Avete speso qualche migliaio di euro, ehm, dollari per acquistare il nuovo costosissimo visore per la realtà virtuale messo in piedi da Apple? Non preoccupatevi: fra poco ci sarà sopra anche l’applicazione di YouTube.
Nel corso delle ultime settimane molti dei meme (che probabilmente concordate nel definire la maniera migliore per aggiornarsi sull’attualità) vedono come protagonista il Vision Pro di Apple, ovvero il costosissimo e particolarmente avanzato visore per la realtà virtuale realizzato dal colosso di Cupertino.
Perfetto, per quanto questo visore sia ancora lungi dall’arrivare stabilmente in Europa e per quanto il prezzo sia talmente elevato da scansare rapidamente un sacco di utenza, in America a quanto pare sta facendo molto parlare di sé. Per le aziende può diventare una buona piattaforma dove presentare e sperimentare pezzi di futuro, motivo per cui non stupisce nessuno trovarci nomi come Google sopra.
Secondo The Verge, fino a qualche mese fa YouTube non aveva intenzione di approdare sugli schermi virtuali del Vision Pro. Secondo quanto però detto al magazine da Jessica Gibby, una portavoce di YouTube, le cose sono cambiate rapidamente.
“A YouTube siamo entusiasti del lancio di Vision Pro e cercheremo di sostenerlo permettendo ai nostri utenti di avere una grande esperienza attraverso la visione di video su Safari. Al momento non abbiamo piani specifici alla piattaforma da condividere, ma possiamo confermare che un’app Vision Pro è nella nostra roadmap”.”
Apple e YouTube non hanno ancora trovato una quadra, quindi, per supportare l’ampia libreria di video 360 e VR attualmente presente su YouTube.
La piattaforma di video sharing più grande al mondo infatti supporta questo genere di tecnologie da molto tempo (il 3D dal 2011, i video a 360° dal 2016) ma nessuna di queste è in qualche modo utilizzabile su Vision Pro.
Sempre secondo The Verge questa assenza di compatibilità si deve alla scarsa qualità dei materiali che sono stati caricati sulla piattaforma durante gli “anni d’oro” della popolarità di tali tecnologie.
“Molti di quei contenuti sono stati creati per dispositivi che non erano compatibili con esperienze spaziali ad alta qualità. C’è il concreto rischio che alcune tipologie di contenuti possano ancora oggi causare disagi legati alla motion sickness. Abbiamo concentrato i nostri sforzi per cercare di offrire la migliore esperienza multimediale possibile, offrendo nel contempo anche fotografie e video realmente tridimensionali a cui poi aggiungiamo gli Apple Immersive Video e i film in 3D presenti nel catalogo di Apple TV”.
Secondo quanto poi rimuginato dagli appassionati di tecnologia che si sono appassionati alla causa, uno dei problemi potrebbe essere legato al supporto assente di Safari per WebXR, l’Api più popolare in circolazione quando parliamo di contenuti realizzati per la realtà virtuale. Con una versione aggiornata appositamente del browser si potrebbe ottenere un qualche tipo di compatibilità tra i contenuti YouTube VR e l’Apple Vision Pro ma non è qualcosa di cui ha senso parlare al momento.
Apple, sempre ai microfoni di The Verge, ha dichiarato che:
“WebXR è ancora uno standard aperto relativamente nuovo e come tale non sfrutta appieno la potenza, le prestazioni e le capacità di interazione di Apple Vision Pro e visionOS. Abbiamo contribuito attivamente agli standard web del W3C, compreso WebXR, ad esempio proponendo standard di interazione che proteggono la privacy degli utenti. Continueremo a collaborare con la comunità per contribuire a offrire grandi esperienze di realtà virtuali distribuite attraverso la rete”.
Se volete sapere di più sul dispositivo per la realtà virtuale di Apple vi consigliamo di seguire il buon vecchio Marques Brownlee che ha coperto in maniera davvero estesa ciò che al momento si sa su questa piattaforma.
This post was published on 8 Febbraio 2024 19:30
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