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Trovati oggetti insoliti all’interno della Nebulosa di Orione grazie al telescopio James Webb

Il telescopio James Webb colpisce ancora: l’ESA ha condiviso un’altra incredibile fotografia del suo telescopio spaziale.

Il telescopio spaziale James Webb è sicuramente tra i dispositivi più importanti in dotazione alle agenzie spaziali di tutto il mondo.
Lanciato nel dicembre del 2021, il JWST (come viene definito con una sigla) ha già osservato diverse parti dell’Universo permettendo agli scienziati di arrivare a conclusioni a dir poco epocali.

Anche se principalmente viene gestito dall’ESA, ovvero dall’agenzia spaziale europea, è in realtà frutto di un accordo con altre due agenzie, ovvero la NASA e la CSA, ovvero l’agenzia spaziale canadese.
Proprio negli ultimi giorni le agenzie spaziali hanno dichiarato che Webb è a lavoro per studiare il vero peso delle galassie e capire attentamente quali elementi ci sono al loro interno.

Nelle ultime ore gli scienziati hanno dichiarato che il telescopio James Webb ha viaggiato all’interno della Nebulosa di Orione, una delle nebulose diffuse più luminose dell’Universo.
Non solo il telescopio spaziale è riuscito nell’impresa di scattare una foto molto dettagliata della nebulosa, ma è anche stato in grado di far scoprire agli scienziati degli oggetti non ben identificati al suo interno.

Viaggio al centro della Nebulosa di Orione: il telescopio condivide un’immagine dettagliatissima

La Nebulosa di Orione, nota tra gli scienziati anche con il nome di Messier 42, è un agglomerato di stelle luminose che si trova nei pressi della Cintura di Orione.
Si trova a circa 1500 anni luce dalla Terra ed è la formazione stellare più vicina al Sistema Solare ed è proprio per questo motivo che è stata una delle prime nebulose scoperte dall’uomo e anche quella più studiata e osservata.

Già dalle prime osservazioni del telescopio Hubble, che ormai non è più operativo, si è scoperto che all’interno della Nebulosa di Orione sono presenti dei pulviscoli intorno alle stelle che potrebbero richiamare un sistema planetario al primo stadio di formazione.
Il telescopio James Webb pare abbia scoperto qualcosa di più su misteriosi oggi che, secondo gli scienziati, “non dovrebbero esistere“.

La nebulosa di Orione

Il telescopio James Webb ha scattato anche una fotografia a dir poco incredibile della nebulosa di Orione e l’ESA ha condiviso suddetta foto sui propri canali.
Il telescopio spaziale ha scattato la foto a diverse lunghezza d’onda e ha permesso la condivisione per la prima volta di una foto ad altissima qualità di questo agglomerato di stelle molto luminose.

Scoperti oggetti “che non dovrebbero esistere” nella Nebulosa di Orione

L’immagine è stata pubblicata, come detto, dall’ESA ed è possibile vederla in alta qualità sul sito ESASky, che contiene un’applicazione creata dall’Agenzia Spaziale Europea per ammirare tutto ciò che è stato osservato dal telescopio James Webb e non solo.
Grazie a questo sito sembra proprio di osservare l’Universo e tutto ciò che contiene come se stessimo vedendo dall’obiettivo di un telescopio spaziale a varie lunghezze d’onda.

Gli scienziati dell’ESA, della NASA e del CSA hanno osservato per bene le immagini della Nebulosa di Orione scattate dal telescopio James Webb e sono arrivati a una conclusione davvero sorprendente.
A quanto pare, come hanno dichiarato al New York Times, il team di scienziati ha individuato 150 oggetti liberi all’interno dell’agglomerato stellare che sono simili a pianeti vaganti che non orbitano attorno a una stella.

L’immagine scattata dal James Webb della Nebulosa di Orione | Fonte: ESASky

Gli scienziati però non si spiegano come questi oggetti si siano formati e perché siano proprio lì in mezzo alla nebulosa, addirittura è stato detto che “non dovrebbero esistere”.
Si tratta di oggetti non ben identificati che potrebbero mettere in discussione tutto ciò che è stato affermato in passato sulla formazione planetaria della Nebulosa di Orione.
Per ora questi 150 oggetti sono stati denominati Jupiter Mass Binary Objects (oggetti binari di massa fi Giove).

This post was published on 9 Ottobre 2023 16:30

Salvatore Montagnolo

Nasce il 21 maggio 1996 a Napoli e cresce con la passione per i videogiochi e per tutto ciò che c'è di tecnologico nel mondo. Preme il suo primo tasto "START" all'età di 6 anni con Crash Bandicoot per l'inizio di una grande avventura all'insegna di console, comandi e schermi.

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