Gli ultimi venti anni del XXI secolo si sono caratterizzati per uno sviluppo senza precedenti delle tecnologie informatiche e digitali. Ciò ha sicuramente portato diverse tipologie di vantaggi, come per esempio una semplificazione nella ricerca di informazioni, la possibilità di messaggiare istantaneamente con tutti da una parte all’altra del mondo, la fruizione di contenuti in streaming e tanto altro ancora. Tuttavia tra tutte le cose sfornate da questo vasto ecosistema contemporaneo fatto di dati e calcolatori elettronici, quelle sicuramente più singolari e assurde sono le criptovalute e proprio a riguardo uno dei più importanti fondatori di una di esse è finito sotto accusa nuovamente.
Partiamo con ordine, dando una prima definizione di questo termine che potrebbe non essere così noto ai più: la parola criptovaluta significa – stando alla definizione data da Treccani – a una “Valuta alternativa rispetto a quelle a corso legale, il cui funzionamento è assicurato da sistemi crittografici, che ne assicurano movimenti e transazioni”. Queste si sono evolute massicciamente a partire soprattutto dal biennio 2009-2010 dove si assisté alla nascita delle prime, tra le quali abbiamo i Bitcoin e Litecoin.
Dopo quel periodo le criptovalute non hanno fatto altro che spuntare come funghi in ogni angolo del mondo, letteralmente. Un esempio di ciò sono i cosiddetti “Dogecoin”, una valuta digitale alla quale si è avvicinato addirittura Elon Musk: nel caso in cui siate interessati ad approfondire la questione, al seguente link diretto potete trovare l’articolo sull’argomento. Ciononostante non sempre coloro che creano questi particolari soldi digitali lo fanno in maniera cristallina e legale: è questo il caso Samuel Bankman-Fried fondatore dell’azienda chiamata FTX attiva proprio nel settore delle criptovalute, finito in uno scandalo estremamente grave.
Samuel Bankman-Fried è noto per essere il fondatore e il proprietario dell’azienda chiamata FTX (attiva nello scambio di criptovalute a livello internazionale). L’imprenditore americano salì alla ribalta dei media statunitensi, e in seguito internazionali, quando proprio la sua attività dichiarò bancarotta e alla conseguente accusa di aver usato i soldi dei clienti dell’azienda per il finanziamento illecito di Alameda Research, attiva nel settore del trading finanziario. Parallelamente parte del denaro è stato anche sfruttato per donazioni a importanti politici e per l’acquisto di beni immobili. In totale sono stati rubati cifre da record, pari almeno a 8 miliardi di dollari derivati dai risparmi e dai fondi dei clienti di FTX.
A questa lunga serie di capi d’accusa, se ne aggiunge un’altro arrivato nel corso del 2022. Infatti Bankman-Fried è stato anche accusato di aver utilizzato 100 milioni di dollari per finanziare con laute donazioni le elezioni di metà mandato svoltesi proprio durante il suddetto anno. Insomma, una vera e propria spirale che non ha fatto altro che aumentare a dismisura e che ha messo in luce il marciume di FTX. In attesa del processo, il dirigente era stato messo in libertà vigilata. Tuttavia una nuova indagine ha fatto sì che gli venisse revocata.
Infatti stando alle accuse emanate dai pubblici ministeri americani, Bankman-Fried avrebbe contattato diversi testimoni per fini malevoli e allo stesso tempo pare abbia fatto uso di VPN per eludere il controllo impostogli. Inoltre sembra abbia anche sparso malelingue e notizie false sulla sua ex-fidanzata e su vari collaboratori con la stampa, tutto al fine di infamarli. Se prima la situazione dell’indagato era estremamente critica se non irrecuperabile, questi ultimi atteggiamenti sconsiderati l’hanno trasformata in un baratro da cui non si potrà mai più riprendere.
This post was published on 16 Agosto 2023 15:30
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