Il telescopio spaziale Euclid, progettato per indagare alcuni dei più grandi misteri dell’universo, dopo essere stato lanciato il 1° luglio ha catturato i suoi primi “scorci spaziali”.
Queste splendide immagini, oltre a ribadire la superlativa bellezza del cosmo, confermano che gli avanzati strumenti del telescopio Euclid funzionano alla perfezione.
Il 31 luglio il telescopio spaziale Euclid dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha catturato e inviato le sue prime immagini alla Terra. Anche se questi scatti sono il risultato di una semplice prova preliminare, ci hanno regalato non solo una vista spettacolare del cosmo, ma rappresentano soprattutto una prova indispensabile per dimostrare le enormi potenzialità dell’Euclid.
“Dopo oltre 11 anni di progettazione e sviluppo di Euclid, è esaltante ed estremamente emozionante vedere queste prime immagini”, ha dichiarato in un comunicato Giuseppe Racca, responsabile del progetto Euclid presso l’Agenzia Spaziale Europea.
Le prime immagini di prova, catturate dalle due fotocamere del telescopio, sono il risultato di una serie di scatti dettagliati del cielo notturno e mostrano una vasta quantità di stelle, ammassi stellari, galassie e tanto altro ancora. Knud Jahnke del Max Planck Institute for Astronomy, un partner coinvolto nel progetto, ha afferma toche le immagini non sono “ancora utilizzabili per scopi scientifici”, ma sono state indispensabili per dimostrare quanto le tecnologie di Euclid “funzionano in modo eccellente nello spazio”.
Le prime immagini di prova comprendono una striscia di cielo grande circa “un quarto della larghezza e dell’altezza della luna piena”. L’ESA nel suo comunicato ha affermato che queste immagini, una volta catturate, devono essere elaborate per rimuovere tutti i vari “artefatti indesiderati”, come i raggi cosmici che attraversano gli scatti, tuttavia, il team di Euclid sarà in grado di convertire le esposizioni successive, che saranno decisamente più lunghe e complesse, in immagini “prive di artefatti, più dettagliate e nitide” perfettamente utilizzabili per approfondire gli studi scientifici.
“È ancora più incredibile se pensiamo che qui vediamo solo poche galassie, prodotte con una minima messa a punto del sistema”. Alla fine Euclid, una volta che sarà completamente calibrato, osserverà miliardi di galassie per creare la più grande mappa 3D del cielo mai realizzata”.
L’Euclid, che rimarrà operativo per almeno sei anni, è stato lanciato poche settimane fa, ovvero il primo giorno di luglio, e dopo circa un mese il telescopio ha raggiunto già la sua lontana destinazione: attualmente dista 1,5 milioni di chilometri dall’orbita terreste. L’obiettivo della missione affidata all’Euclid è quello di comprendere meglio l’energia e la materia oscura, mappando il lato oscuro del nostro universo.
Analizzando miliardi di galassie che si trovano fino a circa 10 miliardi di anni luce di distanza, l’agenzia sarà in grado di mettere in piedi un’ambiziosa mappa in “3D” che includerà anche i cambiamenti causati dal tempo, mostrando come questi regni cosmici evolvono nel corso degli anni.
Il Direttore generale dell’ESA, Josef Aschbacher, si è congratulato con il team di Euclid affermando: “È fantastico vedere che l’ultima aggiunta alla flotta di missioni scientifiche dell’ESA sta già funzionando così bene. Ho piena fiducia nel fatto che il team dietro la missione riuscirà a utilizzare Euclid per rivelare molto sul 95% dell’Universo di cui attualmente sappiamo così poco”.
“I nostri team hanno lavorato instancabilmente dal lancio di Euclid del 1° luglio e queste prime immagini ingegneristiche danno un assaggio allettante degli straordinari dati che possiamo aspettarci da Euclid” ha dichiarato Carole Mundell, direttrice scientifica dell’ESA.
“Le prime eccezionali immagini ottenute con gli strumenti di Euclid nel visibile e nel vicino infrarosso aprono una nuova era alla cosmologia osservativa e all’astronomia statistica”, ha dichiarato in un comunicato Yannick Mellier, astronomo dell’Institut d’Astrophysique de Paris e responsabile del Consorzio Euclid. “Segnano l’inizio della ricerca della natura stessa dell’energia oscura“.
This post was published on 9 Agosto 2023 8:30
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