L’intelligenza artificiale è, non solo la moda ma la tecnologia del momento. Tutti cercano di ottenerne un assaggio e questo entusiasmo generalizzato, sta permettendo alle aziende di studiare a fondo i comportamenti umani così da sviluppare sempre nuove funzioni, indirizzate a target specifici, per età o estrazione sociale.
No, non ci troviamo in un romanzo di Asimov o di Herbert in cui i robot sviluppano una coscienza tale da dominare gli umani. Ci troviamo però, a vivere la vera ascesa di una tecnologia che è sulla bocca di tutti e che rischia seriamente, di cambiare il mondo a livello di interazioni, lavoro, studio, socialità e quant’altro.
L’intelligenza artificiale è una tecnologia di cui si discute da decenni e che ha avuto varie possibilità di emergere negli anni ma la ricerca non era mai andata a fondo come adesso. Nell’ultimo biennio infatti, tante aziende hanno iniziato a proporre a un pubblico di massa, le loro ultime innovazioni in fatto di intelligenze artificiali.
Tali tecnologie hanno affascinato da subito, non solo per la loro efficienza (spesso sopravvalutata, spesso mal gestita) ma per la facilità d’utilizzo, che permette a chiunque, qualunque sia il suo grado di conoscenza del web e della tecnologia in generale, di approcciare i metodi del futuro, a portata di mano di tutti.
Di intelligenze artificiali ne esistono ormai tantissime e ognuna cerca di specializzarsi in un campo diverso: ChatGPT per esempio, nasce come una chat di testo che può essere utilizzata per gli scopi più disparati, dall’avere una conversazione al risolvere quesiti senza necessariamente interrogare i motori di ricerca, dal fare riassunti a stilare discorsi. In tanti utilizzano GPT anche per lavoro, come molti programmatori informatici o molti giornalisti, che grazie all’IA riescono a ottenere una traccia su cui lavorare in maniera più fluente nella stesura di un articolo.
Altre intelligenze artificiali hanno fatto tanto discutere, per le loro applicazioni artistiche: Midjourney per esempio, è stata al centro di polemiche per via del modo in cui reperiva il materiale che poi, rielaborava per creare opere uniche in una manciata di secondi. Molti artisti, hanno riconosciuto in quelle creazioni, parti di loro opere, innescando in tanti il quesito “l’intelligenza artificiale ruba o prende ispirazione?”.
Insomma, si tratta di argomenti che tendono ad affascinare. Alcune società però, hanno cercato di indirizzare i loro sforzi nel rendere l’IA sempre più settoriale, così da specializzarsi in campi sempre più specifici. Un esempio è l’IA di Meta.
Meta, il famoso gruppo imprenditoriale che gestisce Facebook, Instagram e Whatsapp, ha annunciato di star lavorando a una novità in fatto di intelligenza artificiale, che potrebbe cambiare le regole e la percezione delle potenzialità che l’IA si porta dietro.
Secondo indiscrezioni trapelate sul web, si tratterebbe di un chat bot diverso dagli altri. Il nome dovrebbe essere Gen AI Personas e la sua particolarità sarà quella di essere indirizzata direttamente agli utenti più giovani. Le informazioni che abbiamo al momento non sono troppe ma è molto probabile che venga presentato ufficialmente mercoledì 27 settembre 2023, durante l’evento Meta Connect.
L’obiettivo parrebbe essere quello di sviluppare un chat bot, sulla scia tracciata dall’enorme successo di ChatGPT ma in una maniera più “colorata” e più indirizzata a un pubblico specifico: gli utenti giovani, la cosiddetta Generazione Z. E a quanto pare, il chat bot di Meta è già testato su Instagram e, secondo alcuni report, i test di Meta hanno presentato agli utenti una personalità del bot decismente interessante.
Una personalità impertinente, che molti hanno definito ispirata a quella del robot Bender della serie animata Futurama, estremamente curiosa ed esplorativa e sicuramente, al limite di sembrare invadente. Pare infatti un bot abbastanza problematico e un esempio arriva da quanto riferito da un impiegato di Meta, che ha riportato un’affermazione del bot:
“Quando sei con una ragazza, tutto gira attorno all’esperienza. E se lei ti vomita addosso, è sicuramente un’esperienza”
A quanto pare, Meta vorrebbe sviluppare dozzine di bot simili, sempre più settoriali come risposte. Addirittura, pare che sia nei piani creare un tool che permetta alle celebrità di creare il chat bot più adatto ai propri fan.
This post was published on 26 Settembre 2023 14:00
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