Se la CPU del vostro computer è troppo vecchia potrebbe non eseguire un’istruzione fondamentale per l’avvio del sistema.
Da quando Microsoft ha abbandonato la politica degli aggiornamenti mensili e dei Service Pack di Windows, rilascia circa due grossi aggiornamenti all’anno per il proprio sistema operativo. Windows 11 è considerato da molti un salto di qualità rispetto alla decima iterazione dell’OS, ed in generale si è rivelato un sistema piuttosto stabile ricco di funzioni interessanti. Glia aggiornamenti più recenti hanno anche introdotto Copilot, l’assistente AI integrato che è in grado di aiutare l’utente a svolgere con facilità tutta una serie di compiti a partire da semplici istruzioni testuali, automatizzando molti processi e facendo guadagnare tempo prezioso.
Tutti questi vantaggi per hanno anche il rovescio della medaglia: a quanto pare l’ultimo aggiornamento in arrivo rischia di compromettere l’utilizzo di alcuni modelli di computer troppo vecchi, in particolare quelli dotati di CPU obsolete che non sono in grado di eseguire un’istruzione specifica.
Alcuni vecchi processori non sono in grado di eseguire l’istruzione POPCNT in fase di boot. Microsoft sta pensando di renderne obbligatoria la compatibilità nella nuova versione di Windows 11, che sarà aggiornata alla build 24H2 nel corso di quest’anno. La dicitura “24H2” sta infatti per “seconda metà del 2024”, ovvero il periodo in cui sarà rilasciato l’aggiornamento, che verrà dunque reso disponibile nella seconda metà di quest’anno. La stragrande maggioranza degli utenti Windows potrà aggiornare il proprio sistema senza problemi, ma chi lo fa girare su macchine vetuste dovrebbe evitare di farlo, perché rischia di compromettere l’avvio stesso del sistema operativo. Cerchiamo di capire quindi cosa sia questa istruzione POPCNT il cui supporto dovrebbe diventare una condizione necessaria al corretto avvio della nova versione di Windows 11.
POPCNT, come riporta il sito Punto-Informatico, sta per Population Count, ed è un’istruzione che, come suggerisce il nome, conta i bit impostati a 1 all’interno della rappresentazione dei dati rappresentati in codice binario. Tutti i processori Intel di generazione Core i (anche i più vecchi) supportano questa istruzione nativamente. Dunque se possedete una macchina dotata di un vecchio Intel Core i3 di prima generazione siete comunque tranquilli. Per quanto riguarda i processori AMD invece il discorso è diverso, poiché tale istruzione ha iniziato ad essere implementata solo dall’adozione dell’architettura Barcelona, che fu introdotta per la prima volta tra il 2006 e il 2007 con la famiglia di processori Opteron. Dunque se avete un computer dotato di processore AMD anteriore a quella data, il vostro sistema operativo è arrivato a fine corsa e non potrete più aggiornarlo. Inoltre, forse sarebbe proprio ora di comprare un computer più nuovo!
Ma cosa cambierà con il rilascio di questo nuovo aggiornamento per Windows 11? Innanzitutto sarà definitivamente abbandonato il supporto a Windows Mixed Reality, un portale proprietario per accedere a giochi ed esperienze in realtà virtuale e/o aumentata, lanciato per la prima volta nel 2017 e mai assurto a particolari onori. Anche tutte le app correlate, compresa quella di compatibilità con Steam VR, saranno dismesse. Addio anche a Microsoft Defender Application Guard (MDAG) per Office e Edge, non più supportata. A parte l’elimiinazione di questi residuati tecnologici, il grosso delle novità riguarda ovviamente Copilot e la sua sempre amggior implementazione nel sistema operativo.
Copilot è stato programmato per dare dei suggerimenti visivi all’utente ogniqualvolta esso potrebbe ricorrervi per effettuare una serie di operazioni. Ad esempio, quando si evidenzierà un testo, l’icona di Copilot reagirà, ad indicare una possibile interazione con essa: ad esempio potremmo chiedere all’assistente di tradurci il testo appena selezionato in un altra lingua, o di riscriverlo con altre parole, o a riassumercelo per punti salienti e così via. Insomma, al posto di lasciar immaginare all’utente gli usi che potrebbe fare di Copilot, sarà lui stesso a “farsi avanti” suggerendoci vari comandi che potremmo impartirgli per dar prova delle sue enormi potenzialità. Si potrà anche effettuare un drag&drop di un file di immagine sull’icona di Copilot per iniziare ad effettuare con essa una serie di azioni rapide.
Copilot a parte, l’aggiornamento ha anche rivisto l’icona relativa al risparmio energetico per i PC desktop senza batteria. Ora l’icona comparirà nella barra delle applicazioni quando il risparmio energetico è attivato; ciò si può fare dalle impostazioni rapide oppure dal percorso Impostazioni > Alimentazione del sistema & batteria. È stata inoltre rivista l’interfaccia della finestra di Gestione del Colore raggiungibile da Impostazioni > Sistema > Display > Gestione colore. Da ora è anche possibile utilizzare l’app Fotocamera per inquadrare QR Code per collegarsi a reti Wi-Fi. Ci sono poi tutta una serie di piccoli e grandi miglioramenti relativi al layout, alle impostazioni e gestione di periferiche Bluetooth, ai widget e alla sicurezza. Per l’elenco completo fate affidamento al Blog ufficiale di Windows Insider.
This post was published on 24 Febbraio 2024 19:30
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