Si tratta di uno dei siti del mondo tech più famosi e utili di sempre, ma per un motivo ben preciso potrebbe chiudere per sempre.
Il mondo del web ha fatto nascere nel corso degli anni tantissimi siti internet dai più utili a quelli magari meno conosciuti: sicuramente al giorno d’oggi la maggior parte degli utenti che utilizza internet lo fa per collegarsi alle varie piattaforme di social network oppure quelle che garantiscono la visione di contenuti video e streaming, come YouTube e Twitch, ma chi è avvezzo al mondo del web sa benissimo che con una connessione a internet si può fare davvero di tutto.
Nel corso degli anni di esistenza del world wide web sono nati ed esistono ancora dei siti che sono passati alla storia per essere dei contenitori essenziali dai quali ricavare informazioni e strumenti al fine di arricchire la propria esperienza in merito di studio, lavoro o semplice curiosità: tra questi possiamo citare sicuramente Wikipedia, l’enciclopedia libera, ma anche Internet Archive.
Internet Archive, chiamato anche Archive.org dal suo URL, è un enorme archivio digitale di qualsiasi forma d’intrattenimento sia mai stata creata dall’uomo: libri, film, software, siti web, fotografie, prodotti musicali, programmi televisivi e molto altro ancora che esista o sia mai esistito sul web; una risorsa incredibile per ogni utente che, purtroppo, rischia di sparire per sempre.
L’archivio più grande e famoso di internet a rischio chiusura: ecco il motivo
Così come Wikipedia, anche Internet Archive è un’organizzazione senza scopro di lucro a servizio degli utenti: il sito esiste da diversi anni, ma è nel corso della pandemia da Covid-19 che ha raggiunto una notorietà incredibile soprattutto grazie alla sua azione di scannerizzazione delle pagine di libri famosi che permetteva agli utenti di leggere romanzi e altre tipologie di letture durante il lockdown con le biblioteche chiuse al pubblico.
Questa pratica è apparsa sin da subito abbastanza controversa dato che proporre in maniera gratuita delle scan di libri è un’azione che va a ledere il diritto di copyright e dunque illecita: è proprio per questo motivo che diverse case editoriali si sono scagliate contro Internet Archive facendogli addirittura causa nel corso dello scorso anno.
Internet Archive ha cercato di far valere le sue ragioni rivolgendosi alla Corte d’Appello dopo la prima sentenza sottolineando come le sue azioni non andassero a violare le leggi sul copyright, ma che si affidassero al cosiddetto “fair use” ovvero una disposizione legislativa che permette di utilizzare materiali protetti da copyright a scopo informativo, di critica o di insegnamento.
Anche questa mossa però si è rivelata vana con la Corte d’Appello che ha respinto le ragioni di Archive.org sottolineando come l’utilizzo dei libri da parte dell’archivio digitale non è “trasformativo” (come previsto dalle leggi sul fair use) dato che non sono presenti argomentazioni, critiche, spiegazioni o qualche tipo di modifica ai testi originali per far valere questo diritto.
Internet Archive, secondo la sentenza della Corte minore e della Corte d’Appello, non sarà più in grado di distribuire libri protetti dalle leggi sul diritto d’autore in nessuna forma e chissà se l’intero sito, che attualmente è ancora online, riuscirà ad andare avanti oppure non riuscirà ad attutire il duro colpo nei mesi futuri.