Una nuova tecnologia che potrebbe cambiare per sempre la sicurezza stradale con un software davvero intelligente.
Mettersi alla guida è una cosa che fanno milioni di persone in tutto il mondo, ogni giorno, e che in tanti fanno quasi senza pensarci, in modo automatico. E questo è un errore davvero pesante, che potrebbe trasformarsi in un qualcosa di terribile. Quando siamo al volante, infatti, entrano in gioco una miriade di variabili che potrebbero trasformare anche la cosa più piccola in una vera tragedia.
Basta abbassare un attimo lo sguardo sul cellulare, farsi distrarre da qualcosa fuori dal finestrino oppure scherzare con chi ci è vicini nell’abitacolo, anche solo per un secondo, potrebbe significare la parola fine per noi stessi e anche per chi ci circonda. Oltre che per tutti gli altri che stanno facendo la nostra stessa strada.
Ecco perché la sicurezza stradale è un argomento tanto delicato quanto complesso, con le istituzioni di tutto il mondo che stanno sempre cercando nuovi modi per aumentare i controlli e prevenire incidenti. Ma spesso i costi di queste operazioni sono così proibitivi che restano poco più che grandi sogni e promesse elettorali. Ora però qualcosa potrebbe cambiare.
Uno dei principali motivi dei sinistri stradali, nonché delle morti su strada, è legato alla guida in stato di ebrezza. Non capita affatto di rado di vedere qualcuno che, dopo aver alzato troppo il gomito, che sia per pressione sociale in una festa tra amici o per solitudine in un bar solitario, si mette poi alla guida liberamente, come se nulla fosse.
Con riflessi rallentati, percezione della realtà problematica, vista appannata. Il preludio di una tragedia. Ecco proprio per cercare di risolvere almeno questo di problema, gli esperti della della Edith Cowan University, in Australia, stanno lavorando per lo sviluppo di qualcosa che possa davvero rivoluzionare la sicurezza alla guida.
Si tratta di una nuova tecnologia che utilizza i filmati delle telecamere per rilevare se un guidatore è in stato di ebrezza. Al momento i ricercatori condividono dei risultati piuttosto promettenti. Infatti hanno testato il sistema utilizzando 60 volontari e un simulatore di guida al chiuso. Ogni persona ha guidato a diversi livelli di ebbrezza: sobrio, basso e grave.
Analizzando le caratteristiche del viso, come i lineamenti, la direzione dello sguardo e la posizione della testa, il sistema è stato in grado di individuare chi era un soggetto potenzialmente pericoloso per se stesso e per gli altri circa il 75% delle volte. L’obiettivo sarebbe implementare questa tecnologia per bloccare chi prova a guidare.
This post was published on 19 Luglio 2024 7:00
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