Nell’ultimo mese abbiamo avuto modo di testare in maniera approfondita le due ultime arrivate in casa Turtle Beach, parliamo delle cuffie gaming Stealth 600 Gen 3 e delle nuove Stealth 500, soluzione più economica ma che fa veramente poche rinunce.
Nello specifico abbiamo provato i modelli PC, connessi tramite dongle USB 2.4 GHz che tramite Bluetooth 5.2 a vari dispositivi, tra cui Smartphone Android e anche Smart TV. Vi raccontiamo com’è andata!
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Partiamo subito dalle differenze di ergonomia, che sono sostanzialmente 3 e che ricadono su scelte soggettive piuttosto che su compromessi.
Le Stealth 500 sono sicuramente un paio di cuffie più leggere, che fanno del design “flottante” il loro marchio distintivo. La banda sopra la testa si presenta comoda e regolabile tramite un selettore, non molto immediato da modificare ma che una volta posizionato nella misura corretta per la vostra testa difficilmente dovrete toccare di nuovo.
Questo stile personalmente mi piace molto perché sono abituato da cuffie come le famosissime AKG K52 o le Samson SR850 (cuffie che personalmente uso da oltre 10 anni) e che quindi mi ha subito un feeling familiare. La peculiarità di questo design, unita alla leggerezza delle cuffie, vi permetterà di indossarle per sessioni prolungate senza il minimo sforzo.
Discorso diverso per le Stealth 600 Gen 3 che optano per un design più classico, con una fascia sopra la testa dotata di un morbidissimo cuscinetto, scelta effettuata per distribuire meglio il peso delle cuffie che, grazie alla batteria con durata praticamente doppia rispetto alla sorella minore, è più sostanzioso ma che anche in questo caso quasi non si percepisce grazie a un ottimo bilanciamento.
La seconda differenza è nel materiale dei padiglioni, che però è sostituibile: nel caso delle Stealth 500 avremo della similpelle che potrebbe far tendere l’orecchio a sudare ma che garantisce un ottimo isolamento dai rumori esterni, per le Stealth 600 Gen 3 invece Turtle Beach ha optato per una stoffa mutuata dal mondo sportivo che vi lascerà una piacevole sensazione traspirante anche durante le sessioni d’uso più lungo (fonte: il sottoscritto che spesso si ritrova a indossare queste cuffie anche per 8 ore al giorno, per sessioni di 4+ ore consecutive, senza batter ciglio).
La terza differenza è poi nel modo di ruotare e ripiegare i padiglioni: semplicemente le Stealth 500 non permettono di farlo, le Stealth 600 Gen 3 presentano invece dei padiglioni completamente snodati, un po’ come cuffie da DJ, molto comode quindi da indossare anche al collo nei momenti di non-ascolto.
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Sicuramente il fiore all’occhiello di queste cuffie è la durata della batteria: 40 ore per le Stealth 500 e ben 80 ore per le Stealth 600 Gen 3. Sì, avete letto bene: 80 ore. Facendo un rapido calcolo corrispondono a 8 ore al giorno per 10 giorni, che è esattamente quanto mi durano nelle mie giornate di lavoro al ritmo di Spotify e messaggi vocali su Telegram!
A queste ottime durate si aggiunge una ricarica veloce grazie alla porta USB-C, con cavetto di 2 metri di ottima fattura incluso in confezione, cosa per niente scontata al giorno d’oggi! Nient’altro da aggiungere se non complimenti per la casa americana!
La qualità audio dei due modelli di cuffie è simile, ma le Stealth 600 Gen 3 che hanno sicuramente qualcosa in più in fatto di risposta sulle basse frequenze e chiarezza nei toni medio-alti. Niente che renda le Stealth 500 meno valide, anzi, soprattutto se rapportate al loro prezzo, e ci torneremo nelle conclusioni, non sfigurano affatto.
Parlando della qualità microfonica invece la cancellazione del rumore “con AI” (parola molto in voga oggi che significa un po’ tutto e niente… ) le Stealth 600 Gen 3 hanno una piccola marcia in più in fatto di chiarezza e pulizia del suono da parte di chi ascolterà la vostra voce, ma comunque parliamo di due cuffie che, complice anche il fatto che il microfono è estraibile solo quando necessario e che è (poco) articolabile per indirizzarlo meglio verso la bocca, sono ottime per videochiamate o sessioni di gioco e non hanno mai particolari intoppi.
Sia le Stealth 500 che le Stealth 600 Gen 3 possono essere gestite da PC, Mac, iOS o Android utilizzando l’app Swarm II. Parliamo di un’app completamente localizzata in Italiano, cosa non sempre garantita ormai, completa di equalizzatore, pagina per aggiornare il firmware delle cuffie – e vi consiglio di farlo 10 secondi dopo l’unbxing! – e alcuni tool simpatici ma di dubbia utilità come Superhuman Hearing, una feature che una volta abilitata vi permetterà di sentire meglio i passi degli avversari durante le sessioni di gaming più frenetiche.
(Piccolo momento nerd: quest’app non è altro che la vecchia app di Roccat, azienda specializzata in periferiche gaming di altissima qualità e da poco acquisita da Turtle Beach, e che quindi godeva già di ottime funzionalità e supporto, quindi anche in questo caso vi troverete di fronte a un prodotto software completo e ben fatto).
Oltre a ciò ho apprezzato tantissimo la connessione multi-punto che permette di passare da PC a smartphone in maniera del tutto automatica: grazie all’app (da installare su entrambi i dispositivi collegati alle cuffie) non ci sarà bisogno del vostro intervento per passare dall’ascolto di musica su PC al rispondere a telefonate su smartphone e così via. Forse addirittura la feature che ho preferito, presente ovviamente su entrambi i modelli.
Altra personalizzazione gradita è quella per i tasti e le rotelle presenti sul padiglione sinistro delle cuffie: sempre tramite l’app potrete scegliere il funzionamento tra una serie di comandi predefiniti, tra cui il più classico play/pausa fino allo switch tra le modalità di EQ predefinite.
Accanto alla rotella del volume è presente una seconda rotella che permette di mixare l’audio tra quello della fonte (ad esempio della musica, un gioco o un video) con quella del microfono o della chat in-game, piccole chicche software che fanno sicuramente piacere e rendono l’esperienza d’uso più immediata e intuitiva.
Le Stealth 600 Gen 3 sono vendute a circa 110€ su Amazon, le Stealth 500 sono vendute a 90€ su Amazon. Prezzi tutto sommato onesti che però si devono scontrare con questo ormai agguerritissimo settore del mercato.
Ci sentiamo di consigliare indistintamente entrambi i modelli a una particolare categoria di gamer: chi cerca delle cuffie leggere, pronte all’uso, facili da configurare e soprattutto con un’ottima autonomia.
Ovviamente i soli 20€ di differenza tra i due modelli ci fanno propendere per le Stealth 600 Gen 3 ma, se siete fan del design più leggero delle cuffie studio tradizionali con la banda “flottante” e soprattutto se siete disposti a sacrificare la durata della batteria, potete tranquillamente risparmiare qualcosina e sarete ugualmente soddisfatti.
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This post was published on 3 Agosto 2024 21:00
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