Voyager 2, la sonda spaziale lanciata nell’ormai lontano 1977, non è attualmente in grado di ricevere comandi o trasmettere dati alla Terra. Ma cosa è successo?
Una serie di comandi programmati inviati il 21 luglio al Voyager 2 della NASA ha inavvertitamente causato un malfunzionamento imprevisto: attualmente, la sonda spaziale che ha fatto la storia della scienza, non è in grado di ricevere comandi o trasmettere dati alla Terra.
Voyager 2, una delle due sonde gemelle lanciate negli anni ’70 per esplorare i pianeti del sistema solare esterno. La sonda dista dalla Terra circa 19,9 miliardi di kilometri e si sta continuamente spostando nello spazio interstellare. Le sonde Voyager erano state inizialmente progettate per esplorare i pianeti esterni al nostro sistema solare, ma queste missioni hanno continuato ad andare avanti anche quando le due navicelle gemelle sono entrate nel vuoto interstellare.
Per “interstellare” si intende lo spazio in cui il flusso costante di materia e campo magnetico del Sole smettono di influenzare, ovvero l’ambiente cosmico.presente all’interno di una galassia in cui non sono presenti stelle. Lo spazio interstellare è costituito da un materiale rarefatto di gas e polvere, noto come medium interstellare, ed è presente tra le stelle all’interno di qualsiasi galassia.
Voyager 1 ha la particolarità di essere l’oggetto costruito dall’uomo più distante dalla Terra ed è la prima sonda ad essersi avventurata nello spazio interstellare nel 2012. Voyager 2, invece, ha raggiunto lo spazio interstellare nel 2018: entrambe le sonde, ancora oggi, continuano ad esplorare e a inviare dati preziosi, ma non senza problemi.
Recentemente la NASA ha infatti annunciato che una sequenza di comandi di routine ha innescato uno spostamento di 2 gradi nell’orientamento dell’antenna di Voyager 2, impedendo alla sonda di ricevere comandi o trasmettere dati alla Terra. Il team assegnato alla missione ha trasmesso i problematici comandi a Voyager 2 il 21 luglio.
L’inconveniente ha interrotto la capacità della sonda di comunicare con le antenne terrestri gestite dalla Deep Space Network (DSN) e attualmente non è in grado di ricevere ulteriori comandi. Fortunatamente, la pausa delle comunicazioni dovrebbe essere solo momentanea: Voyager 2 è “programmato per reimpostare il suo orientamento più volte ogni anno per mantenere l’antenna puntata verso la Terra”, ha spiegato la NASA.
Se non ci saranno ulteriori imprevisti, questa procedura dovrebbe ristabilire la connessione persa e consentire la normale ripresa delle comunicazioni. Il prossimo reset è previsto per il 15 ottobre 2023, ovvero tra 79 giorni: una cosa è certa, saranno 79 giorni di agonia per la NASA e il team di Voyager.
Le sonde Voyager sono state costruite dal Jet Propulsion Laboratory della NASA, che ancora oggi gestisce la missione, ovvero una divisione del Caltech di Pasadena. Le missioni Voyager fanno parte del programma dell’Osservatorio del Sistema Eliofisico della NASA, sponsorizzato dalla Divisione Eliofisica del Science Mission Directorate di Washington.
Voyager 2 è stata la prima sonda ad essere lanciata: la sua traiettoria era stata progettata per consentire il sorvolo di Giove, Saturno, Urano e Nettuno. Voyager 1, invece, fu lanciato dopo Voyager 2, ma lungo una traiettoria più breve e più veloce, programmata per consentire un sorvolo ottimale della luna di Saturno, ovvero Titano.
Grazie alla tecnologia delle sonde, se Voyager 1 non fosse stato in grado di sorvolare Titano, la traiettoria di Voyager 2 avrebbe potuto essere modificata per esplorare la luna di Saturno, rinunciando però a visitare Urano e Nettuno.
Se non consideriamo l’ultimo e recentissimo problema, le due sonde gemelle continuano a funzionare e a fornirei dati scientifici ai ricercatori, anche ora che diversi sistemi delle Voyager hanno perso le loro originali funzionalità. Inoltre, entrambe le sonde dispongono di energia elettrica sufficiente per continuare a operare circa fino al 2025: questo vuol dire che tra soli tre anni le missioni interstellari delle sonde gemelle sono destinate a terminare.
This post was published on 30 Luglio 2023 8:30
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