OpenAI a quanto pare non si sta comportando in modo idilliaco nei confronti degli utenti: email minacciose e info nascoste.
ChatGPT è stato al centro di tantissime discussioni negli ultimi anni ed è stato lo strumento che ha fatto discutere il mondo intero riguardo le intelligenze artificiali generative che proprio dopo l’avvento del chatbot di OpenAI hanno cominciato a diffondersi a macchia d’olio tra gli utenti, ma a quanto pare non è tutto oro ciò che luccica.
Negli anni l’attenzione su OpenAI è calata per forza di cose e anche perché i chatbot che utilizzano IA generative sono all’ordine del giorno attualmente e dunque l’attenzione della maggior parte degli utenti si è rivolta verso altri lidi, ma negli ultimi tempi la società fondata da Elon Musk e Sam Altman nel 2015 sta tornando a far parlare di sé per un motivo molto particolare.
Stando alle testimonianze di alcuni utenti sul web negli ultimi giorni, pare che OpenAI abbia inviato a suddette persone delle intimazioni via e-mail confermando inoltre che la società possegga delle informazioni nascoste che non vuole rendere pubbliche: un modus operandi che è apparso fin da subito strano per un’organizzazione no-profit.
Minacce e informazioni nascoste: i segreti di OpenAI
Prima di individuare il contenuto di queste mail, dobbiamo fare un passo indietro e comunicare le novità annunciate da OpenAI negli ultimi giorni: la società ha infatti annunciato una nuova serie di modelli, il cui nome in codice è “Strawberry”, molto più prestanti rispetto a quelli classici di ChatGPT: questo perché questi nuovi modelli IA sono in grado, come annunciato dalla stessa società, di ragionare in maniera più approfondita sulle richieste degli utenti e risolvere problemi più complessi.
Alcuni utenti possono già provare a utilizzare i nuovi modelli, per adesso chiamati o1-preview, che a quanto pare sono stati addestrati a ragionare più a lungo prima di fornire una risposta: questo ha spinto gli utenti a volerci capire di più sul funzionamento di questo nuovo tipo di ragionamento, ma a quanto pare OpenAI non vuole proprio saperne di svelarlo.
Diversi utenti, come dimostrato da loro stessi online, hanno chiesto a questo nuovo modello di OpenAI il funzionamento dietro il nuovo tipo di ragionamento e per tutta risposta hanno ricevuto una mail nella propria casella personale nel quale la società intimava loro di interrompere immediatamente queste attività, minacciando inoltre di cancellare ogni accesso ai modelli GPT-4o in caso di azioni reiterate.
Un comportamento quantomeno bizzarro e che sottolinea come OpenAI non voglia far sapere a nessuno i segreti dietro la realizzazione di questi modelli di intelligenza artificiale generativa, magari per paura di fornire troppe informazioni alla concorrenza spietata.