La tua vita cambierà da così a così.
In questi anni è tutta una rincorsa alla scheda grafica più performante. Il settore si è rapidamente andato a popolare di modelli di tutti i tipi, per qualsiasi fascia di prezzo. Il recente ingresso di Intel nel mercato competitivo consumer con la famiglia di schede grafiche Arc ha scombinato un duopolio durato decenni in cui il settore delle GPU era in mano a due acerrimi competitor, ovvero Nvidia e AMD. E mentre già iniziano a circolare le prime voci di corridoio sulle specifiche della futura serie 50XX di Nvidia, in molti ancora si sognano di poter mettere le mani sulla potentissima (e carissima) 4090. Insomma ci sono così tanti modelli di schede grafiche orientate al gaming su PC che il mercato rischia di esserne inflazionato, eppure la scheda grafica è solo uno dei componenti essenziali per assicurarsi una soddisfacente esperienza di gioco. Assieme ad essa infatti non si può certamente trascurare il processore, che gioca un ruolo chiave specialmente quando si tratta di gestire carichi di lavoro inerenti risoluzioni fino a 1080p.
Ma GPU e CPU non sono tutto, c’è un terzo componente fondamentale che può fare da discriminante fra un’esperienza di gioco soddisfacente e una deludente: si tratta della RAM, ambito nel quale anche un piccolo incremento può dare risultati significativi a costi tutto sommato contenuti.
Tutti i maggiori esperti di hardware consigliano almeno 32GB di RAM per ottenre un’esperienza di gioco soddisfacente su PC. Se siete stati legati da lungo tempo ai 16GB, con un piccolo importo economico potreste raddoppiare i vostri banchi in dotazione (o sostituirli, a seconda del taglio di memoria e del numero di slot presenti sulla vostra scheda madre) per ottenere in cambio dei miglioramenti estremamente evidenti. Il punto è che i requisiti hardware, anche minimi, per un videogioco moderno di alta fascia è mediamente molto più alto anche solo rispetto a pochi anni fa. Alcune delle uscite più recenti su PC, da Cyberpunk 2077 a Hogwarts Legacy, hanno dei requisiti di sistema estremamente elevati in ermini di risorse richieste anche a configurazioni basse, in particolar modo proprio rispetto alla RAM.
Se esaminiamo ad esempio l’immagine sopra, relativa ai requisiti hardware per Cyberpunk 2077: Phantom Liberty, vediamo che i requisiti raccomandati prevedano 16GB di RAM disponibile, il che significa che dovremmo averne installata necessariamente di più per poter far girare il gioco senza provocare un generale rallentamento delle performance del PC, specialmente se abbiamo altre applicazioni aperta e/o processi attivi in background. Lo stesso dicasi per una configurazione minima con ray tracing attivo: anche qui il gioco richiede un minimo di 16GB a disposizione. E questo vale per moltissimi giochi recenti, specialmente port PC di esclusive console come ad esempio God of War, Marvel’s Spider-Man Remastered, Returnal e altri ancora. Hogwarts Legacy poi è il massimo: nelle configurazioni in 4K richiede addirittura 32GB! Ma ciò non riguardo esclusivamente giochi nuovi: come riporta DigitalTrends, anche titoli con vari anni sulle spalle possono richiedere ingenti quantitativi di memoria, specialmente se arricchiti di espansioni o pesantemente moddati. In questo senso il sito in questione ha rilevato picchi di utilizzo di RAM pari a 16GB da parte di Minecraft, e addirittura punte di 32GB per un gestionale quale Cities: Skylines!
Tanta RAM non contribuisce solamente alla resa finale del gioco in termini di framerate, fattore che dipende più dalla GPU, bensì di stabilità e flusso di gioco: rallentamenti, tempi di caricamenti molesti, piccoli freeze ripetuti, fenomeni di stuttering più o meno occasionali, sono tutti fastidi che possono dipendere da una quantità insufficiente di memoria allocata. Un esempio lampante è il video qui sopra: a parità di hardware, la riproduzione su PC di Hogwarts Legacy è significativamente più fluida su macchine dotate di 32GB di RAM, mentre con soli 16GB si assiste a fenomeni di stuttering e rallentamenti pressoché continui.
Se si trovasse di fronte ad un collo di bottiglia dovuto a troppa poca RAM a disposizione, il PC potrebbe essere costretto ad attingere parte della memoria necessaria dallo spazio libero presente su SSD, tramite un procedimento che prende il nome di paging. Si tratta ovviamente di una soluzione di emergenza e che non è in grado di assicurare gli stessi risultati che si avrebbero in condizioni di RAM di maggiore capacità, poiché quest’ultima è molto più veloce nella lettura ed elaborazione dei dati rispetto ad una memoria di archiviazione, pur se si tratti di un disco a stato solido. Se ne avete la possibilità, quindi, il suggerimento è di aumentare la RAM a diposizione del vostro computer portandola almeno a 32GB, un valore più che sufficiente per poter eseguire la maggior parte dei giochi ai massimi settaggi in modo fluido. Il vantaggio di questi tempi sono i bassi costi della RAM rispetto al altra componentistica come GPU e CPU, il che si traduce in un esborso economico mediamente contenuto.
Ovviamente qualora non foste avvezzi a giocare gli AAA dell’ultimo grido ma vi dilettaste maggiormente in produzioni indipendenti o addirittura nel retrogame, questo è un problema che non dovrebbe toccarvi più di tanto, e potreste essere in grado di continuare a videogiocare per qualche anni senza intoppi anche con 16GB di RAM. Tuttavia se state cercando un metodo per effettuare un upgrade hardware a costi contenuti e con un’alta resa percepita, il raddoppio della RAM è la pria opzione che dovreste prendere in considerazione. Infine, se possedete già 32GB di RAM probabilmente vi servirebbe a poco o nulla raddoppiare a 64GB, almeno se utilizzate il PC unicamente per videogiocare. Se invece si tratta di una workstation con cui lavorate anche, specialmente in termini di video-editing o grafica, allora la RAM non basta mai, e più ne avete meglio è: se ne avete la possibilità puntate senza ripensamenti ai 128GB e vivrete sereni per molti anni!
This post was published on 14 Marzo 2024 16:30
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