La sonda Lucy di proprietà della NASA è vicinissima a raggiungere il suo primo obiettivo: un asteroide dell’orbita di Giove.
Mentre tutti noi viviamo tranquillamente la nostra vita, sopra le nostre teste, a centinaia di chilometri di distanza, il nostro pianeta e lo spazio che lo circonda è attraversato da un’infinità di corpi, che siano essi corpi celesti oppure corpi artificiali lanciati in orbita dall’uomo.
Molte persone non hanno idea di quante sonde, telescopi e satelliti artificiali sono stati lanciati nello spazio per studiarlo più da vicino.
Una delle ultime sonde che è stata lanciata nello spazio dalla NASA è Lucy, lanciata lo scorso 16 ottobre 2021 dalla base di Cape Canaveral a bordo di un razzo Atlas V.
La sonda, nominata in questo modo in onore del celebre scheletro di un australopiteco ritrovato in Etiopia, dovrebbe terminare il suo viaggio all’incirca nel 2033, dunque fra 10 anni esatti.
La sonda è specializzata in quelli che vengono chiamati in gergo “flyby“, ovvero dei sorvoli ravvicinati, che sono utili per carpire ogni segreto del corpo celeste al quale ci si avvicina.
Grazie alle strumentazioni di cui è dotata, Lucy sarà in grado di fotografare gli asteroidi da vicini, analizzarne le caratteristiche come anche la massa, anche grazio allo spettrometro a infrarossi.
Missione “Lucy”: il primo traguardo è davvero molto vicino
La missione Lucy, che per estensione fornisce anche il nome alla sonda utilizzata dalla NASA, ha il compito di sorvolare i cosiddetti asteroidi troiani di Giove.
Per asteroide troiano si intende un roccia spaziale che segue la stessa orbita di un pianeta, in questo caso il gigante gassoso del nostro Sistema Solare.
L’obiettivo della missione, e di anche altre missioni che sono state lanciate alla scoperta di Giove e della sua orbita, è quella di scoprire di più sull’origine dei pianeti e, di conseguenza, anche dello stesso Sistema Solare.
È notizia delle ultime ore che la sonda Lucy sta per sorvolare il suo primo obiettivo della missione, ovvero l’asteroide Dinkinesh.
L’asteroide Dinkinesh è il primo dei sette asteroidi che la missione Lucy prevede fino alla fine del suo viaggio, programmato per marzo del 2033.
152830 Dinkinesh è un asteroide di tipo S, ovvero costituito principalmente da silicati, con un diametro di circa 0,9 km nella fascia principale.
Si tratta del più piccolo degli asteroidi che la sonda Lucy dovrà esplorare ed è per questo motivo che non vi si potrà agganciare sin da subito.
Primo step completato: la missione Lucy raggiunge il suo primo traguardo
L’asteroide Dinkinesh si tratta del primo traguardo della sonda Lucy che stava viaggiando da circa due anni nello spazio aperto dopo essersi staccata dalla Terra.
Si tratta di un traguardo non da poco dato che non esistono foto chiare dell’asteroide, dato che non è stato mai osservato da vicino, ma soltanto ricostruzioni in 3D basate sullo osservazioni lontane e sulle stime.
Mancano davvero poche centinaia di migliaia di chilometri prima che la sonda arrivi a destinazione, la quale dovrebbe essere programmata per il 1° novembre alle ore 12:54 salvo complicazioni.
Una volta agganciato l’obiettivo, la sonda procederà al flyby che durerà circa 8 minuti, i quali basteranno al sistema per raccogliere tutte le informazioni possibili sul primo asteroide della missione.
Ci vorranno circa 30 minuti prima che le informazioni raccolte da Lucy arrivino sulla Terra, ma nel frattempo la sonda continuerà a ispezionare e sorvolare Dinkinesh per un’altra ora.
Dopodiché riprenderanno le comunicazioni con la Terra e per quattro giorni la fotocamera ad alta risoluzione montata sul sistema scatterà diverse foto da inviare alla NASA.
Successivamente la sonda Lucy partirà per altri due anni di viaggio dato che nel 2025 è programmato il flyby verso la meta successiva del suo viaggio: l’asteroide 52246 Donaldjohanson, roccia di tipo C con un diametro di 4 km.