Un report commissionato dalla stessa compagnia evidenzia l’influenza del social network nel consumo musicale sul web.
TikTok è uno dei social medium di riferimento per le generazioni Alpha (34% secondo una ricerca di YPulse Data del 2022) e Z (68% in base ai dati raccolti a inizio 2023 da Morning Consult). Tramite lo scroll infinito proposto dall’applicazione si può incappare in video dal contenuto di qualsiasi genere, dai classici balletti e karaoke ai consigli di cucina, dalle notizie del giorno ai consigli di moda, dai videogiochi alle gag just for fun (o forse ora si dice 4 the lulz; perdonatemi, sono vecchio).
Un aspetto cui forse non si dedica la dovuta attenzione è l’impatto che il social network ha sulle abitudini di ascolto musicale dei suoi utenti, in particolare per quanto riguarda la riproduzione di contenuti musicali in streaming. Una ricerca commissionata dalla stessa compagnia si propone di far luce proprio su questo fatto, andando a verificare, numeri alla mano, quanto le scelte dei fruitori di musica online dipendano da suggerimenti ed impressioni raccolte nel corso della loro navigazione sul social cinese. Spoiler: è un’influenza enorme!
Ascolta questo
La ricerca è stata effettuata dalla società di raccolta e analisi dati Luminate, e prende il nome di Music Impact Report. Sono stati raccolti dati di utenti proveniente da Stati Uniti, Regno Unito, Brasile, Germania e Indonesia, e confrontati con altri dati globali, tutti raccolti in un orizzonte temporale compreso tra l’1 luglio 2022 e il 30 giugno 2023. Un primo aspetto messo subito in chiaro dalla ricerca è quello forse più evidente: la musica è parte fondamentale dei video pubblicati su TikTok, che ricorrono a snippet di pezzi più o meno recenti, e di artisti più o meno in voga, per offrire un corredo musicale ai loro contenuti.
La ricerca ha evidenziato che negli Stati Uniti gli utenti di TikTok sono due volte più propensi a ricercare e condividere brani musicali tramite le piattaforme social (non necessariamente su TikTok ma anche altrove, quindi) usandoli come sottofondo per i loro short video. Non solo, si tratta anche dei consumatori più voraci di musica in streaming: il 62% degli utenti TikTok negli USA è infatti iscritto ad un servizio di streaming musicale in abbonamento, contro il 43% degli utenti di altri social. Si tratta anche di utenti particolarmente spendaccioni: nel Regno Unito, in particolare, gli utenti di TikTok spendono in media il 49% in più in abbonamenti e servizi di streaming musicale rispetto agli altri; negli USA, inoltre, il 38% degli utenti TikTok ha assistito ad un concerto dal vivo negli ultimi 12 mesi (contro il 33% di chi non lo usa), ed il 45% ha acquistato merchandise di artisti musicali (contro il 35% dei non utenti del social).
In generale, si è evidenziata una forte correlazione a livello globale tra la riproduzione di brani musicali di determinati artisti su TikTok ed un aumento delle riproduzioni di quegli stessi brani sulle piattaforme di streaming musicale. Insomma non c’è dubbio che le abitudini di fruizione musicale che gli utenti assumono su TikTok si riflettano ed anzi si amplifichino nelle loro scelte di ascolto di brani presenti sui servizi di musica in streaming. Non solo, a quanto pare gli utenti di TikTok sono più “aperti mentalmente” all’esperienza di musica proveniente da altri paesi, rispetto a chi non lo usa: negli Stati Uniti, ad esempio, ben il 46% degli utenti dichiara di ascoltare musica di un idioma non inglese, una cifra superiore del 27% rispetto a quella di chi non utilizza la piattaforma.
Fa tutto parte di un piano
Ovviamente TikTok è stata la prima ad accorgersi di questa forte correlazione tra la musica presente sulla piattaforma e le tendenze in atto sui servizi musicali in streaming, o almeno a sospettarlo, motivo per cui ha commissionato questa ricerca. E ora che la correlazione è comprovata, non ha certo intenzione di restare con le mani in mano, poiché rappresenta un’opportunità di crescita economica enorme per la compagnia e per l’intero settore musicale. In occasione della presentazione del report, il Global Head of Music Business Development di ByteDance Ole Obermann ha commentato:
TikTok era già famoso per fungere da piattaforma di lancio per creare hit musicali virali e nuovi artisti sulla cresta dell’onda, ma volevamo capire come TikTok e i suoi utenti impattino sull’industria musicale in senso lato. Le ricerche condotte da Luminate provano ciò che sapevamo da tempo: TikTok è la forza trainante dietro alla scoperta di nuova musica per l’intera industria, e gli utenti di TikTok sono parte attiva in questo fenomeno, fungendo da driver di grande valore per i ricavi dell’industria musicale. – Ole Obermann, Music Impact Report confirms: TikTok Fuels Music Discovery – 21 novembre 2023
In concomitanza con la pubblicazione di questi dati, infatti, ByteDance ha iniziato a muovere i primi passi in quella che sembra una strategia aziendale volta a rendere il social network sempre più determinante nell’economia complessiva dell’industria musicale: di recente infatti la società ha stretto una partnership con le più importanti piattaforme di streaming musicale ovvero Apple Music, Spotify e Amazon Music per consentire una rapida interazione tra le due app: dall’interno di TikTok, infatti, è facilissimo aggiungere un brano che ci piace alla lista di preferiti sulle rispettive piattaforme di streaming, potendosela quindi ritrovare con facilità e risalendo al resto della produzione musicale di un determinato artista.
Questa nuova funzione, denominata Add to Music App, riesce così a creare un collegamento immediato tra la scoperta di nuova musica su TikTok e l’inserimento della stessa nell’ecosistema musicale degli utenti, concorrendo ad ampliare l’orizzonte conoscitivo e i gusti musicali dei suoi utenti, e rafforzando ovviamente i ricavi dell’industria musicale stessa. Insomma una soluzione win-win che accontenta tutti, dall’artista all’utente, dal produttore musicale al proprietario della piattaforma, e che sicuramente può aiutare anche le generazioni più anziane ed estranee al social network cinese a rivalutare TikTok oltre la sua nomea di generazione di meme idioti e balletti imbarazzanti!