Il colosso di Mountain View ha messo a punto un nuovo strumento per controllare lo stato di salute dell’aria che respiriamo.
Le iniziative di Google nella ricerca e sviluppo di strumenti che contribuiscano a salvaguardare il nostro pianeta e combattere l’inquinamento sono numerose. Di recente abbiamo parlato di Solar API, un tool innovativo in grado di quantificare il potenziale energetico solare dei tetti di milioni di edifici mappati in tutto il mondo, utile a capire in pochi passaggi quanta energia green si può produrre installando pannelli solari nelle proprie abitazioni.
Ma il colosso di Mountain View ha a cuore anche un altro aspetto legato alla salvaguardia ambientale, ovvero l’inquinamento dell’aria. Ed ecco perché si sta muovendo anche su questo fronte con l’introduzione di uno strumento utilissimo che potrà migliorare le nostre vite.
Secondo la World Health Organization, l’inquinamento dell’aria è uno dei fattori ambientali che comporta i maggiori rischi per la salute. Ovviamente sappiamo bene quanto le attività umane giochino un ruolo fondamentale nel peggioramento della qualità dell’aria che si respira tutti i giorni, specie in aree fortemente urbanizzate o congestionate. Si tratta di un circolo vizioso: l’inquinamento antropico genera un surriscaldamento ambientale che provoca desertificazione ed incendi, i quali a loro volta diminuiscono la vegetazione e spargono ulteriori sostanze inquinanti nell’aria.
Esporsi all’aria inquinata causa patologie cardio-respiratorie, ed è estremamente pericoloso per soggetti anziani e fragili, che potrebbero risentirne in maniera grave. Certo, non sempre è possibile evitare di essere esposti a forte inquinamento (chi vive in città raramente può permettersi il lusso di evitare il traffico dell’ora di punta, ad esempio), tuttavia il problema è che spesso nemmeno ci rendiamo conto di percorrere un’area in cui l’aria sia fortemente inquinata, o comunque contenga sostanze nocive per il nostro organismo. Questo perché l’aria ovviamente non è immobile, ma soggetta a movimentazione continua di venti, correnti, cambi di pressione che ne alterano continuamente la conformazione e quindi anche la quantità di agenti inquinanti. Dunque, una stessa località può essere fortemente inquinata un giorno e molto meno in quello successivo, e così via.
Essere consapevoli di quali aree sono più inquinate in determinati periodi può favorire comportamenti più sensati dal punto di vista della salute, ma si potrebbe avere accesso ad informazioni in tempo reale sullo stato dell’inquinamento dell’aria? Sembra una cosa impossibile… fino ad ora.
Google Maps Platform ha messo a punto una nuova API il cui scopo è rispondere a questa domanda. Air Quality API dà accesso a informazioni precise e circostanziate sulla qualità dell’aria, permettendo di avere un riscontro visivo del livello di inquinamento tramite mappe di calore (heatmaps) per facilitare l’adozione di comportamenti intelligenti e precauzionali. Lo scopo è fornire alle persone gli strumenti necessari per evitar eil più possibile l’esposizione ad aria fortemente inquinata; al tempo stesso può essere uno strumento adottato da brand e aziende per iniziative promozionali basate su comportamenti consapevoli rispetto alla qualità dell’aria.
Air Quality API aggrega una moltitudine di dati sulla qualità dell’aria provenienti da fonti diverse, come stazioni di monitoraggio governative, sensori, modelli matematici, scansioni satellitari, dati metereologici e informazioni sul traffico. Raccogliendo dato da più fonti lo strumento garantisce l’aggiornamento costante e rapido di informazioni anche nel caso in cui una di queste fonti venga a mancare, poiché “coperta” dalle altre. L’aggregazione risultante genera diversi terabyte di informazioni ogni ora, che vengono messe a disposizione dell’utente per restituirgli informazioni dettagliate sulla base della posizione in cui si trova, con un grado di precisione altissimo: il tool potrebbe così essere utilizzato per decidere il percorso meno inquinato per fare una passeggiata, oppure per scoprire in tempo reale quale sia il parco cittadino meno inquinato in un dato giorno, e così via.
Google Air Quality API è in grado di presentare le informazioni sull’inquinamento dell’aria in tempo reale o storico, funzione utile a studiare l’andamento nel tempo di una determinata area, per stimarne l’inquinamento medio in un dato periodo. I luoghi monitorati sono oltre mezzo miliardo, distribuiti sull’intera superficie del pianeta, per un totale di oltre 100 paesi. Il tool offre l’indice di medio mondiale di qualità dell’aria per poter fare rapide comparazioni, ed anche una 70 di indici medi locali. In questo modo le persone avranno a disposizione uno strumento utile per capire quando intraprendere certe attività all’aperto, oppure, nel caso di soggetti fragili, e e quando abbiano bisogno di adottar precauzioni particolari, come l’adozione di mascherine all’aperto o l’attivazione di purificatori d’aria all’interno.
Si diceva che ovviamente questa API può avere delle applicazioni in ambito business: ad esempio la sua integrazione in sistemi di Smart Home può contribuire a disegnare esperienze di domotica su misura per utenze specifiche ed edifici sensibili come gli ospedali, o può avere finalità didattiche in scuole, musei ed eventi ad hoc. Le cliniche possono utilizzare questi dati per elaborare terapie specifiche in funzione della posizione geografica dei pazienti. L’integrazione nei sistemi GPS e nell’elettronica di boro dei veicoli può promuovere soluzioni di spostamento intelligente basate sul minor impatto ambientale.
Insomma, le applicazioni d’uso sono potenzialmente illimitate, sia per la vita di tutti i giorni sia in un contesto culturale, di business o altro, Air Quality API è uno strumento in grado di far compiere all’aria che respiriamo un vero e proprio salto di qualità!
This post was published on 30 Settembre 2023 10:00
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