Il mercato delle IA e l’interesse nei loro confronti,non ha fatto altro che aumentare a dei livelli assurdi nel corso degli ultimi anni. Lo stesso è avvenuto anche in Italia: a riguardo basti pensare al report di TIM fatto con Intesa San Paolo, con cui si è potuto constatare come solo nel 2023 esso abbia portato a guadagni pari a 1,9 miliardi di euro (nel 2027 si ipotizza che gli introiti saranno di 6,6 miliardi di euro). Sempre più aziende, grandi e piccole, stanno ricorrendo a questa tecnologia e adesso è arrivato pure il turno di una delle più grandi catene di fast-food al mondo: stiamo parlando di McDonald’s.
Pare che McDonald’s abbia avviato una collaborazione con Google – che ricordiamolo al momento possiede due IA, che sono Bard e e la futura Gemini – che diverrà pienamente operativa a partire dal 2024. Questa tecnologia verrà implementata all’interno di tantissimi punti vendita e chioschi di proprietà della compagnia, in tutto il mondo (anche se molto probabilmente i primi a essere interessati saranno quelli americani).
Ma in che modo le IA verranno utilizzate da McDonald’s? Stando alle affermazioni della multinazionale stessa questa tecnologia permetterà di usufruire di un elevato quantitativo di dati, con cui poter semplificare e ottimizzare determinate tipologie di operazioni. Così facendo – sempre stando all’azienda stessa – si potrà sempre garantire ai clienti la produzione di cibi ottimi, caldi e soprattutto di alta qualità (per quanto ciò sia estremamente difficile da immaginare).
Molto probabilmente quello che McDonald’s vuole intendere è che grazie all’IA sarà possibile automatizzare diverse tipologie di processi, come per esempio la scelta dei menù mentre si è al McDrive: appunto per questo si eviteranno, ipoteticamente, i tempi morti e il cibo potrà essere consegnato nella maniera più veloce possibile. Tuttavia le incognite permangono e non sono poche.
L’avvento del XXI secolo ha segnato una spaccatura senza precedenti con i secoli precedenti: la tecnologia ha raggiunto dei livelli incredibili, il benessere globale è aumentato (anche se ci sono ancora persone che vivono in delle situazioni pietose ed è sempre obbligatorio ricordarlo), in linea teorica le opportunità per le persone sono aumentate e tanto altro ancora. Ciononostante, non tutto quello che luccica è oro: i problemi del nuovo millennio sono molteplici e quello più onnipresente in ogni ambito riguarda la malsana voglia di fare tutto velocemente.
Gli effetti di vivere e lavorare velocemente sono ben noti e possono avere ripercussioni a livello fisico e psicologico. Le IA in questo senso porteranno ancora di più a un aumento di questa tendenza: esse permettono in pochissimi secondi di fare quasi tutto, generare immagini, effettuare riassunti, creare PDF, scrivere delle stringhe di codice, fornire consigli e via discorrendo. Appunto per questo il futuro, stando alle condizioni attuali, si prospetta come interamente automatizzato e ancora più veloce, ma soprattutto ci sarà spazio per tutti? O alcuni verranno lasciati indietro?
Avere delle visioni catastrofiche è insensato e quello che si può fare è ragionare su quali siano i pro e i contro delle IA e soprattutto redigere e promulgare le opportune leggi per evitare gravi vuoti normativi (e i cui effetti si sono già visti). Per quanto le IA possano essere degli strumenti utili, sono dell’idea che bisogna utilizzarle con parsimonia e soprattutto con l’intento di non danneggiare gli altri. Si spera in ogni caso che il futuro possa portare maggiore chiarezza su questo mondo estremamente caotico e in rapida evoluzione ogni singolo giorno che passa.
This post was published on 8 Dicembre 2023 9:30
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