Dal punto di vista di un Videogiocatore, in un periodo – come questo che stiamo vivendo – fatto di costanti progressi ed ottimizzazioni lato software, giocare in mobilità è diventata una operazione più che naturale. Considerando poi che anche i giochi Consolecentrici più popolari sono in uscita su Smartphone – vedi RE: Village – il futuro è più che roseo per tutti coloro che hanno voglia di godersi una esperienza videoludica completa anche quando sono in viaggio magari seduti per ore ed ore su quel treno regionale che puntualmente farà ritardo.
Sebbene, come scrivevo qualche riga più in su, i migliori smartphone siano ormai in grado di restituire una grafica dettagliatissima a frame rate stratosferici, spesso è frustrante dover utilizzare il touch dello schermo per poter controllare i propri eroi, calciatori, cecchini e quant’altro; considerando poi che le dita opponibili a nostra disposizione sono solamente due e che ogni videogioco fatto come si deve ha una miriade di comandi, entrano in gioco i “Controller per Smartphone” come il Turtle Beach Atom, che offre una esperienza il più possibile simile a quella di un controller di dimensioni standard.
La versione per dispositivi Android di questo Atom è stata lanciata a Novembre 2022 ed ha fatto scalpore per il suo design spezzato: ogni metà del controller Bluetooth ha una sua batteria integrata e si interseca con la rispettiva controparte per garantirne la massima portabilità quando non è utilizzato.
Nonostante il design pieghevole il controller Atom vanta una pulsantiera completa, croce direzionale e stick analogici asimmetrici di dimensioni “reali” per emulare l’ergonomia e la reattività di un controller standard.
L’attesa è stata lunghetta ma il 23 Ottobre è finalmente sbarcata anche in Italia la versione per dispositivi iOS della quale vi scrivo qualche riga più in basso.
Il controller Turtle Beach Atom per iOS risiede all’interno di una scatola quadrata e compatta, che non lascia dubbi sulla compatibilità del controller con il telefono. La confezione, invece, una volta aperta rivela le due parti del controller stesso, due paia di pad adesivi per poter utilizzare dispositivi Apple con e senza custodia protettiva, un cavo di ricarica USB-C, una custodia da viaggio e l’immancabile guida rapida all’utilizzo.
La parte prettamente ingegneristica da fare prima ancora di accendere il controller consiste nell’applicare i pad adesivi morbidi a delle scalanature interne su ogni modulo dell’Atom in modo da avere dei cuscinetti su cui poter poggiare lo smartphone per evitare di danneggiarne la scocca esterna.
Nel mio caso ho usato il controller abbinato ad un iPhone11 senza custodia ed ho scelto la coppia di pad più spessa, come del resto anche specificato nella guida rapida.
NB: è possibile serva una laurea in fisica quantistica per evitare che, dato lo spazio ristretto a disposizione, i cuscinetti adesivi si attacchino per sbaglio dove non devono…
Punto di forza di questo Atom è che, a differenza di altri controller per smartphone, lascia libero accesso a tutti i pulsanti dell’ iPhone; rimane inutilizzabile solo la porta lightning di ricarica e non è previsto il passthrough charge.
La fase di accoppiamento Bluetooth del controller con lo smartphone richiede che ciascuna metà dell’Atom sia accesa separatamente. Sulla metà di sinistra si dovrà premere il pulsante Home, mentre su quella di destra il pulsante Menu. Ci si deve un attimo abituare a questa operazione ogni qualvolta che si vuole giocare, ma fatto ciò le due parti comunicano tra di loro tramite una connessione RF a bassa latenza e via!
Una volta acceso l’Atom, è sufficiente premere il pulsante Bluetooth nella parte inferiore della metà sinistra del controller e accoppiare l’intera unità di controllo tramite le impostazioni dell’iPhone come si farebbe per un qualsiasi accessorio Bluetooth.
A differenza di altri controller per smartphone come ad esempio il Backbone One, il controller Atom non è un unico grande “pezzo” di hardware che si collega alla porta lightning per alimentarsi.
La scelta di un design spezzato ha sicuramente sostenitori e detrattori ma è riconducibile ad un’unica parola d’ordine: portabilità. Considerando anche che una scarica completa del controller garantisce circa 20 ore di utilizzo e che la ricarica da 0 al 100% avviene in circa 2 ore e 30 minuti è facile ipotizzare che uscire da casa con il controller carico ci assicura in ogni caso una giornata completa di utilizzo.
Anzi, conoscendo la curva di scarica degli iPhone è probabilissimo non si potrà giocare perché impegnati a ricaricare lo smartphone piuttosto che il controller.
A livello costruttivo e di materiali il Turtle Beach Atom è fatto di plastica. Si rigida, ma pur sempre plastica. Questo aiuta a tenere basso il peso complessivo del prodotto ma non da quel senso di sicurezza né in caso di caduta accidentale né durante l’utilizzo: personalmente mi è capitato di muovermi “un pò troppo” durante una sessione di gioco ed ho avuto la sensazione – poi confermata in realtà – che lo smartphone si muovesse all’interno dei morsetti che avrebbero dovuto tenerlo ben saldo.
