Il disastroso viaggio del batiscafo Titan a quanto pare non ha scosso la società OceanGate, la quale ha intenzione di fare un viaggio ancora più incredibile.
Una delle storie più incredibili del mese di giugno e che ha fatto restare col fiato sospeso il mondo intero è stata sicuramente quella del Titan, il sommergibile imploso lo scorso 18 giugno nell’Oceano Atlantico.
A distanza di quasi due mesi dal disastro a quanto pare la società OceanGate è pronta a intraprendere un viaggio ancora più incredibile.
L’implosione del Titan ha generato ovviamente un polverone mediatico a dir poco incredibile che in poco tempo ha fatto il giro del web e della televisione.
Gran parte delle discussioni si sono generate a causa delle evidenti falle di design e di costruzione del batiscafo che a quanto pare sono costate la vita a cinque persone, tra cui Stockton Rush, il fondatore di OceanGate.
Nonostante il grande disastro e il conseguente clamore mediatico che ha portato OceanGate a sospendere ogni spedizione futura verso i fondali oceanici, il co-fondatore della società Guillermo Söhnlein non sembra proprio essere interessato a mollare l’idea dei viaggi impossibili, ma questa volta ha in mente una spedizione ben più incredibile di quella verso il relitto del Titanic.
OceanGate non si ferma nonostante il disastro del Titan: i prossimi progetti prevedono lo spazio
Se le spedizioni sui fondali oceanici all’interno di un piccolo sommergibile non sembravano già abbastanza spettacolari, la nuova frontiera delle spedizioni turistiche sta volgendo sempre più lo sguardo verso lo spazio.
Già da anni si parla di viaggi in orbita con a bordo passeggeri e OceanGate ha intenzione di metterne uno in pratica per il futuro.
Il turismo spaziale è un’idea concreta ancora molto difficile da realizzare dato che attualmente costa ancora troppo spedire un razzo in orbita vuoto, figuriamoci con a bordo dei passeggeri che non sono astronauti.
Elon Musk, con la sua società SpaceX, sembra ormai veramente intenzionato a preparare delle spedizioni su Marte, ma OceanGate ha deciso di andare ancora oltre: spedire persone su Venere.
Al momento sembra davvero fantascienza anche solo pensare che delle persone possano viaggiare e arrivare su Venere, anche perché il pianeta è troppo inospitale per noi esseri umani.
Marte viene studiato da anni e la sua superficie è già conosciuta per via delle numerose sonde mandate nel corso degli anni, dunque probabilmente sarà proprio il pianeta rosso a ospitare per primo degli esseri umani.
OceanGate vuole organizzare spedizioni su Venere: solo fantascienza?
I piani di Guillermo Söhnlein in realtà sono ben più arzigogolati di un semplice viaggio andata e ritorno su Venere, ma la sua intenzione è quella di creare una vera e propria colonia in grado di vivere sulla superficie venusiana.
Una sorta di stazione galleggiante al di sopra del pianeta con almeno 1000 residenti.
Come sappiamo Venere è davvero inospitale per via delle temperature, della pressione troppo elevata e soprattutto dell’atmosfera ricca di acido solforico, ma a quanto pare Söhnlein avrebbe menzionato una porzione di Venere scoperta di recente nella quale un essere umano potrebbe tranquillamente sopravvivere a tutto.
L’obiettivo del co-fondatore di OceanGate è fare tutto questo entro il 2050, un traguardo relativamente vicino considerando quanto affermato.
A quanto pare questa spedizione non sarebbe operata direttamente da OceanGate, ma da un’altra startup secondaria chiamata Humans2Venus, ideata appositamente per questa spedizione su Venere che supera al momento i limiti della scienza umana.