Dopo la recensione delle Turtle Beach Stealth 600 Gen 3 e Turtle Beach Stealth 500, abbiamo avuto modo di testare le nuove Turtle Beach Stealth 700 Gen 3 grazie a Plaion che ci ha spedito un sample. Questa versione rappresenta il top della linea Stealth per il gaming wireless, con alcune novità e un generale miglioramento rispetto alle “sorelle minori”: scopriamole insieme!
Le Stealth 700 Gen 3 sono cuffie wireless multipiattaforma, progettate per funzionare con PC, PlayStation, Xbox, Steam Deck, dispositivi mobili e chi più ne ha più ne metta!
Si tratta infatti di un headset dotato dell’innovativo sistema CrossPlay che permette la connessione simultanea a due dispositivi grazie ai doppi trasmettitori USB inclusi in confezione e al Bluetooth 5.2. Questo vi permetterà non solo di passare da una sessione di gaming all’altra con un semplice click, ma anche di mixare e mantenere attiva la connessione al PC o alla console e, contemporaneamente, allo smartphone per, ad esempio, ascoltare musica.
Le Stealth 700 Gen 3 sono state progettate con in mente lunghe sessioni di gioco e, rispetto ai modelli inferiori, presentano dei cuscinetti in memory foam rivestiti con un ibrido di similpelle e tessuto atletico, materiale che offre un comfort notevole.
TurtleBeach poi ha inserito la tecnologia ProSpecs pensata per chi porta gli occhiali, come il sottoscritto: una qualità che si dimostra ben più di uno strano nome di marketing e risulta molto comoda ed efficace, riducendo la pressione sulle astine e garantendo comodità anche dopo ore di utilizzo.
L’archetto rinforzato in acciaio e la struttura robusta donano alle cuffie una solidità simile anche se percettibilmente superiore rispetto alle Stealth 600 e, soprattutto, alle Stealth 500 (che sono costruite in plastica), dando quel feeling “premium” che giustifica il salto di categoria.
Un fattore negativo però è sicuramente il peso, superiore rispetto agli altri modelli, che potrebbe a lungo andare far percepire un po’ di pressione sulla testa o nelle tempie.
Un aspetto da notare è la presenza di tanti comandi integrati sui padiglioni, che ruotano in stile “cuffie DJ” come sulle Stealth 600, e che consentono di gestire volume, preset EQ e altre impostazioni direttamente dalle cuffie… anche se la loro quantità può risultare un po’ un ostacolo soprattutto nei primi giorni di ambientamento.
La batteria è uno dei fiori all’occhiello di queste cuffie, con un’autonomia di ben 80 ore, che permette di giocare e ascoltare musica senza davvero preoccuparsi della ricarica. Un miglioramento sostanziale rispetto alle Stealth 500 e 600, che offrivano rispettivamente 15 e 40 ore di autonomia. Inoltre, grazie alla funzione di ricarica rapida, bastano solo 15 minuti per ottenere 3 ore aggiuntive di batteria: accorgimento perfetto anche per i più smemorati!
I doppi driver Eclipse da 60 mm sono il fiore all’occhiello di queste cuffie: sono i più grandi nella categoria e offrono un’esperienza sonora davvero immersiva grazie alla combinazione di woofer (dedicato alle frequenze basse) e tweeter (dedicati alle frequenze alte) separati. Insomma l’audio è più corposo e ricco di dettagli, con una resa migliore dei bassi e una definizione dei suoni più “piena” e soddisfacente, sia nei giochi, che nell’ascolto di musica che durante le numerose videochiamate per le quali le ho usate.
E passando proprio alle videochiamate, così come le sorelle minori, le Stealth 700 Gen 3 includono un microfono unidirezionale flip-to-mute. Si tratta di un microfono ulteriormente aggiornato rispetto ai modelli precedenti che si è comportato molto bene, con comunicazioni chiare e senza distorsioni.
Così come per tutti i prodotti TurtleBeach (ed ex Roccat), la gestione è delegata al Swarm II: l’app, disponibile sia per PC che per dispositivi mobili, che permette di personalizzare tantissime funzioni.
La primissima cosa da fare (che ci viene ricordata anche durante l’unboxing!) è sicuramente quella id aggiornare il firmware sia delle cuffie che dei due ricevitori USB inclusi in confezione.
A partire da un comodo equalizzatore a 10 bande, passando per numerosi preset audio, ottimizzazioni del microfono, funzionalità specifiche per il gaming. Non manca poi tutta una sezione dedicata ai tasti, alle tre rotelle personalizzabili e alle funzioni aggiuntive per il controllo multidevice: insomma le possibilità di customizzazione non mancheranno mai e non mi dilungherò perché già affrontate nella precedente recensioni.
Nonostante tutti gli aggiornamenti ricevuti negli ultimi mesi, mi duole constatare che Swarm II non è ancora il software perfetto che vorrei: non è sempre reattivo e ha ancora qualche bug, tra impostazioni che non si attivano se non al terzo click e alcuni crash un po’ casuali. Inoltre, la sua interfaccia può risultare un po’ complicata per chi non è abituato a queste funzioni avanzate.
Le Turtle Beach Stealth 700 Gen 3 offrono sicuramente miglioramenti significativi rispetto alle Stealth 600 Gen 3 e soprattutto alle Stealth 500: la qualità audio è eccellente, la durata della batteria è impressionante e il comfort, fatto salvo il peso, è sopraffino… ma forse ciò non basta a consigliarvi la spesa superiore rispetto alle sorelle minori, per cui si posizionano come la scelta definitiva di fascia alta solo per chi possiede più di un dispositivo alle quali connetterle tramite la funzionalità esclusiva CrossPlay. Da quel punto di vista sono semplicemente impareggiabili.
This post was published on 16 Novembre 2024 14:00
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