Sembrano foto di un film horror o di un videogioco splatter, ma si tratta della pura e spaventosa realtà. Ecco i robot in pelle.
Il mondo della tecnologia fa ogni singolo giorno dei passi da gigante, superando se stesso di ora in ora, in una folle e inarrestabile corsa verso il futuro. E da una parte questa maratona infinta contro se stessi ha portato vantaggi incalcolabili all’umanità. Si pendi ai farmaci contro le malattie, scoperte che ci fanno capire come funzioni il mondo, ritrovati tecnologici che facilitano la nostra esistenza.
Dall’altra parte ci sono anche dei problemi etici e morali. Soprattutto in questo periodo infatti, la scienza e la fantascienza sembrano ormai sovrapporsi ogni giorno, con degli effetti che più di qualche volta fanno aggrottare la fronte e sudare i palmi delle mani. Si pensi a quanto stia accadendo con l’Intelligenza Artificiale e il caos in cui il mondo capitalistico opera per trarne profitto.
Con poche e nulle regolamentazioni e nessuno scrupolo, sono tanti i colossi tecnologici che vogliono implementare i propri modelli di IA praticamente ovunque, dallo sviluppo di videogiochi agli smartphone, dai PC di ultima generazione alle lavatrici. Con ripercussioni enormi sul mondo del lavoro, sull’ambiente, sul futuro di tutti noi. E ora sembra che i robot ci ruberanno anche la faccia.
Leatherworks, ovvero lavori-in-pelle. Così gli umani si rivolgono, in maniera dispregiativa e aggressiva a tutti gli androidi protagonisti dell’intramontabile Blade Runner, film sempre recente di Ridley Scott e datato 1982, adattamento cinematografico dell’altrettanto infinito libro “Do Androids Dream of Electric Sheep?” di Philip K. Dick.
E pare proprio che stiamo andando verso un futuro fatto di androidi che sono letteralmente dei lavori in pelle. I ricercatori dell‘Università di Tokyo stanno investendo risorse umane ed economiche per lo sviluppo di una pelle coltivata in laboratorio perfetta da applicare a crani robotici, col fine di simulare l’epidermide umana e i suoi movimenti.
Il Biohybrid Systems Laboratory è riuscito a creare dei modelli di cranio ricoperti da tessuto muscolare biologico, carne stampata in 3D nello stesso laboratorio e pelle in grado di rigenerarsi da sola. Grazie a un’accurata progettazione, gli esperti sono sicuri di poter applicare la pelle a qualsiasi forma di superficie.
Il trucco utilizzato dal team è stato quello di creare uno speciale gel di collagene, che si attacca bene a ogni superficie e simula l’epidermide umana. Questa invenzione, a metà tra il geniale e l’horror, trova impiego in ambiti come lo sviluppo di farmaci a contatto, ma anche nella ricerca sull’invecchiamento della pelle, sui cosmetici, sulle procedure chirurgiche, sulla chirurgia plastica e altro ancora. E ovviamente anche per i robot del futuro.
This post was published on 28 Giugno 2024 7:00
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