Secondo quanto è possibile analizzare all’interno di una delle nuove build destinate agli insider, in uno dei prossimi aggiornamenti di Windows 11 sarà assente una delle applicazioni storiche che hanno accompagnato gli utenti Windows per quasi 30 anni: WordPad!
Trent’anni nel mondo dell’informatica sono senza dubbio un’eternità; Windows stesso trent’anni fa aveva una delle sue prime interfacce grafiche a ancora chiedeva all’utente di eseguire diverse operazioni attraverso la linea di comando, oggi arrivata a noi sotto forma di prompt dei comandi.
Con l’arrivo di Windows 95 diverse applicazioni iniziarono a farsi strada all’interno dell’immaginario comune e tra queste ce n’è una che è arrivata praticamente intonsa ai giorni nostri. Con una recente analisi, però, sembra che Wordpad stia per lasciare la lista delle applicazioni preinstallate di Windows 11, in favore di strumenti più raffinati o anche soltanto efficienti.
Ciao Wordpad quindi, ma prima andiamo a scoprire qualche dettaglio in più sulla questione.
All’interno del notevole pacchetto di applicazioni preinstallate da Microsoft all’interno del suo sistema operativo, Wordpad era il word processor base ed è dall’introduzione di Windows 95 a oggi uno degli strumenti basilari con cui un utente Microsoft può interagire con i testi.
Nato dalle ceneri dell’ancora più anziano Microsoft Write, Wordpad si è trovato per circa trent’anni in una posizione molto scomoda della catena alimentare: più pesante e strutturato del Blocco note ma molto meno potente di Microsoft Word, sebbene quest’ultimo rientri a pieno titolo tra le applicazioni a pagamento.
Con un post sul blog MIcrosoft Learn, ovvero il raccoglitore di documentazione tecnica che viene utilizzato anche per la pubblicazione degli aggiornamenti, è Microsoft stessa a indicare la posizione scomoda di Wordpad all’interno dell’ecosistema Windows.
Noi raccomandiamo l’utilizzo di Microsoft Word per i documenti di testi ricchi di funzioni e caratteristiche come quelli con formati .doc o .rtf mentre consigliamo l’utilizzo del blocco note per i documenti, di testo in formato .txt.
Wordpad, in sostanza, non faceva altro che trovarsi al centro di due applicazioni più importanti e apprezzate nell’ecosistema di Windows, senza contare che come strumento veniva anche aggiornato con meno regolarità rispetto agli altri. Geekwire, ad esempio, ha sottolineato come negli ultimi anni gli aggiornamenti hanno evitato di offrire a Wordpad caratteristiche moderne come la presenza di una dark mode, quasi a voler simboleggiare la già presente volontà di MIcrosof nel non continuare il supporto dello strumento, il tutto mentre gli aggiornamenti per il blocco note arrivano con regolarità e migliorano gradualmente le caratteristiche dello strumento.
Come piccola nota di colore, comunque, è bene segnalare che diversi utenti si sono lamentati della rimozione di WordPad. All’interno del Feedback Hub di Microsoft, infatti, molti sono stati i post in cui si chiede un reintegro di Wordpad come applicazione esterna scaricabile dal Microsoft Store, ad esempio.
C’è chi utilizza WordPad perché lavora principalmente con i file .rtf vantandosi della maggiore velocità di quest’applicazione rispetto al più potente Microsoft Word, c’è chi utilizza i documenti RTF per tenere bibliografie grazie alla formattazione del testo senza desiderare funzionalità più approfondite e così via. Si possono leggermente quasi tutte quante presso questo link.
Una cosa che ci sentiamo di appoggiare è però la velocità di funzionamento di Wordpad e la sua capacità di supportare comunque le immagini: caratteristiche lo rende comunque preferibile molto spesso a quel lento catafalco che conosciamo con il nome di Word.
Non è raro per i sistemi operativi dismettere i suoi strumenti meno utilizzati in favore di migrazioni verso altri applicativ, magari realizzati attraverso linguaggi di programmazione che meglio si adattano allo scorrere del tempo. Sempre di questi primi giorni del 2023 è la notizia di Microsoft di voler eliminare definitivamente Contatti, la sua applicazione per la gestione della rubrica dopo averne migrato le funzioni più importanti all’interno di strumenti come Outlook.
Dopo averla nascosta nel 2021 agli occhi del grande pubblico, con l’aggiornamento alla build 26020 di Windows 10 l’azienda di Redmond ha definitivamente rimosso lo strumento in favore del sopracitato client per la posta elettronica. Se si vuole continuare a utilizzare Contatti è possibile farlo anche se l’applicazione risulta nascosta, basta non aggiornare alla build 26020 dell’Insider Canary.
Nel corso dei prossimi anni probabilmente vedremo tante più applicazioni scomparire dalle dotazioni predefinite dei sistemi operativi: un evoluzione che di certo non piacerà a tutti quanti ma che vede la casa di Redmond avvicinarsi sempre di più a concetti come cloud computing (l’intero sistema operativo Windows può essere sfruttato utilizzando il cloud) o l’intelligenza artificiale (come esemplificato dall’introduzione di un tasto dedicato a Copilot nelle tastiere dei prodotti Microsoft in uscita nel 2024).
Chi sarà il prossimo ad abbandonare la barca di Windows, quindi? Fatecelo sapere per mail o nei commenti!
This post was published on 8 Gennaio 2024 6:30
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