Houston, abbiamo un problema | La NASA e il suo progetto Marziano rischia grosso

Missione della nasa a rischio

Una ricerca indipendente mette in luce una marea di problemi che rischiano di minare seriamente la convinzione che la missione NASA su Marte possa avere successo.

Per tanti anni l’atterraggio sul Pianeta Rosso è stato un sogno relegato alla fantascienza, eppure oggi le missioni spaziali su Marte sono una realtà concreta costellata da vari successi (e anche qualche fallimento, fortunatamente pochi). La NASA sta preparando la sua missione marziana più ambiziosa di sempre, ma tra le pieghe dei briefing e dei budget, pare che non tutto sia stato programmato a dovere, anzi: emergono sempre più falle che potrebbero seriamente compromettere la missione trasformandola in un clamoroso fallimento!

Verso Marte e ritorno

Schema delle 4 fasi della missione MSR
Schema delle 4 fasi della missione MSR

La missione cui la NASA sta lavorando febbrilmente prende il nome di Mars Sample Return. Il budget stanziato finora è di 4,4 miliardi di dollari, ed il lancio è previsto per il 2028. Ma in cosa consiste?

La NASA sta costruendo un dispositivo denominato Sample Retriever Lander che, come dice il nome, non si limiterà a “passeggiare” sulla superficie del pianeta e scattare fotografie come già accaduto in passato. Lo scopo stavolta è molto più ambizioso: custodire campioni di suolo marziano per studiarne composizione e proprietà. Tali campioni saranno prelevati dal rover Perseverance e stipati in 38 tubi di titanio. Una volta fatto, il SRL avrà un altro compito, ovvero introdursi all’interno del razzo denominato Mars Ascent Vehicle, costruito dalla famosa azienda Lockheed Martin, portando con sé il prezioso carico.

A questo punto potete immaginare il resto: il razzo dovrà abbandonare il pianeta rosso per affidare il “pacco”, subito al di fuori dell’atmosfera marziana, ad un Earth Return Orbiter la cui costruzione è affidata all’Agenzia Spaziale Europea. Sarà quest’ultima navicella a ritornare sulla Terra, portando con sé i primi campioni di suolo marziano mai approdati sul nostro pianeta, rendendoli disponibili ad equipe di scienziati che potranno studiarli come mai prima d’ora, contribuendo al allargare enormemente i nostri orizzonti conoscitivi su Marte stesso e sul nostro sistema solare in generale.

Studiare questi campioni potrebbe dare risposte ad alcune domande che attanagliano gli scienziati da decenni, che fanno tutte capo ad una, fondamentale: è esistita organica su Marte in passato? Dopotutto vari indizi suggeriscono che il pianeta potrebbe avere avuto una conformazione molto simile alla Terra, con probabile presenza di acqua allo stato liquido sulla sua superficie. Insomma la curiosità è fortissima anche per chi non è del mestiere, dato che questi studi potrebbero contribuire a fornire una risposta alla domanda delle domande: c’è vita nello spazio?

Houston, abbiamo una marea di problemi

Un report spietato
Un report spietato

Tutto molto bello, ma la missione rischia di fallire ancor prima di cominciare: vi ricordate i numeri e le tempistiche di cui vi ho parlato sopra? Bene, secondo una ricerca indipendente sono completamente inattendibili ed irrealistici, tanto dal punto di vista economico quanto da quello temporale: il board incaricato di effettuare analisi indipendenti sui progetti in corso alla NASA, ha infatti emesso un report in cui giudica del tutto inattendibili i numeri presentati dall’agenzia spaziale americana. Secondo la commissione, infatti, la missione non potrebbe mai partire prima del 2030, e per avere una minima probabilità di successo dovrebbe prevedere lo stanziamento di un budget compreso tra gli 8 e gli 11 miliardi di dollari, più del doppio della cifra attuale! Inoltre il report ha identificato ben 59 elementi critici nel progetto, la cui mancata correzione potrebbe comportare il fallimento totale della missione.

A cominciare dalla posizione del rover Perseverance, che dovrebbe assolutamente correggere le propria traiettoria per arrivare in tempo utile lungo la cresta del cratere Jezero (ora si trova sul fondo), ove si suppone che i campioni potrebbero contenere elementi fondamentali per capire se possa esserci stata vita su Marte. Al di là dei tecnicismi, inoltre, gli USA hanno un’esigenza politica di battere sul tempo la Cina, dato che anch’essa ha annunciato di avere in preparazione una missione analoga con partenza prevista tra il 2028 e il 2030. Dato che la corsa allo spazio è da sempre anche una sfida di soft power, la NASA non può assolutamente permettersi di perdere questo primato. Senza contare che questa missione è il risultato di tante missioni preparatorie che hanno impegnato l’agenzia americana per 40 anni ed hanno comportato spese per oltre 20 miliardi di dollari.

Studio dei possibili punti di atterraggio del Sample Retriever Lander e posizione del rover Perseverance
Studio dei possibili punti di atterraggio del Sample Retriever Lander e posizione del rover Perseverance

La NASA ha risposto di aver studiato il documento e di essere già al lavoro per presentare una versione aggiornata del progetto della missione entro marzo 2024. Insomma più che corsa allo spazio MSR assume sempre più l’aspetto di una corsa contro il tempo!