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Stanchi di farvi rubare la RAM da Chrome? Ora è possibile avere 256 GB di DDR5 sul proprio PC

Sono periodi frizzanti per il mondo delle RAM con diverse introduzioni che potrebbe cambiare, sul lungo periodo, gli standard delle memorie. Una recente dichiarazione di MSI e Asrock, noti produttori di Motherboard, sconfiggerà definitivamente i programmi più esigenti da quel punto di vista.

Recentemente il mondo dei laptop ha visto un grande passo in avanti dal punto di vista delle RAM, con l’approvazione da parte del JEDEC (un organizzazione il cui ruolo è quello di accettare e definire delle specifiche quando parliamo di memorie e microelettronica in generale) per un nuovo prodotto che vedremo nel corso dei prossimi anni e che permetterà a quel frangente dell’informatica di fare netti passi in avanti.

Questa memoria, chiamata CAMM2, porterà a un grande numero di miglioramenti rispetto i prodotti SO-DIMM che a oggi sono ancora i più popolari in assoluto all’interno del mondo delle memorie per laptop. Questo tipo di prodotto è una raffinazione di un tipo di memoria realizzata qualche anno fa da Dell per il suo Precision 7670, stavolta dotata di uno standard ufficiale che renderà la cosa utilizzabile anche da altri produttori OEM.

Quello di cui parliamo oggi, però, non ha a che fare con le memorie CAMM2 (anche se, per la cronaca, queste saranno disponibili sia di tipo DDR5 che di tipo LPDDR5(X), bensì con la possibilità per gli interessati di installare una montagna di RAM sul proprio PC, sconfiggendo definitivamente anche gli applicativi più esosi da questo punto di vista.

Cosa sta succedendo nel mondo dei computer?

RAM non RGB >>> RAM RGB: provate a farci cambiare idea

Tutto è partito da MSI e Asrock, due aziende particolarmente note nel mondo dell’hardware per computer per la loro realizzazione di componenti. Su una serie di specifiche schede madri, le due aziende inizieranno a supportare la possibilità di installare fino a 256 gigabytes di memoria DDR5, permettendo a ogni singolo slot di supportare bacchette di RAM da 64 GB.

La matematica, in questo caso aiuta: con quattro slot di ram da riempire con 64GB si può arrivare all’esorbitante cifra di 256GB di RAM; prodotti più piccini in termini di fattore forma si dovranno accontentare di 128, comunque abbastanza per aprire 80000 schede con Google Chrome.

La lista completa delle piattaforme che supporteranno questo genere di avanzamento tecnologico sarà resa pubblica durante il corso delle prossime settimane.

Spulciando nei comunicati stampa di MSI e Asrock è possibile trovare anche il co-responsabile di questo interessante upgrade ovvero Micron, uno dei leader mondiali nel mondo dei semiconduttori e del data storage. 

Nuove tecnologie entrano in campo

Facciamo un indovinello: quanti MB di memoria ci saranno qui dentro?

L’azienda, infatti, ha iniziato a realizzare e offrire soluzioni che sfruttano il processo produttivo chiamato 1-beta node (utilizzato inizialmente per la realizzazione dei chip di RAM di tipo LPDDR5X, usati da cellulari e laptop) per aumentare la densita dei bit, migliorare l’efficienza energetica e aumentare ulteriormente le prestazioni.

Tra i primi produttori OEM a sfruttare queste novità c’è Kingston che con le sue nuove bacchette di RAM Fury Renegade 64GB DDR5 permette di raggiungere i fatidici 256GB. Per le configurazioni di test sia MSI che Asrock hanno dichiarato di aver utilizzato le memorie in questione; queste supportano la tecnologia AMD EXPO, i profili XMP 3.0, hanno un transfer rate di 6000 MT/s e a 1.350v hanno una latenza di tipo 36-38-38.

Gli unici due prodotti che, a quanto pare, supporteranno ufficialmente la possibilità di montare 256GB di Ram sono la scheda madre MSI PRO X670-P WIFI e le Asrock X670E-Taichi / Z790 Nova WiFi. Non è da escludere che, durante il corso delle prossime settimane, anche aziende come Asus e Gigabyte annunceranno nuovi prodotti con chipset rispettivamente X670E e Z790 in grado di raggiungere simili quantitativi di memoria RAM.

Quali sono i possibili utilizzi per quantitativi così elevati di RAM? Per il momento, oltre aprire dei quantitativi umanamente ingestibili di schede su Google Chrome non ci viene in mente niente ma siamo sicuri che i nostri amici che lavorano nel mondo delle produzioni multimediali ci scriveranno per email di quanta RAM effettivamente serve per eseguire dei rendering in 16K o simili; la questione è che quei lavori, solitamente, si effettuano su workstation con specifiche hardware lontane dal mondo consumer e sopratutto da quello del gaming.

Di certo non prevediamo nel breve-medio periodo applicazioni legate al mondo del gaming per quantitativi simili di RAM, d’altronde sia PS5 e XSX sono ferme ancora a 16GB di memoria.

This post was published on 17 Dicembre 2023 14:00

Graziano Salini

Perennemente alla ricerca di legami tra argomenti distanti tra loro, con una certa predilezione per musica e videogiochi. Faccio il possibile per fare in modo che ci siano meno errori di concetto possibili sugli articoli di Player.it, grande fan degli errori grammaticali invece, quelli fanno sempre ridere. Quando non sto amministrando questo sito lavoro mi occupo di spiegare cose difficili in maniere semplici su altri siti, su tematiche molto meno allegre dei videogiochi.

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