Bluesky è il nuovo social network “decentralizzato” che nasce da ciò che un tempo era Twitter: ecco come funziona nel dettaglio.
Quando si parla del concetto di social network, ormai facente parte della nostra cultura da quasi 20 anni, spesso si fa l’errore di inserire tutte le piattaforme in un unico calderone, ma in realtà c’è bisogno di distinguere i vari siti web e le varie applicazioni in base alle loro principali caratteristiche; chiaramente qualunque piattaforma che mette in contatto delle persone online può essere definita social, ma è possibile comunque fare delle distinzioni.
Il concetto di social network a livello globale è nato grazie a Facebook che può essere definito come il capostipite di questa categoria, ma successivamente sono nate altre piattaforme con diverse derivazioni: come ad esempio piattaforme di condivisione foto e video come Instagram, Snapchat, TikTok, BeReal; piattaforme di messaggistica come WhatsApp e Telegram oppure sistemi di microblogging come Twitter (ora X), Threads o il più recente Bluesky.
X e Threads sono ormai molto conosciuti in Italia e nel mondo intero, ma Bluesky non è ancora saltato fuori dalla sua nicchia e molti utenti non sono nemmeno al corrente della sua esistenza, dato che per adesso è diffuso ampiamente solo negli Stati Uniti mentre sta ancora facendo fatica a svilupparsi fuori dai confini americani e raggiungere l’Europa e gli altri paesi del mondo.
Negli ultimi tempi si sente spesso parlare di piattaforma “decentralizzata“, ma molti non hanno ancora capito cosa voglia dire esattamente questa dicitura: si tratta di una caratteristica che hanno iniziato ad adottare diverse piattaforme social per andare incontro a quelle che sono le sempre più alte richieste degli utenti di garanzia della privacy, un concetto che interessa da vicino le aziende che gestiscono dati degli utenti come Google, Meta, Microsoft e simili.
Attraverso le piattaforme decentralizzate, infatti, si può garantire agli utenti degli standard di sicurezza e privacy molto più alti rispetto ai social tradizionali e, inoltre, sono gli utenti ad avere il pieno controllo dei propri dati e non le aziende che detengono i diritti del social; tra i primi network che hanno utilizzato questo nuovo sistema c’è sicuramente Mastodon, la piattaforma di proprietà di Mark Zuckerberg e dunque di Meta.
Bluesky segue lo stesso principio di Mastodon, ma con delle caratteristiche diverse: è infatti una piattaforma di microblogging come lo è ad esempio X, il social di proprietà di Elon Musk che un tempo si chiamava Twitter e come Threads, piattaforma di Meta che si è invece proposta come concorrente di X e che lo scorso dicembre ha iniziato a diffondersi in tutto il mondo.
Bluesky è molto simile a quello che un tempo era Twitter, ma non è chiaramente un caso: le basi per lo sviluppo della piattaforma, infatti, sono partite proprio dalla dirigenza di Twitter Inc. che aveva intenzione di creare una piattaforma di microblogging decentralizzata rispetto a quella principale che esisteva ormai da tantissimi anni.
Twitter come lo conoscevamo prima non esiste più, ma Bluesky ha comunque proseguito il suo cammino.
Il primo lancio è stato effettuato a marzo 2022 su dispositivi iOS, successivamente su Google Play Store è arrivato ad aprile del 2023 e a settembre dello stesso anno la piattaforma ha raggiunto il milione di utenti iscritti.
A capo della piattaforma c’è chiaramente Jack Dorsey, fondatore di Twitter e Fleetic, oltre che essere tra le personalità più famose dell’ambito informatico.
Da come si può capire dallo screenshot della pagina “discover” di Bluesky, questa piattaforma è molto simile a Twitter: un tempo era basato su un sistema “a inviti” come Clubhouse, ma ora non è più così con la possibilità di creare un proprio account con un proprio nickname, seguire alcuni profili in base ai propri interessi e pubblicare post contenenti parole, foto, video proprio come qualsiasi altra piattaforma di microblogging.
This post was published on 15 Febbraio 2024 7:30
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