Outlook è, per come Microsoft lo ha immaginato, nel pieno di un passaggio epocale. Cosa vuole Microsoft dagli utenti?
Mentre cerca di convincere, o costringere a seconda dei punti di vista, tutti gli utenti che ancora utilizzano macchine con Windows 10 a passare al nuovo Windows 11, Microsoft sta anche lavorando perché gli utenti abbandonino la versione classica di Outlook in favore della nuova esperienza.
Per questo motivo stanno arrivando agli utenti diretti interessati dei messaggi che invitano proprio a cambiare l’app con cui si gestisce la posta e il calendario. Ed è stata ufficializzata anche quella che molti chiamano online la data di fine di Outlook Classic.
Il colosso tecnologico americano sembra sempre di più intenzionata a proseguire su una strada che ci porterà globalmente lontano da Windows 10 e dentro tutte le novità di Windows 11. Questo percorso è fatto però anche di app che sono il corollario del sistema operativo. Una tra queste è proprio Outlook, il gestore di posta di Microsoft.
Riguardo l’utilizzo di Outlook, Microsoft chiede agli utenti di cominciare a pensare che è ora di passare alla nuova versione. Secondo le informazioni ufficiali la data in cui il supporto verrà spento del tutto è il 2029 ma con un primo passaggio nel 2026. Queste date sembrano lontanissime ma sono in realtà quello che serve, sempre secondo Microsoft, agli utenti per potersi preparare al passaggio alla nuova versione dell’app di gestione della posta.
A ricevere questa informazione sono stati però non tutti gli utenti che utilizzano Outlook ma quelli con una licenza Enterprise. C’è anche da notare che poi gli utenti Business Standard e Premium cominceranno la loro migrazione verso la nuova app di Outlook già a partire dal prossimo mese di gennaio. Ma perché c’è bisogno di spingere verso la nuova app?
Il problema è sostanzialmente che, nonostante il nuovo Outlook potrebbe essere costruito sulla versione attualmente in circolazione, continuano a mancare diverse funzioni importanti. La speranza adesso è che Microsoft, oltre a spingere perché gli utenti abbandonino la versione tradizionale dell’app per passare alla nuova esperienza moderna e performante, aggiunga effettivamente delle funzioni utili e metta la nuova app sullo stesso livello qualitativo dell’app che adesso è ancora la migliore per quelli che scelgono Outlook.
È chiaro che nella nuova app, e questo è un altro motivo per cui Microsoft spinge, ci sono gli elementi di intelligenza artificiale dati da CoPilot. Guardando un controluce i messaggi si nota quindi come la volontà di Microsoft sia quella di far conoscere agli utenti le potenzialità del suo assistente. Gli utenti forse però non sono tanto in cerca di un’app della posta fantascientifica quanto di una app della posta che non vada in errore e non crashi all’improvviso, qualcosa che invece il nuovo Outlook non sembra essere in grado di controllare.
This post was published on 13 Dicembre 2024 14:57
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