Il tentativo di allunaggio condotto dalla Russia non si è risolto positivamente: tuttavia la NASA ha osservato che la missione russa ha lasciato una conseguenza notevole sulla superficie lunare!
Lo scorso 19 agosto è fallita la missione di allunaggio condotta dalla Russia, che cercava di approdare sul Polo Sud lunare con la sonda Luna-25. Il successo avrebbe rappresentato il ritorno sulla superficie lunare da parte della Russia dopo altre 3 missioni di questo tipo, e avrebbe potuto rappresentare un’interessante fonte di conoscenze specialmente riguardo la possibilità dell’esistenza presente o passata di ghiaccio sulla superficie lunare, in particolare in quella metà della Luna che non vediamo, il cosiddetto “dark side of the Moon” insomma.
Purtroppo la missione si è risolta in una fallimento causato a un incidente in fase di inserimento in orbita ellittica pre-atterraggio. La sonda è entrata in rotta di collisione con la superficie lunare dove si è schiantata attorno alle 14.00 ora italiana, quando sono cessate tutte le trasmissioni dalla sonda alla terra.
Le conseguenze immediate per i programmi spaziali russi sono stati l’annullamento delle missioni Luna-26 e Luna-27, che avrebbero dovuto seguire Luna-25 in caso di successo, preparando la strada per future esplorazioni umane della superficie lunare. Ovviamente il budget a disposizione dei programmi spaziali russi del prossimo futuri sembra destinata inesorabilmente a declinare, tanto più che a seguito dello scoppio della guerra i rapporti con le agenzie spaziali estere si sono interrotti e buona parte dei finanziamenti sono stati dirottati su spese militari.
Il vuoto del fallimento russo è stato riempito dal successo indiano: a fine agosto la missione di allunaggio della navicella Chandrayaan-3 ha avuto successo lo scorso 23 agosto, aprendo la strada ad una nuova stagione di missioni spaziali condotte da una potenza crescente come quella indiana, che sta ora esplorando il Polo sud lunare con il rover Pragyan. Tuttavia la missione russa non sarà mai dimenticata del tutto dato che ha lasciato un segno indelebile proprio sulla superficie lunare. Se n’è accorta recentemente la NASA tramite alcune osservazioni.
Il satellite della NASA dedicato all’osservazione lunare, il cosiddetto Lunar Reconnaissance Orbiter, ha infatti localizzato un nuovo cratere sulla sua superficie: si tratta di un avvallamento del diametro di circa 30 piedi, più o meno una decina di metri, che è stato causato proprio dallo schianto su Luna-25 sul suolo lunare! Tale impatto è occorso in prossimità di un altro cratere lunare denominato Pontécoulant G.
M cosa ha causato effettivamente il fallimento russo? L’ipotesi più probabile è un’avaria di uno dei propulsori della sonda, che non ha permesso al dispositivo di posizionarsi correttamente per eseguire la manovra di allunaggio. Tale manovra è generalmente più complicata di un atterraggio, poiché sulla Luna non vi è atmosfera a fungere da forza di attrito, né si può contare sul GPS per una coordinazione automatica. Senza contare che il carburante a disposizione è limitato e di conseguenza i tentativi a disposizione per eseguire qualsiasi manovra sono assai limitati. Ciò non impedisce alla NASA di essere nel pieno dei preparativi per la sua prossima missione lunare, il programma Artemis, prevista per il 2025. L’obiettivo è appunto portare i primi astronauti al Polo Sud lunare, in cerca di acqua ghiacciata.
This post was published on 9 Settembre 2023 5:30
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