Dal 2009 WhatsApp è nei nostri cellulari, diventando ben presto l’applicazione di messaggistica istantanea più utilizzata a livello globale, con più di 2 miliardi di utenti in tutto il mondo. Adesso però le cose potrebbero cambiare.
Alcuni giorni fa fonti all’interno di Meta, parent company di WhatsApp dopo l’acquisizione nel 2014 per ben 19 miliardi di dollari, riferivano che stessero iniziando trattative per una nuova fase di vita dell’applicazione di messaggistica.
Divergenze di prospettiva
How WhatsApp made money was by charging users $1 to download the app.
And Facebook (said they) supported our mission & vision.
Brian even wrote this famous note: pic.twitter.com/A6ufhkMIuX — neeraj arora (@neerajarora) 4 maggio 2022
Financial Times riferisce che secondo tre insider di Meta, alcuni team interni all’azienda starebbero discutendo sulla possibilità di implementare un aggiornamento che ha generato diverse controversie interne: la possibilità di mostrare per la prima volta pubblicità all’interno dell’app, in modo da aumentare gli introiti.
Ovviamente la decisione non è finale: sin da subito i vertici di WhatsApp per bocca di Will Cathcart, tramite un post su X in risposta ad un articolo del Financial Times, hanno negato la veridicità delle voci di corridoio; andando a chiarire le parole di altri portavoce di WhatsApp che preferivano piuttosto non confermare, ma neanche smentire che le discussioni stessero avvenendo.
L’idea di monetizzare un’app così diffusa, e che faceva dell’essere gratuita uno dei propri maggiori punti di forza, ha causato diversi contrasti all’interno dello stesso team WhatsApp; le nuove proposte economiche, tra cui anche la possibile introduzione di una versione “ad abbonamento” per non ricevere pubblicità, sono state ampiamente criticate da molti degli insiders.
Prima dell’acquisizione da parte dell’allora Facebook nel 2014, le parole “No Ads! No Games! No Gimmicks!”, ovvero “No Pubblicità! No Giochi! No Trucchi!”, erano il vero e proprio mantra del co-founder Brian Acton. Non stupisce però che Meta adesso voglia cambiare direzione, visti gli introiti scesi per il periodo economico in ribasso e le preoccupazioni degli investitori verso gli ingenti investimenti della stessa azienda per il progetto del “metaverso”.
Cosa sta per accadere?
A detta di Ed East, CEO di Billion Dollar Boy, nota agenzia pubblicitaria, “Ci sono certamente diverse opportunità per quanto riguarda le pubblicità su WhatsApp”, definendole “una prospettiva allettante” per coloro che sono disposti a rischiare di essere visti come “intrusivi” dagli utenti.
WhatsApp aveva già iniziato a sperimentare con l’idea di sfruttare WhatsApp come spazio pubblicitario. L’app ospita già più di 200 milioni di account relativi a piccole imprese, con cui ha sperimentato la possibilità di inviare messaggi di marketing diretti ad utenti WhatsApp che avessero acconsentito a riceverli.
La nuova feature, se definitivamente lanciata, significherebbe che non solo chi ha dato un consenso, ma tutti gli utenti di WhatsApp riceverebbero pubblicità, che apparirebbero tra le chat con amici e parenti, andando ad assomigliare all’interfaccia delle chat di Facebook Messenger. Le inserzioni pubblicitarie comparirebbero alternandosi alle normali chat, unica differenza un marker “Inserzione” come quello su FB Messenger.
Dati alla mano, recuperati grazie data.ai, servizio di analisi di applicazioni per cellulare, WhatsApp conta più di 2.23 miliardi di utenti attivi, risultando molto più popolare di altre applicazioni Meta come Instagram o Facebook Messenger. La scelta di monetizzare WhatsApp preoccupa alcuni nella dirigenza, che temono un boicottaggio degli utenti in favore di altre applicazioni gratuite.