Google è un’azienda che anni si è evoluta pesantemente nel corso degli ultimi due decenni, praticamente aprendosi a un numero esorbitante di mercati. A riguardo basti pensare alla serie di telefoni chiamati “Google Pixel” oppure agli efficienti laptop chiamati “Chromebook” che presentano al suo interno il sistema operativo ChromeOS. Non solo, il colosso americano si è entrato anche a far parte del vasto mercato delle IA e a riguardo vi è un’importante novità in arrivo!
La prima IA realizzata da Google è stata quella chiamata Bard, il cui nome deriva da uno dei nomignoli con cui era chiamato William Shakespeare. Quest’IA è in grado di leggere input testuali dell’utente, per poi dare delle risposte, ed è stata sviluppata per poter rivaleggiare con ChatGPT di OpenAI, la quale è diventata una di quelle più usate in tutto il mondo (anche se non è stata esente da critiche).
Allo stesso tempo nel corso del 2023 Google ha affermato che era al lavoro su un’altra tecnologia molto simile a Bard, in questo caso molto più perfromante e di gran lunga più complessa. Infatti probabilmente tra il 2024 e il 2025 verrà lanciata Gemini: un’IA che sarà sempre capace di leggere input testuali e fornire delle risposte sulla base di quanto detto dall’utente, ma allo stesso tempo sarà pure in grado di generare stringhe di codice e persino immagini (quindi delle operazioni molto più complesse rispetto a Bard).
Non solo, come avete potuto leggere in molti nostri articoli precedenti pubblicati a ottobre, si è tenuto verso l’inizio del mese scorso la conferenza chiamata “Made on YouTube”, con cui venne annunciata l’introduzione delle IA su YouTube per semplificare la realizzazione di shorts e video (in particolare di elementi di sfondo e simili). Insomma, questo denota una chiara tendenza da parte di Google: sempre di più in futuro farà affidamento su queste tecnologie, non è per questo un caso che voglia pure utilizzarle per la realizzazione di pubblicità da pubblicare in rete.
Sì, avete proprio capito bene. In futuro Google permetterà di creare delle pubblicità ricorrendo direttamente alle intelligenze artificiali. Stando a quanto affermato dal colosso americano verrà immesso nel mercato un nuovo strumento che permetterà di realizzare questi elementi semplicemente descrivendo le caratteristiche della nostra pubblicità e quali dovranno essere gli elementi di sfondo presenti. Inoltre ha anche specificato che sarà pressoché impossibile che lo strumento realizzi due pubblicità identiche, quindi non vi sarà il problema nel caso in cui venga usato da due attività o compagnie simili di creare dei doppioni.
Questo nuovo strumento sarà utilizzabile da parte di coloro che usano il servizio chiamato “Google Performance Max”: ovvero uno strumento che permette – stando alle affermazioni di Google – di poter “consentire agli inserzionisti di accedere a un nuovo inventario, a nuovi formati e a nuovi segmenti di pubblico su tutti i canali Google, compresi YouTube, rete di ricerca e Discover”. Inoltre verrà anche introdotto in futuro un editor di modifica delle pubblicità molto simile a uno presente nei nuovi Pixel 8.
In conclusione questo nuovo strumento in grado di generare delle pubblicità grazie all’uso di IA sarà soggetto al SynthID: ovvero una specie di marchio digitale inserito nel codice degli elementi realizzati nel suddetto modo, che servirà appunto per indicarne l’origine al fine di distinguerle dalle pubblicità realizzate da parte di utenti umani. Che dire, molto probabilmente il mondo delle pubblicità globali non sarà mai più lo stesso.
This post was published on 9 Novembre 2023 16:30
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