Sentivate la mancanza dell’intelligenza artificiale in una qualche applicazione di Google? Se la risposta è “no, e sopratutto non la sentiamo su Maps” abbiamo una brutta notizia per voi.
Sono vent’anni che Google, in una maniera o l’altra, cerca di cambiare il mondo attraverso le i suoi prodotti e le sue idee. Prima la ricerca su internet nella maniera più efficace e potente che si sia mai immaginata, poi una suite completa di servizi cloud che hanno rivoluzionato il modo di lavorare di tantissime aziende e tantissime persone.
Google Foto, Google Drive, Gmail, Google Documenti, Google Maps… la lista di applicativi di Google che hanno una rilevanza più o meno importante all’interno del quotidiano di tantissimi potrebbe continuare molto ancora.
Nel corso degli ultimi due anni, però, Big G sembra aver perso in qualche maniera un treno: quello dell’intelligenza artificiale. Rispetto a OpenAI, infatti, la compagnia sembra essere ancora qualche passo indietro e dall’annuncio di Gemini a oggi i tentativi di Google di tornare in carreggiata sono stati davvero innumerevoli.
L’integrazione dell’intelligenza artificiale in generativa è soltanto l’ultimo passo di questo percorso.
Cosa farà l’intelligenza artificiale dentro Google Maps?
Google Maps è un applicativo che finora a questo momento non ha visto l’introduzione dell’intelligenza artificiale generativa per diversi motivi: è un’applicazione molto stabile, piuttosto popolare e che risponde in maniera chiara a tutta una serie di necessità dell’utenza. L’intelligenza artificiale generativa cosa potrebbe aggiungere a un esperienza già di per sé estremamente ben fatta?
Secondo Google c’è qualcosa che effettivamente potrebbe migliorare: attraverso Gemini l’azienda di Mountain View vuole proporre agli utenti di Maps itinerari personalizzati, riassunti dei ristoranti e degli eventi disponibili in zona, andando a diventare una specie di guida turistica interattiva.
Facciamo un esempio: cercando la voce “pizzerie storiche a Napoli” Google Maps interpellerà Gemini che andrà a scandagliare le recensioni, le informazioni e tutta una seerie di altri parametri così da creare un sistema di categorie con tante indicazioni su come scegliere la migliore pizzeria storica della città. L’intelligenza artificiale, inoltre, andrà poi a creare un itinerario post-pizzeria con tutte le cose da fare che possono interessare l’utente, il tutto pescando dalle ricerche correlate a quella chiave.
La funzione è stata in prova dentro Google Maps Labs nel corso degli ultimi mesi e non ha ancora una data di rilascio ufficiale. Se ne sentiva il bisogno? Probabilmente no; ci ritroveremo ad utilizzarla e ad apprezzarla? Non lo possiamo escludere.