Con uno dei suoi ultimi aggiornamenti Google Chrome diventa ufficialmente legato al trend delle intelligenze artificiali, con diverse nuove funzioni e qualche interessante domanda.
Avete aggiornato il vostro Google Chrome? Se la risposta è no sbrigatevi a farlo perché è arrivato il momento di scoprire come si comportano i browser quando vengono potenziati dall’intelligenza artificiale. È da pochi giorni, infatti, che Google ha annunciato l’aggiunta di tre funzionalità legate all’intelligenza artificiale per il suo Google Chrome, tanto per Mac quanto per Windows.
Queste funzionalità semplificano l’organizzazione delle schede, permettono all’utente di personalizzare a un livello precedentemente assente il tema, ovvero la modalità di rappresentazione di elementi dell’interfaccia. L’ultima caratteristica, invece, permette di semplificare la scrittura di determinate tipologie di contenuti e assomiglia in un certo senso a SGE (Search Generative Experience), ovvero una delle funzioni sperimentali legate all’intelligenza artificiale di cui Google ha parlato durante il corso degli scorsi mesi.
Vediamo più nel dettaglio l’introduzione di queste nuove funzionalità all’interno di Google Chrome
Partiamo innanzitutto da quella che plausibilmente è la funzionalità più attesa dall’utenza: gli strumenti con intelligenza artificiale generativa per semplificare il processo di scrittura.
Secondo quanto dichiarato da Google l’introduzione di un sistema simile a SGE dentro Chrome permetterà agli utenti di semplificare la scrittura delle email sulla base di toni e lunghezze diverse, senza contare la stesura di recensioni, di inviti o la stesura di domande formali da porre ad aziende o altro; secondo quanto dichiarato dal colosso di Mountain View lo strumento potrebbe anche essere utilizzato per scrivere messaggi meno impostati, come dei post su un forum o simile.
Parliamo di una funzionalità sperimentale che risulterà accessibile a partire da Febbraio e che sarà accessibile semplicemente facendo clic col tasto destro su un box di testo scegliendo poi dal menu contestuale “help me write” o “aiutami a scrivere”; sarà necessario iniziare a scrivere e poi al resto penserà l’intelligenza artificiale di Google.
Passiamo poi a un altra funzionalità molto interessante per chi utilizza in maniera costante Chrome: un organizzatore per le schede.
Il browser di Google infatti permette già all’utenza di raggruppare tematicamente le schede aperte in diversi gruppi ma questo è un processo di curatela manuale; attraverso la nuova funzionalità tab organizer questo processo viene semplificato di molto poiché Chrome prima suggerirà la creazione di gruppi e poi la effettuerà sulla base delle schede aperte in quel momento.
Per attivare questa funzione sarà semplicemente necessario fare clic col tasto destro del mouse su una delle schede che si vuole raggruppare e selezionare la voce “organize similar tabs” o “raggruppa schede simili”; Chrome in tal caso sarà anche in grado di suggerire nomi ed emoji per i gruppi di schede, permettendo così di trovarli in maniera più semplice all’interno del browser. In uno dei post di presentazione di questa funzione Google ha dichiarato che è stata creata appositamente per chi fa molto shopping online, ricerca destinazioni di viaggio o utilizza in maniera estesa la possibilità di aprire molte schede.
L’ultima aggiunta a Google Chrome va un po’ a imitare l’idea che Google ha avuto di permettere la nascita dei wallpaper generativi su Android 14 e dispositivi Pixel. In questo caso invece che gli sfondi, l’intelligenza artificiale generativa viene utilizzata per permettere agli utenti di creare temi custom per il loro browser Chrome.
All’utente non vengono richiesti grandi sforzi, bensì soltanto di dare un indicazione di carattere testuale e di indicare poi soggetto, mood, stile visivo e colori dominanti, lasciando poi all’intelligenza artificiale il compito di fare il resto. Questa funzionalità sarà presente all’interno delle impostazioni dei temi
Precedentemente Chrome offriva una varietà di temi colorati ma semplici da scegliere insieme a quelli realizzati appositamente da artisti; l’incursione dell’intelligenza artificiale in tal senso permetterà agli utenti di andare oltre le scelte già presenti per creare anche in maniera dinamica un tema che si adatti alle proprie emozioni attuali.
Anche se un tema molto ricco potrebbe distrarre gli utenti dalla normale fruizione lavorativa del browser, tale funzione permette agli utenti che non hanno un telefono Android di scoprire quali sono le capacità creative dell’intelligenza artificiale generativa di Google, anche se finiranno per tornare a un tema più semplice per l’uso quotidiano.
Le funzioni relative alla scrittura non arriveranno su alcuna versione di Chrome prima di Febbraio inoltrato, mentre le altre saranno disponibili a partire dalla fine di Gennaio negli Stati Uniti tanto su Windows quanto su Mac all’interno di un aggiornamento dell’attuale versione di Chrome (La M121); non ci sono indicazioni per un eventuale release europea ma siamo abbastanza sicuri che non ci sarà la necessità di aspettare molto.
Per accedere a queste funzioni sarà necessario aprire Chrome, aprire le impostazioni dal menu contestuale e navigare fino alla pagina AI sperimentale. Un appunto: poiché queste funzioni sono da considerarsi pienamente sperimentali, al momento non saranno disponibili per i clienti business o scolastici.
Tutte le funzioni di cui abbiamo parlato oggi si aggiungono al già notevole pacchetto di strumenti legati a intelligenza artificiale e machine learning presenti nel browser; in questo caso parliamo della possibilità di sottotitolare in tempo reale audio e video in moltissime lingue, della capacità di analizzare in tempo reale la sicurezza di un sito web, di rispondere automaticamente ai vari pop up che richiedono permessi di qualche tipo e di riassumere intere pagine web utilizzato il sistema SGE.
Nel corso dei prossimi mesi Chrome sarà aggiornato in maniera costante con altre funzionalità legate a intelligenza artificiale e machine learning, con tanto di integrazione più approfondita con Gemini, il modello di intelligenza artificiale proprietario di Google, con l’idea di rendere la navigazione in rete ancora più semplice.
This post was published on 25 Gennaio 2024 10:30
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