Un vero e proprio allarme quello lanciato da Amazon, che ha distribuito a 300.000 persone dei prodotti da ritirare immediatamente.
Ogni singolo giorno sono tantissime le persone che si affidano allo shopping online per fare acquisti di ogni genere e in ogni campo possibile. Ormai, infatti, viviamo in un momento storico in cui davvero di tutto può essere trovato e comprato stando comodamente sul divano con uno smartphone o un PC. Basta avere una connessione internet, dei fondi disponibili e il gioco è fatto.
Da questo punto di vista le realtà come Amazon stanno diventando sempre più importanti e apprezzate. Oltre alla comodità di poter fare compere semplicemente stando a casa, c’è anche il vantaggio di poter ricevere il tutto quando e come vogliamo, e magari anche a costi assai meno alti rispetto a quelli che potremmo trovare nei negozi fisici.
Certamente i motivi sono diversi, e alcuni stanno anche sollevando delle problematicità etiche di questo tipo di attività, ma in un momento in cui tutti abbiamo meno soldi, ecco che la cosa passa purtroppo in secondo piano. A conquistare l’attenzione di tutti è però un grosso guaio che ha appena fatto Amazon e che potrebbe costargli un bel po’ di denaro.
Pensare all’enorme traffico di prodotti, acquisti, pacchi, camion, autisti, resi, email e chiamate che Amazon elabora ogni singolo giorno fa venire il mal di testa. Parliamo di una scala di operazioni talmente grande che potrebbe essere semplicemente indefinibile per la nostra mente. Ecco perché in certi casi può capitare l’errore, anche uno bello grosso.
Amazon infatti non avrebbe preso tutte le misure necessarie per avvertire adeguatamente più di 300.000 clienti dopo che questi hanno fatto degli ordini di prodotti non sicuri sull’e-commerce. In particolare si parla di prodotti che nella peggiore delle ipotesi possono portare a folgorazione e morte. Questo almeno stando ai test fatti dalla Commissione statunitense per la sicurezza dei prodotti di consumo (CPSC).
Secondo quanto riportato, sarebbero stati registrati ben 400.000 prodotti venduti da terzi sulla piattaforma che non rispetterebbero le regole di sicurezza. La CPSC ha votato all’unanimità per ritenere Amazon legalmente responsabile dei beni difettosi venduti da terzi e quindi anche costretta a pagare i danni.
Ora Amazon deve predisporre un piano approvato dal CPSC per richiamare adeguatamente i prodotti pericolosi – tra cui pigiami per bambini altamente infiammabili, rilevatori di monossido di carbonio difettosi e asciugacapelli non sicuri.
This post was published on 8 Agosto 2024 6:00
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