Sembra proprio che Apple abbia ceduto dopo l’indagine antitrust della Commissione europea, stando alle dichiarazioni ufficiali della stessa commissione. Cosa cambierà per gli utenti Apple e per le terze parti? Possiamo aspettarci cambiamenti a breve termine?
L’indagine antitrust della Commissione europea, iniziata circa quattro anni fa, sulle pratiche economiche di Apple App Store e Apple Pay sembra aver raggiunto un punto di svolta: Apple permetterà finalmente a provider di pagamenti di terze parti di accedere alle funzionalità NFC di iPhone.
La Commissione europea antitrust infatti accusava Apple di utilizzare le sue politiche iOS per soffocare la competizione nel mercato dei pagamenti mobile, violando la legge europea. “La Commissione dissente con la decisione di Apple di impedire agli sviluppatori di app wallet di accedere all’hardware e software necessario sui propri dispositivi, a beneficio della propria soluzione, Apple Pay”; affermava la commissione all’inizio dell’indagine antitrust. Apple infatti permette agli sviluppatori di terze parti di accedere alle funzionalità NFC per leggere tag elettronici, ma applica restrizioni software quando si tratta di pagamenti contactless.
In un’intervista al Wall Street Journal, Apple dichiarava di star lavorando per trovare un accordo con i regolatori europei: “Attraverso le discussioni in corso con la Commissione europea, abbiamo offerto il nostro impegno di fornire agli sviluppatori di terze parti nell’Area Economica Europea un’opzione che permetterà ai loro utenti di operare pagamenti contactless NFC dalle loro app iOS, separate da ApplePay e Apple Wallet.” Il comunicato stampa della Commissione Europea espande sull’argomento, affermando che gli impegni proposti da Apple sono essenzialmente cinque:
Permettere ai wallet mobile e provider di pagamenti di terze parti di accedere tramite specifici API alle funzionalità NFC di iPhone, senza costi aggiuntivi; Applicare questi provvedimenti a tutti gli sviluppatori nell’Area Economica Europea e a tutti gli utenti con un Apple ID registrato nell’AEE, inserire nuove funzionalità come la scelta del proprio metodo di pagamento preferito; Applicare criteri imparziali, trasparenti e non-discriminatori per quanto riguarda l’accesso alle funzioni NFC da parte di sviluppatori di terze parti; Stabilire un meccanismo di risoluzione delle dispute relative all’accesso all’NFC, gestito da esperti indipendenti.
È presto però per festeggiare: i cambiamenti proposti durerebbero 10 anni, e la Commissione Europea minaccia multe fino al 10% dei guadagni generali di Apple se l’azienda statunitense non dovesse onorare gli accordi. Si tratta, comunque sia, di una proposta da parte di Apple all’ente regolatore europeo, arrivata dopo l’incontro tra il leader della Commissione antitrust Margrethe Vestager e il CEO di Apple Tim Cook; dovremo infatti aspettare che si pronuncino in materia non solo i competitor di Apple, ma anche gli utenti Apple.
This post was published on 22 Gennaio 2024 11:00
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