro tridimensionale più importante della storia Playstation.
- Omega Boost: uno sparatutto tridimensionale ad ambientazione fantascientifica realizzato da Polyphony Digital, uno dei più importanti studi di Sony.
- Resident Evil: il primo leggendario capitolo di Resident Evil, il survival horror per definizione sviluppato da Capcom.
- Gran Turismo: il simulatore di guida per eccellenza sulla prima console Sony, sviluppato dai sopracitati Polyphony Digital
- Bloody Roar: picchiaduro tridimensionale di Hudson Soft dove era possibile trasformare i propri personaggi in feroci animali antropomorfi.
- Ridge Racer: la saga automobilistica di Namco che accompagnò il lancio di Playstation
- La saga di Odd World: videogioco action/adventure fantascientifico rimasto
- Winning Eleven: ovvero il nome originale giapponese del videogioco attualmente conosciuto come Pro Evolution Soccer/PES