Continuano a sollevarsi preoccupazioni riguardo alla sicurezza per la salute degli smartwatch: ora tocca ai loro cinturini.
In passato si è già diffusamente discusso del possibile rischio connesso all’uso di smartwatch. Gli orologi intelligenti, connessi a internet, in grado di ricevere notifiche, gestite comandi vocali e varie app (tra cui funzioni di monitoraggio della salute), sono pericolosi? Di certo, tali dispositivi emettono radiazioni a radiofrequenza, come succede per tutti i telefoni cellulari. Ma la scienza non ha ancora raccolto prove determinanti che dimostrino che tali radiazioni siano dannose per la salute.
Esistono però vari studi che suggeriscono di non prendere la questione troppo alla leggera. Livelli molto elevati di esposizione a campi elettromagnetici potrebbero infatti causare un aumento della temperatura dei tessuti. L’IARC, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha classificato i campi elettromagnetici come possibili cancerogeni per gli esseri umani.
E ora bisogna far attenzione anche ai cinturini a cui sono agganciati gli smartwatch. Un recente studio condotto dall’American Chemical Society e pubblicato su Environmental Science & Technology Letters ha sollevato preoccupazioni rispetto ai cinturini utilizzati negli smartwatch e nei fitness tracker.
Cinturini degli smartwatch in gomma e PFAS: i rischi per la salute
Questi cinturini sono spesso realizzati in fluoroelastomero, un materiale che contiene sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche (PFAS). Le PFAS, note come “sostanze chimiche eterne”, hanno la caratteristica di essere altamente resistenti alla degradazione ambientale. Non sono solo inquinanti, ma possono recare anche un danno alla salute umana.
Diversi studi epidemiologici hanno identificato associazioni tra l’esposizione a specifiche PFAS e vari effetti nocivi sulla salute. Si sono riscontrati fenomeni di aumento dei livelli di colesterolo, ipertensione, ridotta risposta immunitaria ad alcuni vaccin, modifiche degli enzimi epatici e cancro ai reni e al testicolo.
Il studio che abbiamo citato ha anche rilevato che l’uso prolungato dei cinturini in gomma abbinati agli smartwatch potrebbe essere dannoso per la salute per l’elevato livello di acido perfluoroesanoico (PFHxA). Quest’acido è uno dei PFAS che può essere assorbito attraverso la pelle. E l’assorbimento è più veloce quando si suda. Ecco il problema: in tanti usano questi dispositivi proprio per fare sport.
La ricerca ha analizzato ventidue cinturini di diverse marche e fasce di prezzo, sia nuovi che usati. I risultati hanno messo in luce che tredici cinturini in fluoroelastomero contenevano fluoro. Un dato che proverebbe la possibile presenza di PFAS. E due cinturini non in fluoroelastomero presentavano comunque tracce di fluoro. E nei cinturini più costosi e aggiornata, la percentuale di fluoro è in genere più alta. Il PFHxA è stato invece rilevato in nove cinturini su ventidue.
Cosa fare? Innanzitutto è bene imparare a non indossare il dispositivo per periodi prolungati senza pause. Poi, bisogna stare attenti alla comparsa di sintomi come nausea, mal di testa o irritazione cutanea.