Il nuovo social fatica a imporsi in un panorama assai affollato.
Threads è il nuovo social network lanciato da Meta, la compagnia fondata da Mark Zuckerberg e precedentemente nota come Facebook, ma poi ribrandizzata per sottolineare l’estensione del business dell’azienda che, oltre all’iconico social network, negli seguenti si è espansa e ha finito per includere anche Instagram e, appunto Threads – oltre a essere attiva anche in altri ambiti come la produzione di visori VR Meta Quest.
Threads è stato lanciato con il duplice obiettivo di fungere da controparte text-oriented a Instagram (social basato prevalentemente su foto e video verticali) ed entrare in competizione diretta con Twitter, sfruttando il momento di debolezza di quest’ultimo a seguito dell’acquisizione da parte di Elon Musk. Ma come sta andando?
Lanciato meno di un anno fa, precisamente il 5 luglio 2023, attualmente Threads è presente in 31 paesi del mondo e vanta oltre 130 milioni di iscritti. Numeri senz’altro ragguardevoli specialmente per un social di così giovane età. D’altronde con una base solida come l’azienda Meta alle spalle nessuno si aspettava che sarebbe rimasto deserto, e l’integrazione fortissima tra questo social e Instagram – coadiuvata dalla funzione di switch rapido tra le due applicazioni mobile, ha concorso a incentivarne la rapida popolarità.
Su Threads si creano lunghe discussioni tra gli utenti che possono essere frivole o piene di significato, e in generale sembra stia rispondendo al’esigenza di molti internauti di esprimersi a parole e non solamente a suon di selfie e video TikTok. Inoltre Threads pone meno limiti di X al numero di caratteri, e soprattutto è privo di pubblicità (almeno per ora) e paywall che ultimamente hanno fatto crollare la popolarità del vecchio social cinguettante. I numeri però, dopo un boom iniziale, sono fortemente rallentati e, anche se non si può parlare di battuta d’arresto, ci si chiede se nel lungo periodo Threads saprà mantenere la massa critica di utenti necessaria a garantirne a sopravvivenza.
Secondo le informazioni riportate da TecnoAndroid, il social di microblogging ha avuto un exploit iniziale raccogliendo 10 milioni di utenti nelle prime 7 ore di lancio. Ovviamente non era plausibile che mantenesse tali ritmi di crescita a lungo. Già dopo un mese, l’utenza attiva giornaliera era crollata dell’82%. Recentemente tuttavia Zuckerberg avrebbe annunciato una media di utenza attiva mensile pari a 150 milioni, in crescita rispetto ai 130 di febbraio. Si tratta senza dubbio di numeri incoraggianti, anche se indubbiamente c’è stato un rallentamento piuttosto repentino dell’espansione del bacino di utenza.
Difficile prevedere come evolverà la situazione. Con Musk che paventa l’introduzione di una “tassa” per i nuovi utenti su X, Zuckerberg potrebbe contare sulla gratuità del proprio social per accogliere una diaspora dal social rivale, ma la questione è tutta da vedere. I pubblici di riferimento delle due piattaforme potrebbero essere diverse e Threads non ha ancora uno storico tale da permettere di azzardare previsioni certe. Chi vivrà vedrà.
This post was published on 8 Maggio 2024 12:00
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