Una nuova scoperta tra fantascienza e horror: ora dei semplici cavi che abbiamo tutti dietro la TV possono diventare i nostri nemici.
Il mondo della rete e della tecnologia avanza in cui viviamo oggi ha permesso a tutti, ma proprio a tutti, di diventare dei cittadini digitali. Ora, tranne i pochi che sono tagliati fuori da quello storico digital divide che continua ad essere una realtà preoccupante in alcune zone, tutti abbiamo anche un’identità in rete. Ci muoviamo ogni singolo giorno online, per i motivi più disparati.
C’è chi fa shopping online, chi guarda film e serie tv in streaming, chi ascolta musica, chi videogioca con gli amici. E ovviamente ci si informa, ci si diverte, si chatta e si fanno delle videochiamate con amici e colleghi. Inoltre si fanno anche cose sensibili come gestire il nostro conto bancario, avere delle pratiche aperte sui siti ufficiali delle Istituzioni, lavorare, gestire degli investimenti.
La sola idea che qualcuno possa spiarci mentre facciamo tutto questo è da brividi. E se semplicemente guardare il nostro volto mentre facciamo queste operazioni non bastasse più? Ora arriva uno stratagemma per spiare direttamente il nostro schermo, con delle conseguenze devastanti per la privacy e per le nostre informazioni sensibili.
La notizia terribile è figlia di un attento e lunghissimo studio che ha riunito diversi esperti dell’Università Della Repubblica Montevideo dell’Uruguay. Studiando molto attentamente le componenti che ci sono dietro una TV o anche un semplice monitor, si è scoperto che uno dei cavetti più famosi e presenti in ogni casa del mondo potrebbe agire come breccia tra gli hacker e la nostra persona.
Stiamo parlando dei cavi HDMI, ormai uno standard riconosciuto in tutto il mondo, e che permette a un segnale di qualità piuttosto alta, in base alle specifiche e alle componenti, di passare da una sorgente a un dispositivo che riesca ad elaborare le informazioni e trasmetterle come audio e video. Insomma dalla vostra Playstation 5 al vostro televisore 4K.
Gli hacker, tramite degli attacchi denominati TEMPEST, riescono ad intercettare le radiazioni elettromagnetiche emesse dal cavo HDMI. Unendo un modello semplice di IA a queste informazioni, diventa possibile ricreare le immagini, i caratteri e le scritte che compongono l’immagine a schermo con un errore inferiore al 30%.
Ecco quindi che password, credenziali, account ma anche chat private, informazioni sensibili e dati di navigazione possono diventare facilmente reperibili da chi utilizza questa tecnologia per spiare gli altri.
This post was published on 10 Agosto 2024 6:00
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