Il Layout dei comandi, invece, è quello tipico di un controller Xbox con posizionamento asimmetrico dei due stick analogici – dotati di un buon grip grazie alle zigrinature ricavate lungo tutta la circonferenza – e la configurazione dei pulsanti A-B-X-Y nella metà destra del pad. Presenti, ovviamente i grilletti dorsali L1, L2, R1 ed R2 e la croce direzionale – in un unico monoblocco, quindi di per sé abbastanza rigida e limitante.
Una volta completato l’accoppiamento Bluetooth con lo Smartphone, per impostazione predefinita – e non modificabile in alcun modo – il pulsante Home del controller avvia il Game Center di Apple che offre scorciatoie ai giochi più utilizzati, quelli recenti, e tutte le peculiarità che gli utenti iOS conoscono.
Naturalmente il controller supporta anche altre “piattaforme” di gioco come il Cloud Xbox ed il PS Remote Play.
Sfortunatamente non tutti i giochi presenti in Apple Store sono compatibili con l’Atom (o con i controller esterni in generale) ma si può fare affidamento alla companion app ufficiale Turtle Beach che consente di regolare alcune impostazioni del controller – ad esempio le zone morte degli analogici – aggiornare il firmware del dispositivo e di visualizzare una griglia con tutti i titoli supportati.
L’app non è fatta alla grande eh, a livello grafico non ci azzecca niente con iOS in generale ed anche la famosa griglia dei titoli supportati carica davvero lentamente e riporta solo l’icona del gioco, per scoprirne il titolo dovete tapparci su per essere indirizzati al download da App Store.
Meh.
Quando si parla di controller per dispositivi mobili l’esperienza d’uso può variare notevolmente a seconda di quanto un particolare titolo supporti o meno questi dispositivi. Fortunatamente tutti i maggiori titoli giocati su App Store e che ho testato con l’Atom Controller hanno funzionato alla grande; nei menù magari non si può navigare tramite il controller – vedi Call of Duty Mobile ad esempio – ma una volta in-game tutto funge in maniera adeguata.
I giochi di corse arcade come Asphalt 9, dopo aver disattivato dalle opzioni del gioco il controllo tramite touch, risultano molto familiari a chi magari gioca a Forza Horizon su Xbox; grazue all’imposazione arcade del gioco anche i meno esperti possono godere di una buona sensazione di controllo delle auto.
Salendo di difficoltà, intesa come difficoltà per il controller nel recepire la pressione dei pulsanti, l’esperienza con Call of Duty Mobile cambia completamente a seconda che ci si giochi con comandi touch o con un controller esterno.
I meno avvezzi agli FPS dovranno percorrere una bella curva di apprendimento visto che il gioco riconosce in automatico il dispositivo esterno e inserisce in lobby solo con altri utenti che hanno un controller. Ovviamente i movimenti direzionali non sono così rapidi come possono essere quelli dettati dallo scorrimento di un dito sul touchscreen dello smartphone, ma niente di irrisolvibile. Pazienza e qualche tweak alle impostazioni e si può trovare il giusto setting per essere contenti.
C’è da dire, però, che un FPS mette davvero alla prova la latenza dei comandi e la connessione RF tra ciascun lato del controller e quella Bluetooth per la comunicazione con lo smartphone sono davvero minime.
I pulsanti fisici hanno dato una ottima risposta alla pressione. Decisa e concreta con i bumper R1 ed L1 che ricordano un pò la digitazione sulle tastiere meccaniche da gioco.
Il profilo leggero di ciascun lato di questo Atom dovrebbe, inoltre, consentire anche alle mani medio-grandi di impugnare comodamente il dispositivo e, sebbene non vi sia alcuna texture per migliorare il grip, la metà posteriore di ciascuna metà del controller presenta una sagomatura a bulbo che ricalca il palmo delle mani.
Questo Turtle Beach Atom è stato progettato per offrire un’esperienza di gioco comoda e confortevole sugli iPhone. La sua forma compatta ne è anche una caratteristica che lo distingue dalla massa della concorrenza oltre che sinonimo di portabilità. Grazie alla connessione Bluetooth a bassa latenza è ideale per il cloud gaming su piattaforme come Xbox Cloud Gaming e PS Remote Play.
I controlli familiari del controller offrono, inoltre, un’esperienza di gioco simile a quella di una console pur restando su un dispositivo mobile, mentre i morsetti regolabili si adattano a modelli di iPhone 11-14. Con una batteria di oltre 20 ore di durata e la possibilità di ricarica rapida, i giocatori non dovranno preoccuparsi di null’altro se non della batteria del proprio dispositivo iOS.
This post was published on 20 Novembre 2023 17:30
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