L’universo è, come tutti sappiamo, vastissimo. Miliardi di galassie si celano oltre i nostri occhi, e anche i più avanzati sensori non possono che rilevare una piccola frazione di tutto quello che ci aspetta oltre la nostra galassia. Quel che sappiamo però è che gli scienziati sono sempre al lavoro, e adesso anche noi persone comuni possiamo godere di questa conoscenza, completamente gratuita.
Per quanto la sete di conoscenza spinga gli scienziati sempre più lontano, è molto difficile percepire corpi celesti o galassie troppo lontani. Se ci concentriamo però sullo spazio vicino alla nostra galassia, la Via Lattea, possiamo già vedere un grandissimo numero di galassie, tra loro diversissime.
Il catalogo delle galassie vicine, o Siena Galaxy Atlas, è stato da poco aggiornato, per includere circa 400.000 galassie, situate nel nostro “vicinato spaziale”. I dati ovviamente sono stati pubblicati per l’utilizzo di tutta la comunità scientifica, dunque sono liberamente consultabili anche dal pubblico di profani e appassionati di astronomia.
I dati del Siena Galaxy Atlas provengono da una serie di analisi completate tra il 2014 e il 2017, le cosiddette DESI Legacy Surveys. Queste analisi sono frutto della collaborazione tra telescopi terrestri situati in Cile e in Arizona, tra cui ad esempio la Dark Energy Camera, il sensore di energia oscura capace di visualizzare i campi gravitazionali, e altri telescopi più tradizionali; da questa collaborazione si è riuscito a mappare galassie distribuite in quasi metà del nostro cielo notturno, utilizzando sia dati ottici che infrarossi.
“Le galassie vicine sono importanti perché possiamo studiarle più nel dettaglio rispetto ad altre galassie nell’universo; sono i nostri vicini cosmici” dichiara il leader del progetto SGA John Moustakas, che prosegue affermando: “Non solo sono straordinariamente belle, ma sono anche la chiave per comprendere come le galassie si formano ed evolvono, inclusa la nostra Via Lattea”
Se effettivamente ci sono diversi progetti che si stanno concentrando sulle galassie vicine, come ad esempio il progetto del telescopio spaziale Hubble di mappare ogni galassia vicina, il Siena Galaxy Atlas ha come obiettivo quello di fornire dati accurati su centinaia di migliaia di galassie. Il problema infatti, stando alle dichiarazioni di Arjun Dey, astronomo del NOIRLab, è che “Le precedenti raccolte sono piene di posizioni, dimensioni e forme di galassie errate, e contengono inoltre capi che non sono galassie, ma semplici stelle o artefatti. L’SGA fa chiarezza su questi dati per gran parte del nostro cielo, fornendo anche le migliori misurazioni di luminosità per le galassie, qualcosa che non avevamo prima per un campione così grande”.
Ovviamente di questi dati non beneficerà solo la comunità scientifica, che potrà utilizzare un indice di galassie molto più preciso dei precedenti, ma anche la pletora di osservatori amatoriali e appassionati di astronomia, che da adesso potranno con molta più facilità identificare le galassie che vedono con i loro strumenti. Proprio per questo, i ricercatori del Siena Galaxy Atlas hanno pubblicato tutti i dati relativi all’atlante su un sito dedicato, dicendosi anche fieri di aver potuto fornire un nuovo strumento per l’informazione e l’educazione del pubblico.
This post was published on 24 Ottobre 2023 8:00
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