Euclid, il telescopio dell’ESA destinato a studiare la materia oscura, ha riscontrato un problema tecnico piuttosto preoccupante.
I grandi telescopi spaziali sono sicuramente il fiore all’occhiello per quanto riguarda la ricerca astronomica e tra questi ciò che ha fatto maggiore scalpore nella comunità scientifica è stato sicuramente il telescopio Euclid.
Si tratta di uno dei telescopi più grandi di sempre costruito e gestito sotto il controllo dell’Agenzia Spaziale Europea.
Euclid è stato lanciato in orbita lo scorso luglio a bordo del Falcon 9 di SpaceX e il suo incredibile viaggio è ancora considerato quello più rivoluzionario a livello astronomico, dato che il suo obiettivo è quello di dare maggiori informazioni sulla materia oscura.
Un viaggio della durata di circa 6 anni che però a quanto pare ha avuto un intoppo a dir poco preoccupante.
Si tratta di una delle strutture spaziali più imponenti di sempre con un peso di 2,2 tonnellate e una lunghezza di addirittura 1,2 metri ed è stato montato su un supporto ancora più grande e lungo.
La meta finale del telescopio è l’orbita L2, la stessa dove si trova anche il telescopio James Webb, ma con un campo d’azione decisamente più grande e chiaro.
L’obiettivo di Euclid, come abbiamo accennato in precedenza, è quello di studiare la materia e l’energia oscura e dare informazioni molto più chiare riguardo questo argomento dell’Universo sul quale ci sono ancora tantissimi dubbi.
Il campo visivo di questo telescopio è grande il doppio delle dimensioni totali della Luna, dunque le aspettative di scoprire qualcosa di concreto sono piuttosto alte.
La missione Euclid è ormai iniziata già da circa 3 mesi e in questo lasso di tempo ha già fornito all’ESA una prima mappatura stellare raccogliendo la luce soltanto per 100 secondi.
Le potenzialità del telescopio sono però ben altre, ma a quanto pare proprio mentre Euclid stava per essere messo in funzione sono arrivati i primi problemi tecnici piuttosto preoccupanti.
Le prime fasi di calibrazione sembravano abbastanza buone, ma il team dell’ESA dietro la gestione del telescopio ha dichiarato di aver riscontrato diversi problemi in fase di accensione.
Si è trattato di un intoppo che ha rallentato le operazioni e la missione di Euclid e che potrebbe allungare di qualche mese la fine della missione del telescopio.
I team dell’ESA dietro la gestione e il controllo di Euclid hanno fatto sapere che il telescopio ha riscontrato diversi problemi per quanto riguarda l’agganciamento verso determinate stelle.
Il malfunzionamento è dovuto proprio al sensore di guida che il telescopio adopera per direzionarsi verso determinati agglomerati stellari.
Si tratta di un malfunzionamento che, come annunciato dal team stesso, ha rallentato le operazioni di accensione e la fase di messa in servizio del telescopio è stata prolungata.
“È un problema che ci preoccupa tutti“, ha dichiarato Andreas Rudolph, direttore operativo della missione, ma a quanto pare gli scienziati sono già a buonissimo punto per risolvere il problema e accendere il telescopio quanto prima.
È stato infatti creato un software in grado di risolvere il problema e i primi test sono andati a buon fine, adesso non resta che inviare l’aggiornamento al telescopio e sperare che il problema si risolva il prima possibile.
Tutti gli scienziati dietro Euclid comunque si sono dichiarati abbastanza ottimisti per la ripresa della missione.
This post was published on 2 Ottobre 2023 17:00
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