Con l’avvento delle AI, si sono moltiplicati i casi di fake news spacciate per vere in modo quasi incontrovertibile perché ora gli articoli scandalistici sono corredati anche da foto che sembrano reali, ma non lo sono.
Distorcere la percezione della realtà, questo sono in grado di fare quelle news che presentano immagini generate dall’intelligenza artificiale, talmente realistiche da ingannare l’occhio più suscettibile allo scoop artefatto. In un contesto del genere, i “consumatori digitali”, cioè coloro che usano Internet come fonte principale di informazione, hanno l’urgente necessità di farsi prendere per mano dagli strumenti che la stessa rete mette a disposizione per smascherare le bufale, non solo testuali, ma anche visive. Il fact-checking è fondamentale in questo periodo storico.
Fortunatamente online ci sono molti strumenti di fact-checking, e non è nemmeno necessario lasciare la homepage di Google per trovarli. Oggi Google ha annunciato, infatti, l’arrivo in tutto il mondo del suo strumento About this image, una risorsa che l’azienda spera possa rafforzare l’alfabetizzazione visiva degli utenti e aiutarli a confermare la credibilità delle immagini online.
In passato Google ha lanciato altre risorse per il fact-checking, tra cui etichette che segnalano quando una pagina è stata molto citata, verifiche dei fatti direttamente nei risultati di ricerca e avvisi quando le informazioni rilevanti non sono disponibili su Google Search.
L’azienda si è inoltre impegnata a garantire che tutte le sue immagini generate dall’intelligenza artificiale abbiano un “contrassegno” digitale nel file originale per tracciarne la provenienza. In collaborazione con Google, gli editori (compresi i generatori di immagini AI come Midjourney e Shutterstock) si sono impegnati a includere i contrassegni sulle loro immagini.
A maggio Google ha annunciato About this image, che fornisce un accesso rapido alle informazioni sulle immagini che appaiono online e nelle ricerche.
Distribuito a livello globale agli utenti di Google Search in lingua inglese a partire da oggi, About this image può fornire ulteriori informazioni sulla storia di un’immagine, ad esempio quando un’immagine o immagini simili sono state viste per la prima volta da Google Search e se sono state pubblicate in precedenza su altre pagine web, come ha spiegato l’azienda. “Questo può essere utile se un’immagine viene estrapolata dal contesto e condivisa in relazione a un evento attuale, ma in realtà è molto più vecchia”, scrive Google.
Fornisce inoltre il contesto in cui altre pagine, compresi i siti di notizie e di fact-checking, utilizzano e descrivono l’immagine, il che, secondo Google, può aiutare gli utenti a valutare le affermazioni fatte su un’immagine e a vedere le prove e le prospettive di altre fonti.
Per utilizzare About This Image, basta seguire questi semplici passaggi:
Gli utenti possono in alternativa ottenere ulteriori informazioni sulle immagini utilizzando una delle funzioni più vecchie di Google, cioè la ricerca inversa delle immagini. Questa permette di sapere dove un’immagine è apparsa online, la frequenza con cui è apparsa sul web e vedere altre immagini correlate che potrebbero fornire un ulteriore contesto.
La ricerca inversa delle immagini è disponibile tramite Google Chrome per desktop e dispositivi mobile, l’applicazione Google o il sito images.google.com. Molto semplicemente, potete visitare la home di Google e cliccare sull’icona della fotocamera colorata che si trova in fondo alla barra di ricerca, come potete vedere nello screen qui in basso:
Un metodo ancora più semplice è di utilizzare la funzione interna alle foto.
Con questi semplici passaggi, sarete in grado di verificare la veridicità di una foto senza aver bisogno di installare software complicati. Tutto ciò che vedete su Internet non è da prendere come oro colato, è importante utilizzare il web in modo consapevole, soprattutto ora che con le AI è possibile creare narrazioni incredibilmente verosimili.
This post was published on 27 Ottobre 2023 5:30
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