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É stata osservata la stella più calda dell’universo | Una nana bruna bollente dalla temperatura folle

Gli astronomi hanno scoperto una enorme stella nana bruna: è molto più calda del Sole!

Tra supergiganti e nane, le stelle assumono le dimensioni e temperature più svariate nell’arco del loro ciclo vitale, che in alcuni casi estremi si avvicina all’età stessa dell’universo (oltre 13 miliardi di anni!). Gli astronomi hanno riferito di recente una nuova scoperta: si tratta di una stella nana bruna (brown dwarf in inglese) che ha una particolarità: è la più grande stella mai osservata di questo tipo, ed ha una temperatura molto più elevata di quella del nostro Sole.

Nana… gigante?

Comparazione di dimensioni tra vari tipi di stelle.

L’astro in questione, denominato WD 0032-317B, ha una massa compresa tra le 70 e le 90 volte quella di Giove, il pianeta più grande sistema solare. Per darvi un’idea delle dimensioni, tenete conto che Giove stesso è grande quanto 1300 volte la Terra! Questa enorme stella era stata osservata per la prima volta tra il 2019 e il 2020 dal Very Large Telescope, ovvero il sistema telescopico realizzato dall’Osservatorio Europeo Australe e localizzato nell’osservatorio di Paranal, nel deserto cileno di Atacama, ma solo recentemente i risultati di tali osservazioni sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature Astronomy.

Sebbene siano dimensioni ragguardevoli per una stella nana, non sono comunque granché in termini assoluti, e ciò spiega la sua natura di nana bruna: la nane brune sono oggetti celesti molto particolari, non propriamente stelle ma nemmeno pianeti. Sono per certi versi delle “stelle fallite”, nel senso che non raggiungono la massa necessaria a bruciare l’idrogeno per innescare la fusione nucleare propria degli astri. WD 0032-317B inoltre non ha dei pianeti che le orbitano attorno, bensì lei stessa orbita attorno a una nana bianca, e si trova ad una distanza dalla Terra di circa 1406 anni luce. L’ipotesi più probabile a detta degli scienziati, e che la nana bruna e la nana bianca fossero inizialmente un tutt’uno tenuto insieme da un involucro gassoso, disperso ormai molto tempo fa.

Nana… bollente?

Ciò che sorprende di WD 0032-317B è la sua temperatura: secondo il diagramma di Hertzsprung-Russell, che traccia la luminosità e la temperatura effettiva delle stelle, le nane brune dovrebbero esser ei corpi stellari più freddi e meno luminosi. Eppure questa nana bruna è sorprendentemente calda. Gli scienziati hanno misurato una temperatura alla superficie della stella di ben 8.000 grandi Kelvin! Si tratta di un numero impressionante se consideriamo la temperatura della superficie del Sole è di “soli” 5772 gradi: ciò significa che WD 0032-317B è del 38% più calda del Sole!

Il diagramma di Hertzsprung-Russell.

Il dato è comunque un valore non assoluto, poiché la nana bruna rivolge sempre la stessa faccia verso la nana bianca, dunque una metà di WD 0032-317B è sempre più calda dell’altra. In ogni caso si tratta di temperature altissime e inconsuete per una nana bruna, dato che questo tipo di stella può in molti casi avere temperature superficiali anche inferiori al punto di ebollizione dell’acqua.

Insomma quel che è certo è che gli scienziati ne sanno ancora poco di questi curiosi oggetti celesti a metà strada tra stelle e pianeti, di cui sono stati rilevati altri casi eclatanti, come una la cui orbita dura solamente due ore, e un’altra che ha una temperatura superficiale di -10°. Insomma si tratta di corpi celesti molto bizzarri le cui leggi ancora non ci sono del tutto chiare, e su cui forse le osservazioni del James Webb Telescope, potranno svelarci in futuro qualcosa di più.

This post was published on 22 Agosto 2023 12:30

Alessandro Giovannini

Puoi scrivermi in modo sicuro a: alessandro.giovannini.1990@proton.me Cinema e videogiochi: le mie due più grandi passioni. Da bambino mi alzavo presto la mattina per giocare con il Sega Mega Drive II prima di andare a scuola; passavo i pomeriggi a guardare Terminator 2 fino a consumare il nastro della VHS; impiegavo le serate a cimentarmi nelle avventure grafiche di Lucas Arts su un glorioso PC con Windows 95 in compagnia di mio fratello. Poi è venuta la laurea in cinema, nonché le esperienze di redattore presso siti di informazione cinematografica e gaming. Su Player mi sono specializzato in analisi di mercato e monografie su developers e franchise storici della gaming industry. Ho anche lanciato la newsletter Gamer's Digest che offre una rassegna settimanale della principali novità dell'industria del gaming. Primo videogioco: The Adventures of Captain Comic (DOS) Videogioco console casalinga preferito: Final Fantasy VII (PSX) Videogioco console mobile preferito: Advance Wars (GBA) Piattaforme di gioco possedute: Super Famicom, Game Boy Color, Mega Drive II, PSX, PS2, PS3, PS4, Xbox One S, PC.

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