Sarebbe tutto pronto per partire in grande stile ma a quanto pare lo Xbox Store non può essere lanciato, il servizio è coinvolto in una sospensione amministrativa.
Per una serie di eventi concatenati Microsoft non ha ancora il suo store sugli smartphone. Qualcuno dice che se la società avesse continuato a lavorare al suo Windows Phone non saremmo in questa situazione.
Ma la storia non si fa con i se e le società non possono lavorare guardando alle decisioni che sono state prese nel passato ma solo a quello che si può fare nella situazione contingente in cui ci si trova.
E nella contingenza in cui ci si trova adesso, tutto quello che Microsoft può fare è annunciare di dover dare seguito alle indicazioni che arrivano dai giudici e mettere in pausa il proprio store. Ma, assicura Sarah Bond, è tutto pronto.
Per ora Xbox Store rimane ai… box
Giusto qualche settimana fa Sarah Bond aveva annunciato urbi et orbi che i giocatori avrebbero avuto la possibilità di fare i propri acquisti online attraverso la rinnovata app Xbox disponibili nel Google Play Store. Per preparare tutto a questo grande lancio era per esempio è stata anche dismessa l’app apposita dedicata al Game Pass e le informazioni sono ora disponibili all’interno dell’app principale mentre per il cloud gaming, in ambiente Android, o si passa da browser o si scarica la web app (e si passa da browser).
Poter acquistare i giochi direttamente dall’app sarebbe stato un passo enorme. Ma, come spiegato molto più di recente sempre da Bond, a causa di una “sospensione amministrativa temporanea” che il giudice ha deciso di attivare e che quindi ritarda l’obbligo di apertura del Google Play Store a terze parti, l’app non può essere lanciata.
Quando si è sparsa la notizia tanti hanno mormorato che se Microsoft avesse avuto un po’ più di coraggio e fosse rimasto il Windows Phone avremmo già avuto da tempo non solo lo store ma anche la famosa console portatile per la quale invece a quanto pare toccherà aspettare un altro po’.
Google ha, attraverso i suoi rappresentanti, ribadito che Microsoft esattamente come Epic può vendere quello che vuole già nella situazione attuale e che, semplicemente, entrambe le società sembrano ignorare la sicurezza che deve essere alla base dell’esperienza degli utenti che si affidano a Google.
Anche su questo punto specifico c’è invece che dice che il problema sia la percentuale che Google tratterebbe da tutti gli acquisti che dovessero essere fatti sull’app attraverso il Play Store. Tutto è quindi per ora in pausa mentre entrambe le parti provano a rimpallarsi il ritardo. Anche se c’è da dire che Microsoft, nelle parole di Bond, non ha tirato direttamente in ballo Google come causa del non lancio nei tempi dell’app: che sia colpa della piattaforma su cui dovrebbe arrivare si legge, ma solo in controluce, nel modo in cui il capo di Xbox reitera che la funzionalità è pronta e che si aspetta solo la decisione finale della corte.