Ovvero: quando una sfida giocosa per entrare nel Guinness dei Primati può portare a rivoluzioni del tutto inattese nel campo della ricerca!
Un microscopico passo per le armi giocattolo, un gigantesco passo per la scienza. In questo modo scherzoso si può riassumere una notizia che figurerebbe a ragione in una rubrica “Strano ma vero”. Un costruttore di Nerf Guns (armi giocattolo in inglese) ne ha realizzato un modello talmente microscopico da avere interessantissime implicazioni scientifiche: preparatevi perché qui siamo oltre il Guinness dei primati, siamo quasi al confine con la fantascienza!
Mark Rober è un ingegnere della NASA, ma è anche un costruttore di giocattoli. Evidentemente ogni cervellone ha bisogno di una valvola di sfogo! Così, oltre ad aver lavorato alla componentistica del rover Curiosity che attualmente solca il suolo di Marte, Rober ha anche creato CrunchLabs, un programma online di tutoraggio per bambini avente per oggetto la fabbricazione dei più disparati giocattoli, con approfondimenti riguardanti la loro progettazione ed il funzionamento da punto di vista ingegneristico. Un modo semplice e divertente per far appassionare i giovani alla materia, insomma, se non fosse che la cosa ha preso talmente tanto la mano a Mark da aver sconvolto la scienza!
Un ambito cui Rober è particolarmente appassionato è quello delle armi giocattolo. Negli anni ne ha costruite di ogni forma e dimensione, arrivano tra l’altro ad essere iscritto nel Guinness dei Primati per la creazione della Nerf Gun più larga del mondo.
Ma siccome chi ha a che fare con lo spazio passa dall’infinitamente grande all’infinitamente piccolo, Rober ha pensato bene di applicare la stessa filosofia alle sue creazioni, mettendosi di guzzo buono reclutare altri ingegneri ed eserti di materiali per provare a rimpicciolire il più possibile le propri armi giocattolo. I risultati sono stati dir poco stupefacenti ed hanno prodotto come risultato un’arma fatta del materiale più incredibile che possiate immaginare.
Rober ha realizzato negli anni Nerf Guns sempre più piccole, andando a semplificare l’ingegneria del dispositivo riducendo il numero di componenti. La chiave di volta è stata la messa a punto di una struttura composta di un blocco unico di materiale, sagomato in maniera tale da consentire la propulsione del proiettile. In questo modo è stata possibile una miniaturizzazione incredibile, che ha infranto ripetutamente ogni Guinness record preesistente. Parte di questa ricerca spasmodica nasce dalla gioiosa competizione con Mister Beast, noto content creator che realizza video strampalati su YouTube giocando con i materiali o compiendo imprese una più assurda dell’altra pur di realizzare nuovi record da registrare nel Guinness dei primati.
I due si conoscono e sono amici da anni, e la loro amichevole rivalità sprona entrambi a dare il meglio di sé spingendoli a migliorare continuamente i propri risultati. Ecco perché Rober si è spinto oltre a qualsiasi umano tentativo per realizzare la sua pistola in miniatura: microscopica a ragion veduta, dato che è talmente piccola da occupare una superficie minore di quella di una formica, e deve esser operata tramite un bisturi da microscopio! Ma tutto questo non era ancora abbastanza, bisognava ridurre ulteriormente, spingersi ai confini della materia, arrivare fino alla… genetica!
Cercando tecnologie sempre più avanguardistiche ed assurde per rimpicciolire la propria creazione, Rober si è imbattuto nella cosiddetta tecnica del DNA origami: si tratta della tecnica, utilizzata solitamente in ambito di ricerca medica, con cui si piegano i filamenti di DNA a livello nanometrico per fargli assumere forme specifiche, solitamente con lo scopo di agevolare l’assimilazione di sostanze farmacologiche. Descritta per la prima volta nella rivista scientifica Nature nel 2006, la tecnica si è perfezionata negli anni raggiungendo un altissimo grado di precisione nel tipo di forme che è possibile far assumere al DNA.
Ed è proprio questa la tecnica a cui è ricorso Rober creare creare la prima pistola genetica! Si tratta di un origami di DNA modellato a forma di pistola giocattolo, che occupa una lunghezza di 100 nanometri (ovvero 100 miliardesimi di metro). Si tratta delle stesse tecnologie che, costantemente raffinate negli ultimi anni, rappresentano la migliore chance per l’umanità nell’ambito della microchirurgia di precisione, con prospettive incredibili come andare a colpire/modificare il DNA di singole cellule malate, permettendo un grado di precisione semplicemente impensabile fino a pochi anni fa. Si tratta di una vera e propria frontiera di ricerca scientifica che potrebbe portare un giorno a cure estremamente efficaci per il cancro ed altre malattie gravi per le quali non esiste al momento cura definitiva.
Insomma questa storia dimostra come non si debba necessariamente essere le persone più serie del mondo per aiutare il progresso scientifico, e come le rotte della ricerca prendano spesso strade tortuose ed impensabili prima di raggiungere la scoperta che rivoluziona la vita quotidiana delle persone. Non resta che giocare il più possibile per contribuire al salvataggio dell’umanità!
This post was published on 12 Novembre 2023 16:30
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