Il servizio Google News Magazine cesserà completamente di esistere, gli utenti saranno rimborsati.
C’era una volta il servizio Google News Magazine, che permetteva di acquistare copie digitali di riviste (per lo più americane) e leggerne le scansioni, impreziosite da collegamenti ipertestuali ed occasionali altri contenuti bonus digitali. Un’edicola 2.0, figlia di un nuovo modo di intendere il web e la fruizione dell’informazione, nonché uno degli infiniti servizi testati da Google nel corso degli anni. Ora quell’poca è definitivamente giunta alla fine. Il servizio era stato parzialmente interrotto già nel 2020, anno a partire dal quale non è più stato possibile acquistare nuove riviste digitali, sebbene fosse sempre possibile consultare la propria libreria di acquisti. Ora però l’azienda di Mountain View ha deciso di staccare completamente la spina al servizio, che sta per chiudere i battenti in ogni sua forma.
Google News Magazine ha interessato specialmente il pubblico statunitense o comunque anglofono, ecco perché probabilmente la maggioranza degli italiani non ne conosce nemmeno l’esistenza. Tuttavia, magari qualcuno di voi ha acquistato qualche rivista negli anni, e qualora voleste verificare se avete qualche bene digitale intestato non dovete fare altro che consultare le vostre pagine personali all’interno del sito news.google.com. Ma quali sono state le tappe principali di questo servizio? E perché Google ha deciso di abbandonarlo definitivamente?
Era il lontano 2012 quando Google iniziò a vendere riviste digitali. Il servizio si chiamava Google Play Magazines, ed offriva scansioni digitali ad alta risoluzione di tantissime riviste, acquistabili singolarmente al prezzo di circa 8 dollari, oppure consultabili in blocco pagando un canone annuale di circa 11 dollari al mese. Le scansioni erano conservate da Google stesso, ed accessibili tramite Google Play o browser web. Tuttavia, questa versione embrionale durò solo un anno: già nel 2013 Google Play Magazines venne accorpato a Google Currents (un’app che lanciata nel 2011 che permetteva di consultare singoli articoli di riviste) per creare Google Play Newsstand, che combinava entrambe le funzionalità divenendo per molto tempo il principale aggregatore di news sul web.
Le notizie erano consultabili sia nella sezione News interna a Google Play sia tramite una app dedicata, disponibile sia per sistemi iOS che Android.; si potevano consultare alcuni articoli gratuitamente, mentre per la maggior parte delle riviste bisognava pagare. Negli anni Google Newsstand cambiò più volte layout e modificò le proprie funzioni, arrivando ad implementare algoritmi di intelligenza artificiale in grado di capire i gusti dei lettori e suggerire loro le riviste e gli articoli più interessanti. Nel frattempo, una serie di applicazioni satellite erano state messe in piedi dall’azienda, tra cui una primigenia versione di Google News e Google Weather. Nel 2018, queste due app furono unite a Newsstand per dar vita all’attuale versione di Google News, il principale aggregatore di notizie del web, incluso tra le funzionalità principali del motore di ricerca, nonché integrato nella maggior parte dei dispositivi mobili basati su Android.
Insomma, Google si è occupata per molti anni di servizi aventi come scopo finale il portare notizie ed articoli interessanti a disposizione dei suoi utenti, e i numerosi ripensamenti occorsi negli anni, con continue creazioni di nuove app in cui far confluire servizi preesistenti dimostrano quanto poco l’azienda avesse le idee chiare rispetto al come raggiungere questo risultato. Sono stati necessari anni di tentativi ed errori, ma finalmente il colosso americano del web è riuscito a confezionare un servizio che oggigiorno per molte persone rappresenta il principale canale informativo, dato che l’aumento esponenziale dell’informazione sul web è andata di pari passo con il declino della carta stampata. E proprio per questo motivo Google ha deciso che il servizio Magazines non rappresenta più una priorità.
D’altronde, oggigiorno moltissime riviste o hanno chiuso i battenti o si sono riconvertite totalmente abbracciando il digitale. Tanto è cambiata la situazione da giudicare ormai sorpassata l’idea di leggere scansioni digitali di una rivista cartacea, se non per motivi di studio o ricerca storico-archivistica. In effetti già dal 2020 Google aveva interrotto il suo servizio Magazines, cessando la vendita di nuove riviste digitali. Ovviamente però la libreria di acquisti degli utenti era rimasta accessibile liberamente. Dopo una tolleranza di tre anni, però, il colosso di Mountain View ha deciso che è venuto il momento di calare definitivamente il sipario su questo servizio, dismettendo qualsiasi archivio e servizio ad esso correlato.
Ecco perché il 13 novembre Ashwarya, community manager di Google, ha pubblicato un post su Google Support annunciando la dismissione del servizio. Le librerie non saranno più accessibili dal 18 dicembre di quest’anno, e gli utenti avranno tempo fino a quella data per salvarsi delle copie locali dei file, prima che vengano cancellati definitivamente. Nei casi in cui si trattasse di contenuti digitali esclusivi non scaricabili, Google provvederà a rimborsare gli importi spesi.
Sin dal 2020 non è più stato possibile acquistare nuove riviste su Google News, e ormai sempre meno utenti accedono regolarmente alle proprie librerie digitali. Vogliamo informarvi che il supporto ai magazine digitali in Google News cesserà completamente a partire dal prossimo 18 dicembre 2023, il che significa che se avevate acquistato riviste o sottoscritto abbonamenti ad alcune di esse, il vostro accesso alle librerie dell’app Google News o del sito wes.google.com sarà inibito. Per continuare ad eccedere ai vostri contenuti precedentemente acquistati, stiamo fornendo l’opportunità di scaricare e salvare copie locali delle vostre riviste.
– An update to Google News magazine support – 13 novembre 2023
In alcuni casi, certe riviste includevano contenuti interattivi che non è possibile scaricare e salvare per accessi futuri, e per questo tipo di contenuti provvederemo a elargire dei rimborsi.
Gli utenti che rientreranno nella casistica esposta da Google non dovranno intraprendere azioni particolari, poiché saranno contattati dall’azienda stessa via Gmail: riceveranno comunicazioni ufficiali aventi per oggetto “An update to Google News magazine support“, che includeranno un link a cui scaricare tutti i contenuti delle proprie librerie, nonché un ulteriore eventuale link per procedere a richieste di rimborso.
This post was published on 22 Novembre 2023 9:30
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