Brevettato un nuovo sistema per rilevare il morbo di Parkinson attraverso l’Intelligenza Artificiale: più efficiente e veloce di qualsiasi altro strumento.
I progressi tecnologici sono applicati in diversi campi di studio, ma sicuramente tra le strumentazioni tecnologiche più utilizzate ci sono quelle in campo medico.
Negli ultimi anni sono stati fatti passi da gigante anche in questo ambito e attualmente sono davvero tante le strumentazioni mediche che utilizzano tecnologie all’avanguardia.
Nonostante gli enormi passi in avanti però si continua a studiare e ricercare metodi sempre più efficienti e veloci per curare le più disparate malattie e negli ultimi anni si sta cercando di implementare in maniera sempre più massiccia le intelligenze artificiali.
Una tecnologia che ormai sta venendo sperimentata in ogni campo di studi e manca davvero poco per il loro arrivo anche nella medicina.
Proprio grazie al progresso fatto nel campo delle intelligenze artificiali è stato brevettato un nuovo sistema capace di rilevare il morbo di Parkinson molto prima di qualsiasi altra strumentazione fino a ora utilizzata negli ospedali.
Si tratta di un grandissimo passo avanti sia nel campo della ricerca tecnologica che quella medica.
Come abbiamo detto in precedenza è già qualche anno che si sta cercando di implementare i progressi tecnologici nel campo della medicina e in alcune parti del mondo alcuni brevetti di ultima generazione sono stati già utilizzati per la prima volta.
In questo articolo scritto lo scorso giugno si è parlato ad esempio di un robot capace addirittura di fare degli interventi chirurgici.
I tempi in cui questo diventerà la normalità magari sono ancora lontani, ma nonostante questo si sta cercando di implementare nuove tecnologie per rilevare malattie prima del tempo così da poterle trattare e curare in maniera molto più efficiente.
Le ultime notizie dal mondo sono positive e pare sia stato ufficialmente brevettato un sistema con IA in grado di rilevare il morbo di Parkinson.
Il morbo di Parkinson è una condizione neurologica che causa una riduzione della dopamina nel tempo fino a portare disturbi sempre più gravi.
Questa malattia può causare diversi disturbi neuropsichiatrici come alterazioni dell’umore, del comportamento, del pensiero, ma anche disturbi del sonno e dei movimenti.
Al momento le tecnologie e le strumentazioni in dotazione ai medici possono rilevare il morbo di Parkinson alla comparsa dei primi sintomi, ma di recente è stato brevettato un nuovo sistema di scannerizzazione che funziona tramite un’intelligenza artificiale in grado di prevedere il Parkinson addirittura sette anni prima della comparsa dei primi sintomi.
Di recente è stata infatti pubblicata una nuova ricerca nella quale si approfondiva un sistema basato sulla scannerizzazione in 3D degli occhi.
Gli esami oculistici sono da sempre utilizzati per monitorare lo stato delle cellule sottocutanee ed è stato scoperto che molte di queste possono essere studiate per capire quali soggetti sono più propensi a sviluppare il Parkinson.
Le scansioni oculari sono utilizzate e potranno essere utilizzate sempre di più in futuro anche per la rilevazione di altre malattie cellulari o neurologiche come: l’Alzheimer, la sclerosi multipla e la schizofrenia oppure la propensione di alcuni pazienti verso l’ipertensione, le malattie cardiache, l’ictus e il diabete.
This post was published on 4 Settembre 2023 8:30
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