ChatGPT è stato utilizzato davvero per qualsiasi cosa, ma mai ci si poteva aspettare un suo utilizzo con potere legislativo.
Sin dai tempi della scuola ci hanno sempre insegnato che lo Stato possiede tre poteri fondamentali: quello legislativo, che appunto fa le leggi, quello giudiziario, che deve far rispettare queste leggi e condannare i trasgressori, e infine quello esecutivo che applica la legislatura.
Questi tre poteri appartengono a tre organi differenti, Parlamento, magistratura e Governo, ma a quanto pare al giorno d’oggi ne dobbiamo aggiungere un quarto: ChatGPT.
ChatGPT è sicuramente il chatbot dotato di intelligenza artificiale più famoso del momento e dal momento in cui il suo utilizzo è stato reso pubblico per chiunque ne abbiamo sentite davvero di cotte e di crude.
Il software progettato e sviluppato da OpenAI è diventato protagonista di tantissime notizie quest’anno, sia nel bene che purtroppo nel male.
Il chatbot è stato protagonista di notizie di cronaca, anche cronaca nera in diversi casi, ma chiaramente anche utilizzato per esperimenti sociali, ricerche scientifiche, incipit di romanzi, quiz, test e molto altro ancora.
A quanto pare le persone si fidano così tanto di ChatGPT che adesso gli hanno affibbiato anche potere legislativo.
Non è la prima volta che ChatGPT viene associato al mondo della legge, ma nelle altre occasioni vestiva i panni dell’imputato o non del giudice.
Il chatbot di OpenAI è stato infatti più volte citato in giudizio, sia in maniera diretta per azioni presumibilmente illecite compiute dalla società stessa, sia in maniera indiretta per un suo utilizzo non propriamente corretto da parte di avvocati.
Si può dire che comunque il chatbot non è certamente passato inosservato nel corso del 2023 con tantissime persone che l’hanno utilizzato in maniera diversa e per scopi totalmente diversi fra loro.
Una delle notizie più recenti, ad esempio, riguarda l’utilizzo di ChatGPT per fare delle ricerche approfondite riguardo il Black Friday: si trattava anche questo di una sorta di esperimento per testare le capacità del bot.
Stavolta però la notizia ha un po’ sconvolto l’opinione pubblica perché ChatGPT è stato addirittura protagonista di una serie di decisioni governative relative a una comunità di cittadini.
In poche parole il chatbot è stato utilizzato per creare delle nuove leggi da applicare al popolo, ma l’aspetto più sconvolgente di questa storia è che non si è saputo nulla finché non è stato ammesso dallo stesso artefice.
Tutto ciò che abbiamo accennato fino a questo momento è successo in Brasile, più precisamente a Porto Alegre: una delle città più grandi del Paese sudamericano.
In questa città meridionale del Paese i legislatori hanno approvato una legge: nulla di strano finché non è stato scoperto che questa stessa legge è stata scritta con l’aiuto di ChatGPT.
La scoperta è stata effettuata dopo che il consigliere Ramiro Rosario ha ammesso di aver utilizzato il popolare chatbot per creare una legge ad hoc per i cittadini di Porto Alegre.
Il consigliere ha comunque dato delle istruzioni al bot: ha infatti chiesto a ChatGPT di generare una proposta di legge secondo la quale i cittadini contribuenti non avrebbero dovuto pagare per la sostituzione di contatori dell’acqua.
Romario Rosario ha ammesso l’utilizzo di ChatGPT per la legge solo dopo che questa era stata approvata dal consiglio comunale dato che aveva il timore che non sarebbe stata accettata se avesse detto prima di aver utilizzato il bot.
Al momento non è ancora certo cosa sia successo dopo l’ammissione, ma ciò che è certo è che ChatGPT sta diventando molto più di un semplice chatbot.
This post was published on 5 Dicembre 2023 8:00
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